Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Anch’io sono un uomo mortale uguale a tutti,
discendente del primo uomo plasmato con la terra.
La mia carne fu modellata nel grembo di mia madre,
1 Anch'io certamente sono un uomo mortale come tutti gli al­tri e della stirpe di quel primo che fu fatto di terra, e nel seno di mia madre fui plasmato di car­ne,
2 nello spazio di dieci mesi ho preso consistenza nel sangue,
dal seme d’un uomo e dal piacere compagno del sonno.
2 nello spazio di dieci mesi fui coagulato nel sangue dal seme virile, col piacere compagno del sonno.
3 Anch’io alla nascita ho respirato l’aria comune
e sono caduto sulla terra dove tutti soffrono allo stesso modo;
come per tutti, il pianto fu la mia prima voce.
3 Anch'io, nato che fui, respirai l'aria comune, caddi sul­ la medesima terra, e la mia prima voce, come quella di tutti gli al­tri, fu un vagito.
4 Fui allevato in fasce e circondato di cure;
4 Fui allevato nelle fasce con molte cure.
5 nessun re ebbe un inizio di vita diverso.
5 Certamente nessuno dei re ebbe di­ verso il principio dell'esistenza.
6 Una sola è l’entrata di tutti nella vita e uguale ne è l’uscita.
6 Unico è dunque per tutti il mo­do d'entrar nella vita e d'uscirne.
7 Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
7 Per questo io desiderai la pru­denza, e mi fu concessa, invocai lo spirito della sapienza, e venne in me.
8 La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
8 E l'ho preferita agli scet­tri e ai troni, e le ricchezze le sti­mai un niente in paragone di lei.
9 non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
9 Non ho paragonate con lei le pietre preziose, perchè tutto l'oro in paragone di lei è un po'di sab­bia, e l'argento dinanzi a lei do­ vrà essere stimato come fango.
10 L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
10 L'amai più della sanità e del­la bellezza, mi proposi di averla per mia luce, perchè è inestin­guibile il suo splendore.
11 Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
11 Insieme con essa mi venne ogni bene e infinite ricchezze dalle sue ma­ni.
12 Ho gioito di tutto ciò, perché lo reca la sapienza,
ma ignoravo che ella è madre di tutto questo.
12 Io godei di tanti (beni), per­chè questa sapienza mi precede­ va, ed io non lo sapevo che di tutti questi beni era lei la madre.
13 Ciò che senza astuzia ho imparato, senza invidia lo comunico,
non nascondo le sue ricchezze.
13 Senza finzioni la imparai, sen­za invidia la comunico, e non ne tengo nascoste le ricchezze,
14 Ella è infatti un tesoro inesauribile per gli uomini;
chi lo possiede ottiene l’amicizia con Dio,
è a lui raccomandato dai frutti della sua educazione.
14 per­chè essa è un tesoro infinito per gli uomini, e chi ne usa si unisce in amicizia con Dio, raccomandan­dolo i doni della dottrina.
15 Mi conceda Dio di parlare con intelligenza
e di riflettere in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli stesso è la guida della sapienza
e dirige i sapienti.
15 A me poi Dio ha concesso di dire ciò che sento, e d'aver con­cetti degni dei doni ricevuti, per­chè lui è la guida della sapienza e il direttore dei saggi.
16 Nelle sue mani siamo noi e le nostre parole,
ogni sorta di conoscenza e ogni capacità operativa.
16 Siamo nelle sue mani, e noi, e le nostre parole, e tutta la sapienza, e il saper fare, e la istruzione.
17 Egli stesso mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose,
per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi,
17 Fu lui che mi dette la vera scienza degli esseri, da farmi conoscere la costituzione del mondo e le virtù degli elementi,
18 il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
18 il princi­pio, la fine e la metà dei tempi, le vicende dei cambiamenti, l'al­ternarsi delle stagioni,
19 i cicli dell’anno e la posizione degli astri,
19 i rivol­gimenti dell'anno, le posizioni degli astri,
20 la natura degli animali e l’istinto delle bestie selvatiche,
la forza dei venti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
20 la natura degli ani­mali, gli istinti delle fiere, la for­za del vento, i pensieri degli uo­mini, le varietà delle piante, le virtù delle radici.
21 Ho conosciuto tutte le cose nascoste e quelle manifeste,
perché mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose.
21 Io seppi tut­te le cose nascoste e palesi, per­chè la sapienza, che tutto fece, m'istrui.
22 In lei c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
22 Nella sapienza è infatti lo spirito di intelligenza, santo, uni­co, molteplice, sottile, eloquen­te, agile, intemerato, infallibile, soave, amante del bene, pene­trante, irresistibile, benefico,
23 libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
23 umano, benigno, costante, si­curo, tranquillo, che tutto può, che tutto prevede, che compren­de tutti gli spiriti, intelligente, puro, sottile.
24 La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
24 La sapienza è più agile d'ogni movimento, penetra da per tutto colla sua purez­za:
25 È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
25 essa è vapore della virtù di Dio, una certa emanazione della gloria dell'Onnipotente; e per que­sto nulla in lei v'è d'impuro.
26 È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e immagine della sua bontà.
26 Essa è lo splendore della luce eter­na, specchio senza macchia della maestà di Dio, imagine della sua bontà.
27 Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
27 Pur essendo unica può tutto, immutabile in sè, rinnovella ogni cosa; si comunica alle ani­me sante fra le nazioni, e forma gli amici di Dio e i profeti.
28 Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
28 Dio non ama se non quelli che vivo­no colla sapienza.
29 Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
29 Essa è più bella del sole, è al di sopra di ogni ordine di stelle, e, paragona­ta alla luce, è superiore;
30 a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
30 perchè alla luce succede la notte, ma la malizia non può vincere la sapienza.