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Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Lettera ai Colossesi 3


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1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio;2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
5Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria;6a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono.7Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi.8Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.9Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
12Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità,13sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto.15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
16La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori.17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore.19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza.20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore.21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.22Voi, schiavi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni: non servite solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore.23Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini,24sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!25Infatti chi commette ingiustizia subirà le conseguenze del torto commesso, e non si fanno favoritismi personali.

Note:

Col 3,4:la vostra vita: con il papiro Chester Beatty, il codice sinaitico, il palinsesto di sant'Efrem, ecc.; il codice vaticano ha: «la nostra vita». - Unito al Cristo dal battesimo (Col 2,12), il cristiano partecipa già realmente alla sua vita celeste (cf. Ef 2,6+); ma questa vita resta spirituale e nascosta, essa sarà manifesta e gloriosa solo alla parusia.

Col 3,5:Mortificate... terra: l'opera di morte e di resurrezione, operata dal battesimo in maniera istantanea e assoluta sul piano mistico dell'unione al Cristo celeste (cf. Col 2,12s; Col 2,20; Col 3,1-4; Rm 6,4+), deve realizzarsi in maniera lenta e progressiva sul piano terrestre del vecchio mondo in cui il cristiano resta immerso. Già morto in linea di principio, deve ancora morire di fatto, «mettendo a morte» di giorno in giorno il «vecchio uomo» del peccato che vive ancora in lui.

Col 3,6:Le parole su coloro che disobbediscono, omesse da alcuni testimoni antichi e da parecchie edizioni moderne, sono necessarie per spiegare la genesi letteraria di Ef 2,2-3 e Ef 5,6 a partire da questo passo di Col.

Col 3,10:L'uomo, creato «a immagine di Dio» (Gen 1,26s+), si è perduto cercando la conoscenza del bene e del male al di fuori della volontà divina (Gen 2,17+). Ormai schiavo del peccato e delle sue cupidigie (Rm 5,12+), è divenuto il «vecchio uomo» che deve morire (Rm 6,6; Ef 4,22) . Il «nuovo uomo» ricreato nel Cristo (Ef 2,15+), che è l'immagine di Dio (Rm 8,29+), ritrova la rettitudine primitiva e giunge alla vera conoscenza morale (Col 1,9; Eb 5,14).

Col 3,11:Nell'ordine nuovo scompaiono le distinzioni di razza, di religione, di cultura e di classe sociale, che dividevano il genere umano dopo la colpa. L'unità si rifà «nel Cristo».

Col 3,16:di Cristo: con il papiro di Chester Beatty, il codice vaticano, Beza, ecc.; il codice alessandrino e altri portano: «di Dio»; altri testimoni hanno: «del Signore». Il testo primitivo portava forse semplicemente: «la parola» (confrontare Fil 1,14 e Fil 2,30). - salmi, inni e cantici spirituali: si tratta forse di improvvisazioni «carismatiche» suggerite dallo spirito durante assemblee liturgiche (cf. 1Cor 12,7s; 1Cor 14,26).

Col 3,18-4,1:Precetti molto semplici della morale comune, che Paolo cristianizza con la semplice formula «nel Signore», che equivale qui a «secondo la vita cristiana». In Ef 5,21s , l'elaborazione cristiana è più sviluppata.

Col 3,22:nel timore del Signore: il Cristo Gesù, solo vero «signore»: dei padroni («signori» in gr.) come dei loro schiavi.

Col 3,24:riceverete dal Signore l'eredità: che lo schiavo diventi erede (cf. Mt 21,35-38; Lc 15,19; Gal 4,1-2) è un segno clamoroso dell'ordine nuovo «nel Cristo» (cf. Rm 8,15-17; Gal 4,3-7; Fm 1,16).