Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Levitico 5


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Se uno peccherà perchè avendo udito la voce di un altro che giurava, ed essendo testimone di avere egli stesso veduto e saputo non lo vorrà attestare, porterà il peso della sua iniquità.1 Se un uomo peccherà, perché avendo udite le parole di uno, che giurò, o essendo testimone della cosa per aver veduto, o per esserne consapevole, non vuol renderne testimonianza, porterà la pena di sua iniquità.
2 Se uno avrà toccato qualcosa d'immondo, come il corpo d'un animale ucciso da una bestia, o morto da sè, o un qualche rettile, anche se ha dimenticato la propria immondezza, è colpevole ed ha mancato.2 Colui, che avrà toccato qualche cosa d'immondo, sia un corpo ucciso da una bestia ovvero morto da sé, oppur qualche rettile, e si sarà scordato di sua immondezza, egli è reo, ed è in colpa.
3 Se avrà toccato comunque un uomo immondo di una delle diverse immondezze che un uomo può contrarre e non avendovi badato prima lo riconosca poi, sarà reo di delitto.3 E se avrà toccato cosa alcuna d'un altro uomo, che sia immonda, di qualunque specie d'immondezze, ond'ei può contaminarsi, e non vi abbia posto mente, e poi siasene avveduto, sarà reo di delitto.
4 Chi avrà giurato e pronunziato con le sue labbra di fare una certa cosa di bene o di male, e l'avrà confermato col giuramento e con la parola, e dimenticatosene riconoscerà poi il suo delitto,4 Se uno ha giurato e si è dichiarato colle sue labbra di far qualche cosa di bene, o di male, e lo stesso ha confermato con parole di giuramento, e dopo essersene dimenticato riconosce poscia il suo delitto,
5 faccia penitenza del suo peccato,5 Faccia penitenza del suo peccato,
6 offra dal gregge un'agnella o una capra, ed il sacerdote pregherà per lui e per il suo peccato.6 E offerisca un'agnella, o una capra del gregge suo, e il sacerdote farà orazione per lui, e pel suo peccato:
7 Se poi non potrà offrire un animale del gregge, offrirà al Signore due tortore o due colombini: uno per il peccato, e l'altro in olocausto.7 Che se non potrà offerire la pecora, offerisca due tortore, o due colombini al Signore, uno per il peccato, l'altro in olocausto.
8 Li porterà al sacerdote, il quale, sacrificando il primo per il peccato, gli torcerà il capo verso le ali, in modo però che rimanga attaccato al collo e non ne sia del tutto strappato.8 E li darà al sacerdote, il quale offerendo il primo per il peccato ripiegherà il capo di esso verso l’ali, in guisa però che resti attaccato al collo, e non ne sia totalmente strappato.
9 Col suo sangue aspergerà prima i lati dell'altare, e ne farà sgocciolare il resto a' piedi, perchè è per il peccato.9 E aspergerà con parte del sangue di esso i lati dell'altare: e il rimanente lo farà colare appiè dello stesso altare; perché è (sacrifizio) per il peccato.
10 Brucerà poi il secondo in olocausto, com'è di rito; ed il sacerdote pregherà per quell'uomo e per il suo peccato, che gli sarà perdonato.10 L'altro poi lo brucerà in olocausto secondo il rito: e il sacerdote farà orazione per lui, e pel suo peccato, e saragli rimesso.
11 Se poi quegli non avrà modo di offrire due tortore o due colombini, offrirà per il suo peccato la decima parte d'un efi di fior di farina. Non vi verserà sopra olio, nè vi imporrà punto incenso, perchè è per il peccato.11 Che se non avrà facoltà di offerire le due tortore, o i due colombini, offerirà pel suo peccato la decima parte di un ephi di fior di farina: non vi verserà sopra l’olio, né vi metterà incenso, dappoiché si dà per il peccato:
12 La presenterà al sacerdote, il quale, presane una manata piena, la brucerà sull'altare in memoria di chi l'offre,12 E daralla al sacerdote, il quale presane una piena manata, la brucerà sull’altare in memoria dell'offerente,
13 pregando per lui ed espiandolo; la parte che rimane, la prenderà per sè come dono -».13 Facendo orazione per colui ed espiandolo; la porzione poi che rimane, l'avrà egli in dono.
14 Poi il Signore parlò a Mosè, e disse:14 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
15 «Se uno avrà peccato trasgredendo per errore le cerimonie in quelle cose che sono sante davanti al Signore, offrirà per il suo delitto dal gregge un ariete senza macchia, del valore di due sicli secondo la misura del santuario;15 Colui, che per errore trasgredisce le cerimonie, e pecca riguardo alle cose santificate al Signore, offerirà pel suo peccato un ariete immacolato del gregge, che può aversi per due sicli secondo il peso del santuario:
16 rifonderà poi il danno arrecato, aggiungendovi in più la quinta parte che darà al sacerdote, il quale pregherà per lui sacrificando l'ariete, e così gli sarà perdonato.16 E risarcirà il danno dato, e vi aggiungerà un quinto di più, e lo darà al sacerdote, il quale farà orazione per lui offerendo l’ariete, e saragli perdonato.
17 Se uno avrà peccato per ignoranza, facendo una delle cose proibite dalla legge del Signore, e reo di peccato avrà poi riconosciuto la sua iniquità,17 Se un uomo pecca per ignoranza, e fa alcuna delle cose vietate dalla legge del Signore, e reo di colpa riconosce la sua iniquità,
18 offrirà al sacerdote di fra il gregge un ariete senza macchia, d'un valore proporzionato alla sua trasgressione; il sacerdote pregherà per lui che agì nell'ignoranza; e gli verrà perdonato,18 Offerirà un ariete di branco senza macchia al sacerdote secondo la misura, e la qualità del peccato: e questi farà orazione per lui, che ignorantemente ha peccato e saragli perdonato,
19 perchè mancò verso il Signore per ignoranza».19 Perché ha peccato per errore contro il Signore.