Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giosuè 8


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Il Signore disse a Giosuè: «Non temere e non abbatterti. Prendi con te tutti i guerrieri. Su, va’ contro Ai. Vedi, io consegno nella tua mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo territorio.1 E il Signore disse a Giosuè: Non temere, e non ti sbigottire: prendi teco tutta la moltitudine de' combattenti, e levati su, e va alla città di Hai: ecco che io ho dato in tuo potere il suo re, e il popolo, e la città, e il paese.
2 Tratta Ai e il suo re come hai trattato Gerico e il suo re; tuttavia prenderete per voi il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un agguato contro la città, dietro a essa».2 E farai alla città di Hai, e al suo re, come facesti a Gerico, e al suo re: ma vi prenderete tutta la preda, e tutti gli animali: metti gente in aguato dietro alla città.
3 Giosuè e tutto il suo esercito si accinsero ad assalire Ai. Egli scelse trentamila guerrieri valenti, li inviò di notte3 E Giosuè si mosse e dietro a lui tutte le schiere dei combattenti per andare ad Hai: e la notte mandò trenta mila scelti combattenti;
4 con questo comando: «State attenti: voi tenderete agguati dietro la città, senza allontanarvi troppo da essa. State tutti all’erta.4 E ordinò, e disse loro: Mettetevi in aguato dietro alla città, e non vi allontanate troppo, e state tutti in ordine:
5 Io e tutta la gente che è con me ci avvicineremo alla città. Quando usciranno contro di noi, come la prima volta, noi fuggiremo davanti a loro.5 Io poi, e tutta l'altra gente che è meco, ci accosteremo scopertamente alla città. E quando quegli usciran fuora a combatterci, noi, come facemmo prima, fuggiremo voltando le spalle:
6 Essi usciranno dietro a noi finché li avremo attirati lontano dalla città, perché penseranno: “Fuggono davanti a noi come la prima volta!”. Mentre noi fuggiremo davanti a loro,6 Perfino a tanto che inseguendoci siensi allontanati molto dalla città, credendo che fuggiam come prima.
7 voi balzerete fuori dall’imboscata e occuperete la città, e il Signore, vostro Dio, la consegnerà in mano vostra.7 Mentre adunque noi fuggiremo, e quelli ci terran dietro, voi uscirete dall'imboscata, ed espugnerete la città, e daralla il Signore Dio vostro in vostro potere.
8 Una volta occupata, appiccherete il fuoco alla città. Agite secondo il comando del Signore. Fate attenzione! Questi sono i miei ordini».8 E quando l'avrete presa, le appiccherete il fuoco, e ogni cosa farete, come io vi ho comandato.
9 Giosuè allora li inviò, ed essi andarono al luogo dell’imboscata e si posero fra Betel e Ai, a occidente di Ai; Giosuè passò quella notte in mezzo al popolo.9 E li licenziò, ed eglino andarono al luogo dell'imboscata, e si piantarono tra Bethel, e Hai dalla parte occidentale della città di Hai. Giosuè poi quella notte si stette in mezzo all'esercito.
10 Di buon mattino passò in rassegna il popolo e, con gli anziani d’Israele alla testa del popolo, salì contro Ai.10 E alzatosi di grandissimo mattino fece la rassegna della sua gente, e si mise insieme co' seniori a fronte dell’esercito, essendo egli cinto da una guardia di buoni soldati:
11 Anche tutti quelli idonei alla guerra, che erano con lui, salirono e, avvicinandosi, giunsero di fronte alla città. Si accamparono a settentrione di Ai, lasciando la valle tra loro e Ai.11 Ma quando furono arrivati, e saliti dirimpetto alla città si fermarono dalla parte settentrionale della città, tra la quale, ed essi era di mezzo una valle.
12 Giosuè aveva preso circa cinquemila uomini e li aveva posti in agguato tra Betel e Ai, a occidente della città.12 Or egli avea fatto scelta di cinque mila uomini, e gli avea messi in aguato tra Bethel e Hai all'occidente della stessa città.
13 Il popolo aveva collocato tutto l’accampamento a settentrione di Ai, mentre l’agguato era a occidente della città; Giosuè di notte andò in mezzo alla valle.
13 E tutto il rimanente dell'esercito era ordinato in battaglia dalla parte di settentrione, in tal guisa che le ultime file dell'armata toccavano il lato occidentale della città. Giosuè adunque si mosse quella notte, e andò a porsi nel mezzo della valle.
14 Non appena il re di Ai si accorse di ciò, gli uomini della città si alzarono in fretta e uscirono incontro a Israele per il combattimento, il re con tutto il popolo, verso il pendio di fronte all’Araba. Non sapeva, però, che era teso un agguato contro di lui dietro la città.14 Lo che avendo veduto il re di Hai, uscì la mattina in fretta con tutto l'esercito della città, e dispose le schiere verso il deserto, non sapendo dell'imboscata, che gli stava alle spalle.
15 Giosuè e tutto Israele si diedero per vinti dinanzi a loro e fuggirono per la via del deserto.15 Ma Giosuè, e tutto Israele si ritirarono fingendo di aver paura, e fuggivano per la strada del deserto.
16 Tutta la gente che era dentro la città, gridando, si mise a inseguirli. Inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città.16 E quegli, alzate tutti insieme le grida, e animandosi l’un l'altro gl’inseguivano, ed essendosi allontanati dalla città,
17 In Ai non rimase nessuno che non inseguisse Israele. E così, per inseguire Israele, lasciarono la città aperta.
17 E non essendo rimaso neppur uno nella città di Hai, e di Bethel, che non inseguisse Israele, avendo lasciate aperte le porte, per cui erano usciti alla rinfusa.
18 Il Signore disse a Giosuè: «Tendi verso la città il giavellotto che tieni in mano, perché io la consegno nelle tue mani». Giosuè tese verso la città il giavellotto che teneva in mano18 Il Signore disse a Giosuè: Alza lo scudo che hai in mano verso la città di Hai, poiché io la darò in tuo potere.
19 e, non appena stese la mano, quelli che erano in agguato balzarono subito dal loro nascondiglio, corsero per entrare in città, la occuparono e in un attimo vi appiccarono il fuoco.
19 E alzato ch'egli ebbe lo scudo incontro alla città, si alzaron subito quelli che erano in imboscata: e andarono alla città, e la presero, e vi misero il fuoco.
20 Quelli di Ai si voltarono indietro e videro che il fumo della città si alzava verso il cielo. Ma ormai non c’era più per loro alcuna possibilità di fuga in nessuna direzione, poiché il popolo che fuggiva verso il deserto si era voltato contro gli inseguitori.20 Ma gli uomini della città, i quali inseguivano Giosuè, volgendosi indietro, e veggendo il fumo che si alzava dalla città fino al cielo, non ebbero più il modo di fuggire in veruna parte, particolarmente quando quelli che facean vista di fuggire, e correvano verso il deserto, con gran valore si azzuffarono con quelli che gli incalzavano.
21 Giosuè e tutto Israele videro che quelli dell’agguato avevano conquistato la città e che il fumo della città si era levato; si voltarono dunque indietro e colpirono gli uomini di Ai.21 E veggendo Giosuè, e tutto Israele, come la città era già presa, e il fumo andava in alto, tornato indietro mise a fil di spada la gente di Hai.
22 Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro, e così i combattenti di Ai si trovarono in mezzo agli Israeliti, avendoli da una parte e dall’altra. Gli Israeliti li colpirono, finché non rimase nessun superstite o fuggiasco.22 Imperocché e quelli che avevan presa e data alle fiamme la città usciti da questa incontro alle loro genti, cominciarono a offendere i nemici, che erano messi in mezzo. Essendo adunque gli avversarii trucidati dall'una e dall'altra parte in tal guisa che nissuno di tanta moltitudine potè salvarsi,
23 Presero vivo il re di Ai e lo condussero da Giosuè.23 Lo stesso re della città di Hai fu preso vivo, e presentato a Giosuè.
24 Quando gli Israeliti ebbero finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai, che li avevano inseguiti in campo aperto nel deserto, e tutti fino all’ultimo furono passati a fil di spada, tutti gli Israeliti rientrarono in Ai e la colpirono a fil di spada.24 Uccisi adunque tutti quelli che avevano inseguito gl’Israeliti fuggenti verso il deserto e fattone nello stesso luogo un macello, tornarono i figliuoli d'Israele a sterminar la città.
25 Tutti i caduti in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutta la popolazione di Ai.25 Or il numero di quelli che perirono in quella giornata uomini e donne, fu di dodici mila, tutti della città di Hai.
26 Giosuè non ritirò la mano che brandiva il giavellotto, finché non ebbero votato allo sterminio tutti gli abitanti di Ai.
26 E Giosuè non ritirò la mano che aveva alzata in alto, tenendo lo scudo, fino a tanto che tutti gli abitanti di Hai non furono uccisi.
27 Gli Israeliti trattennero per sé soltanto il bestiame e il bottino della città, secondo l’ordine che il Signore aveva dato a Giosuè.27 I bestiami poi, e la preda della città se la spartiron tra loro i figliuoli d'Israele, come il Signore aveva ordinato a Giosuè.
28 Giosuè incendiò Ai, riducendola a una collina di rovine per sempre, una desolazione fino ad oggi.28 E questi diede alle fiamme la città, e ne fece un cimitero eterno.
29 Fece appendere il re di Ai a un albero, fino alla sera. Al tramonto Giosuè comandò che il suo cadavere fosse calato giù dall’albero; lo gettarono all’ingresso della porta della città e vi eressero sopra un gran mucchio di pietre, che esiste ancora oggi.
29 E attaccò alla forca il suo re fino alla sera sul tramontar del sole; quando Giosuè ordinò, che levassero il cadavere di lui dalla croce; e lo gettarono all'entrata stessa della città, avendo ammassato sopra di lui un gran mucchio di sassi, che rimane anche al dì d’oggi.
30 In quell’occasione Giosuè costruì un altare al Signore, Dio d’Israele, sul monte Ebal,30 Allora Giosuè edificò un altare al Signore Dio d'Israele sul monte HebaI:
31 come aveva ordinato Mosè, servo del Signore, agli Israeliti, secondo quanto è scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intere, non levigate dal ferro; vi bruciarono sopra olocausti in onore del Signore e immolarono sacrifici di comunione.
31 (Come avea comandato Mosè servo di Dio a' figliuoli d'Israele, e conforme sta scritto nel libro della legge di Mosè). E l'altare fu di pietre rozze non tocche col ferro: e offerse sopra di esso olocausti al Signore, e immolò ostie pacifiche.
32 In quel luogo Giosuè scrisse sulle pietre una copia della legge di Mosè, che questi aveva scritto alla presenza degli Israeliti.32 E sopra delle pietre scrisse il Deuteronomio della legge di Mosè, che questi aveva spiegato dinanzi a' figliuoli d'Israele.
33 Tutto Israele, gli anziani, gli scribi, i giudici, il forestiero come quelli del popolo, stavano in piedi da una parte e dall’altra dell’arca, di fronte ai sacerdoti leviti, che portavano l’arca dell’alleanza del Signore: una metà verso il monte Garizìm e l’altra metà verso il monte Ebal, come aveva prescritto Mosè, servo del Signore, per benedire il popolo d’Israele anzitutto.33 E tutto il popolo, e i seniori, e i capitani, e i giudici stavan dall’una e dall'altra parte dell'arca al cospetto de' sacerdoti che, portavan l’arca del testamento del Signore: eranvi e i nazionali, e i forestieri. La metà stava presso il monte Garizim, e l’altra metà presso il monte Hebal, come avea ordinato Mosè servo del Signore. E in primo luogo (Giosuè) benedisse il popolo d'Israele.
34 Giosuè lesse poi tutte le parole della legge, la benedizione e la maledizione, secondo quanto sta scritto nel libro della legge.34 E di poi lesse tutte le parole di benedizione, e di maledizione, e tutto quel che era scritto nel libro della legge.
35 Di tutto quanto Mosè aveva comandato, non ci fu parola che Giosuè non leggesse davanti a tutta l’assemblea d’Israele, comprese le donne, i fanciulli e i forestieri che camminavano con loro.35 Non trascurò alcuna delle cose ordinate da Mosè; ma tutte le rinovellò dinanzi a tutta la moltitudine d'Israele, e delle donne, e fanciulli, e forestieri che dimoravan con essi.