Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giosuè 11


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1Quando Iabin, re di Asor, seppe queste cose, ne informò Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf2e i re che erano a settentrione, sulle montagne, nell’Araba a meridione di Chinaròt, nella Sefela e sulle colline di Dor a occidente.3I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano ai piedi dell’Ermon, nella regione di Mispa.
4Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: erano una truppa numerosa come la sabbia sulla riva del mare, con numerosissimi cavalli e carri.
5Tutti questi re si allearono e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele.6Allora il Signore disse a Giosuè: «Non temerli, perché domani a quest’ora io li consegnerò tutti trafitti davanti a Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri».7Giosuè con tutti i suoi guerrieri andò contro di loro presso le acque di Merom, a sorpresa, e piombò su di loro.8Il Signore li consegnò nelle mani d’Israele, che li batté e li inseguì fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Màim e fino alla valle di Mispa a oriente. Li sconfissero fino a non lasciar loro neppure un superstite.9Giosuè fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliò i garretti ai loro cavalli e appiccò il fuoco ai loro carri.
10In quello stesso tempo Giosuè tornò indietro, conquistò Asor e passò a fil di spada il suo re, perché prima Asor era stata la capitale di tutti quei regni.11Passò a fil di spada ogni essere vivente che vi era, votandolo allo sterminio; non risparmiò nessun vivente e appiccò il fuoco ad Asor.
12Giosuè prese tutti quei re e le loro città, passandoli a fil di spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore.13Tuttavia Israele non incendiò nessuna delle città costruite su colline, a parte Asor, incendiata da Giosuè.14Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; passarono però a fil di spada tutti gli uomini fino a distruggerli: non risparmiarono alcun vivente.
15Come aveva comandato il Signore a Mosè, suo servo, così Mosè aveva comandato a Giosuè e così Giosuè fece, non trascurando alcuna parola di quanto il Signore aveva comandato a Mosè.
16Giosuè si impadronì di tutta questa terra: la zona montuosa, tutto il Negheb, tutta la regione di Gosen, la Sefela, l’Araba, le montagne d’Israele e il loro bassopiano.17Dal monte Calak, che sale verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Ermon: catturò tutti i loro re, li vinse e li uccise.18Per molto tempo Giosuè fece guerra a tutti questi re.19Non ci fu alcuna città che facesse pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gàbaon: le presero tutte con le armi,20perché veniva dal Signore che il loro cuore si ostinasse a dichiarare guerra a Israele, per votarle allo sterminio senza pietà e così distruggerle, come il Signore aveva comandato a Mosè.
21In quel tempo Giosuè andò a eliminare gli Anakiti dalla zona montuosa: da Ebron, da Debir, da Anab, da tutti i monti di Giuda e di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro città.22Non rimasero Anakiti nella terra degli Israeliti. Ne rimasero alcuni solo a Gaza, a Gat e ad Asdod.23Giosuè prese tutto il territorio, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Giosuè lo assegnò in eredità a Israele, secondo le loro divisioni in tribù. E la terra visse tranquilla, senza guerra.

Note:

Gs 11:Il c Gs 11 , conquista del nord, è costruito secondo un piano strettamente parallelo a quello del c Gs 10 , intorno a un nucleo storico costituito dalla vittoria presso le acque di Merom.

Gs 11,1:Cazor: a sud-ovest del lago di Hule (cf. 1Re 9,15; 2Re 15,29; Ger 49,28s). Gli scavi del tell di Cazor, il più vasto di tutta la Palestina (cf. v 10), confermano che questa grande città fu completamente distrutta e incendiata verso la fine dell'età del «bronzo recente», epoca in cui avvenne l'invasione israelita. Iabin di Cazor è entrato indebitamente nel racconto di Gdc 4.

Gs 11,1:Madon: secondo il testo ebraico; Merom nel greco.

Gs 11,7:Merom è la sorgente da cui dipendeva Merom, che forse deve essere localizzata nel Tell-el-Khureibeh, a 15 Km ad ovest di Cazor, su un altipiano che permise il diffondersi dei carri. La spiegazione della vittoria israelita, malgrado la superiorità militare dei cananei (cf. Gs 17,16 : l'esercito non avrà carriaggi prima di Salomone, 1Re 9,19; 1Re 10,26s), forse è data nei vv 6-7.9, in cui bisognerebbe vedere la causa e non la conseguenza della vittoria.

Gs 11,8:Maim: BJ congettura: «a occidente», mijjam; il TM ha: «acque», majim.

Gs 11,10:Cazor: è questo un episodio dell'insediamento delle tribù del nord che hanno avuto una storia differente da quella della casa di Giuseppe.

Gs 11,20:Cf. Dt 7,2s e Dt 20,16-18 , dove sono esposte. Le ragioni di questo sterminio: la conquista è una guerra santa; il paese di Jahve deve essere purificato da ogni presenza pagana; Israele è un popolo santo, dunque, segregato (Dt 7,6+), che deve essere preservato da ogni compromesso che lo renderebbe infedele. Ma questo non si è realizzato (cf. note su Gs 10 e Gdc 1). Il motivo di questo scacco (colpe di Israele), e la ragione per cui Dio lo ha permesso (prova imposta al popolo), sono esposti in Gdc 2,20-3,4 ; vedi anche Gdc 2,6+ .

Gs 11,21:Sugli Anakiti, vedi Dt 1,28+ . Questa notizia redazionale non si accorda con la conquista di Ebron da parte di Caleb (Gs 15,13-14 ; cf. Gs 10,28+).