Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 4


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I fratelli di Giuseppe passan da ladri.

1Or Giuseppe comandando disse al suo maestro di casa: « Riempi i loro succhi di grano, finché ce ne può entrare, e metti alla bocca del sacco il danaro di ciascuno.2Alla bocca del sacco del più giovane, col prezzo dato pel grano, mettici la mia coppa d'argento ». E così fu fatto,3venuto poi il mattino, furon lasciati partire coi loro asini.4Ma erano appena usciti di città ed avevan fatta pochissima strada, quando Giuseppe, chiamato a sè il maestro di casa, gli disse: « Presto, corri dietro a quegli uomini, e, come li avrai raggiunti, dì loro: Perchè avete reso male per bene?5La coppa da voi rubata è quella nella quale beve il mio signore e della quale si serve per indovinare: avete fatto una pessima azione ».6Il maestro di casa eseguì il comando, li ragghiuse e disse loro quelle parole.7Ed essi risposero: « Perchè il signor nostro ci parla a questo modo, come se i tuoi servi avessero commesso questa scelleratezza?8Il danaro trovato alla bocca dei sacchi, noi te l'abbiamo riportato dalla terra di Canaan: e come, dopo di ciò, può essere che abbiamo rubato oro e argento dalla casa del tuo padrone?9Quello dei tuoi servi presso il quale sarà trovato ciò che tu cerchi sia messo a morte, e noi pure saremo schiavi del nostro signore ».10Egli disse loro: « Si faccia pure come avete detto: colui presso il quale sarà trovata la coppa sarà mio schiavo, ma voi sarete senza colpa ».11Misero adunque in tutta fretta a terra i sacchi, e ognuno aperse il suo.12Il maestro di casa li frugò, cominciando da quello del maggiore sino a quello del più piccolo, e trovò la coppa nel sacco di Beniamino.13Allora stracciatesi le vesti e ricaricati gli asini, essi tornarono in città.

Giuda chiede di restare schiavo per Beniamino.

14E Giuda per il primo entrò coi suoi fratelli nella casa di Giuseppe, il quale era sempre nel medesimo luogo, e tutti si gettarono in terra dinanzi a lui.15Ed egli disse loro: « Perchè avete agito sì malamente? Non sapete che non c'è nessuno uguale a me nella scienza d'indovinare? »16E Giuda gli disse: « Che potremo rispondere al mio signore? Che dire? Quale scusa portare? Dio ha fatto trovare l'iniquità nei tuoi servi: ecco, noi siamo tutti schiavi del mio signore: noi e quello presso il quale fu trovato la coppa».17Giuseppe rispose: «Dio mi guardi da far questo! Soltanto chi ha rubato la coppa sia mio schiavo; voi andatevene pure liberamente al padre vostro ».18Allora Giuda, avvienatosi a lui, gli disse animosamente: « Di grazia, mio signore, concedi al tuo servo di dirti una parola, e non ti adirare col tuo schiavo, giacché dopo Faraone tu sei il mio signore.19Tu già domandasti ai tuoi servi: Avete voi un padre, un fratello?20E noi rispondemmo a te, mio signore: Abbiamo un padre vecchio, con un fanciullo piccolo, datogli nella vecchiaia; essendo morto il suo fratello uterino, egli è rimasto solo di sua madre, e quindi il padre lo ama teneramente.21Ma tu dicesti ai tuoi servi: Menatelo a me, affinchè io lo fissi coi miei occhi.22Noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può allontanarsi da suo padre, perchè, se lo lasciasse, il padre ne morrebbe.23E tu dicesti ai tuoi servi: Se non verrà con voi il vostro fratello minore, non vedrete più la mia faccia.240r noi, giunti dal nostro padre, tuo servo, gli raccontammo tutto quello che il mio signore aveva detto.25Poi nostro padre ci disse: Tornate a comprarci un po' di grano.26E noi a lui: Non possiamo andare: se il vostro fratello più piccolo verrà con noi, partiremo insieme; ma senza di lui non possiamo vedere la faccia di quell'uomo.27A questo egli rispose: Voi sapete che mia moglie mi partorì due figlioli.28Uno si allontanò da me, e voi mi diceste: Una fiera lo ha divorato; e non l'ho più visto.29Se mi togliete anche questo, e nel viaggio gli succede qualche cosa, farete discendere addolorata la mia canizie nella dimora dei morti.30Or se io tornassi a nostro padre, tuo servo, senza il fanciullo, dalla vita del quale dipende le sua vita,31egli, non vedendolo con noi, morrà, e i tuoi servi avranno fatto scendere addolorata la canizie di lui nella dimora dei morti.32Permetti adunque che resti io come tuo schiavo, io che ne ho presa la responsabilità e ne son restato mallevadore, dicendo: Se non lo riconduco sarò sempre colpevole verso il mio padre.33Rimarrò dunque io come tuo schiavo a servizio del mio signore, in luogo del fanciullo, affinchè egli possa ritornare coi suoi fratelli.34Perchè io non posso tornare al padre senza di lui. Ah! ch'io non vegga l'afflizione che opprimerà mio padre! »