Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Geremia 14


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Parola rivolta dal Signore a Geremia in occasione della siccità.
1 Quod factum est verbum Domini ad Jeremiam, de sermonibus siccitatis.
2 Giuda è in lutto,
le sue porte languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
2 Luxit Judæa, et portæ ejus corruerunt,
et obscuratæ sunt in terra,
et clamor Jerusalem ascendit.
3 I suoi nobili mandano i servi in cerca d’acqua;
si recano ai pozzi,
ma non ne trovano,
e tornano con i recipienti vuoti;
sono pieni di delusione, di confusione,
si coprono il capo.
3 Majores miserunt minores suos ad aquam :
venerunt ad hauriendum.
Non invenerunt aquam :
reportaverunt vasa sua vacua.
Confusi sunt, et afflicti,
et operuerunt capita sua.
4 Il terreno è screpolato,
perché non cade pioggia nel paese:
gli agricoltori delusi
si coprono il capo.
4 Propter terræ vastitatem,
quia non venit pluvia in terram,
confusi sunt agricolæ :
operuerunt capita sua.
5 Anche la cerva nei campi
partorisce e abbandona il cerbiatto,
perché non c’è erba.
5 Nam et cerva in agro peperit, et reliquit,
quia non erat herba.
6 Gli asini selvatici, fermi sui colli,
aspirano l’aria come sciacalli,
con gli occhi languidi,
perché non ci sono pascoli.
6 Et onagri steterunt in rupibus ;
traxerunt ventum quasi dracones :
defecerunt oculi eorum,
quia non erat herba.
7 «Le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
ma tu, Signore, agisci per il tuo nome!
Molte sono le nostre infedeltà,
abbiamo peccato contro di te.
7 Si iniquitates nostræ responderint nobis, Domine,
fac propter nomen tuum :
quoniam multæ sunt aversiones nostræ :
tibi peccavimus.
8 O speranza d’Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nella terra
e come un viandante che si ferma solo una notte?
8 Exspectatio Israël,
salvator ejus in tempore tribulationis,
quare quasi colonus futurus es in terra,
et quasi viator declinans ad manendum ?
9 Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
il tuo nome è invocato su di noi,
non abbandonarci!».
9 quare futurus es velut vir vagus,
ut fortis qui non potest salvare ?
Tu autem in nobis es, Domine,
et nomen tuum invocatum est super nos :
ne derelinquas nos.
10 Così dice il Signore riguardo a questo popolo: «A loro piace fare i vagabondi, non stanno attenti ai loro passi». Ma il Signore non li gradisce; ora ricorda la loro iniquità, chiede conto dei loro peccati.
10 Hæc dicit Dominus populo huic,
qui dilexit movere pedes suos,
et non quievit,
et Domino non placuit :
Nunc recordabitur iniquitatum eorum,
et visitabit peccata eorum.
11 Il Signore mi ha detto: «Non pregare per questo popolo, per il suo benessere.11 Et dixit Dominus ad me :
Noli orare pro populo isto in bonum.
12 Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò, ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste».12 Cum jejunaverint,
non exaudiam preces eorum,
et si obtulerint holocautomata et victimas,
non suscipiam ea :
quoniam gladio, et fame, et peste consumam eos.
13 Allora ho soggiunto: «Ahimè, Signore Dio! Dicono i profeti: “Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica in questo luogo”».13 Et dixi : A, a, a, Domine Deus :
prophetæ dicunt eis :
Non videbitis gladium,
et fames non erit in vobis :
sed pacem veram dabit vobis in loco isto.
14 Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno proferito menzogne nel mio nome; io non li ho inviati, non ho dato loro ordini né ho parlato loro. Vi annunciano visioni false, predizioni che sono invenzioni e fantasie della loro mente.14 Et dicit Dominus ad me : Falso prophetæ vaticinantur in nomine meo :
non misi eos, et non præcepi eis,
neque locutus sum ad eos.
Visionem mendacem, et divinationem,
et fraudulentiam, et seductionem cordis sui,
prophetant vobis.
15 Perciò così dice il Signore: I profeti che profetizzano nel mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: “Spada e fame non ci saranno in questo paese”, questi profeti finiranno di spada e di fame.15 Idcirco hæc dicit Dominus
de prophetis qui prophetant in nomine meo,
quos ego non misi, dicentes :
Gladius et fames non erit in terra hac :
In gladio et fame consumentur prophetæ illi.
16 Gli uomini ai quali essi profetizzano saranno gettati per le strade di Gerusalemme, morti di fame e di spada, e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità.
16 Et populi quibus prophetant
erunt projecti in viis Jerusalem
præ fame et gladio,
et non erit qui sepeliat eos :
ipsi et uxores eorum,
filii et filiæ eorum :
et effundam super eos malum suum.
17 Tu riferirai questa parola:
I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la vergine,
figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
17 Et dices ad eos verbum istud :
Deducant oculi mei lacrimam per noctem et diem,
et non taceant,
quoniam contritione magna
contrita est virgo filia populi mei,
plaga pessima vehementer.
18 Se esco in aperta campagna,
ecco le vittime della spada;
se entro nella città,
ecco chi muore di fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per la regione senza comprendere».
18 Si egressus fuero ad agros,
ecce occisi gladio :
et si introiero in civitatem,
ecce attenuati fame.
Propheta quoque et sacerdos abierunt in terram quam ignorabant.
19 Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,
il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!
19 Numquid projiciens abjecisti Judam ?
aut Sion abominata est anima tua ?
quare ergo percussisti nos ita ut nulla sit sanitas ?
Exspectavimus pacem,
et non est bonum :
et tempus curationis,
et ecce turbatio.
20 Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà,
la colpa dei nostri padri:
abbiamo peccato contro di te.
20 Cognovimus, Domine, impietates nostras,
iniquitates patrum nostrorum,
quia peccavimus tibi.
21 Ma per il tuo nome non respingerci,
non disonorare il trono della tua gloria.
Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.
21 Ne des nos in opprobrium, propter nomen tuum,
neque facias nobis contumeliam solii gloriæ tuæ :
recordare, ne irritum facias fœdus tuum nobiscum.
22 Fra gli idoli vani delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?
Forse che i cieli da sé mandano rovesci?
Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio?
In te noi speriamo,
perché tu hai fatto tutto questo.
22 Numquid sunt in sculptilibus gentium qui pluant ?
aut cæli possunt dare imbres ?
nonne tu es Dominus Deus noster, quem exspectavimus ?
tu enim fecisti omnia hæc.