Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Esdra 2


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1Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall’esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato a Babilonia e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno alla sua città; essi vennero2con Zorobabele, Giosuè, Neemia, Seraià, Reelaià, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvài, Recum, Baanà.
Questa è la lista degli uomini del popolo d’Israele.
3Figli di Paros: duemilacentosettantadue.
4Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
5Figli di Arach: settecentosettantacinque.
6Figli di Pacat-Moab, cioè figli di Giosuè e di Ioab: duemilaottocentododici.
7Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.
8Figli di Zattu: novecentoquarantacinque.
9Figli di Zaccài: settecentosessanta.
10Figli di Banì: seicentoquarantadue.
11Figli di Bebài: seicentoventitré.
12Figli di Azgad: milleduecentoventidue.
13Figli di Adonikàm: seicentosessantasei.
14Figli di Bigvài: duemilacinquantasei.
15Figli di Adin: quattrocentocinquantaquattro.
16Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.
17Figli di Besài: trecentoventitré.
18Figli di Iora: centododici.
19Figli di Casum: duecentoventitré.
20Figli di Ghibbar: novantacinque.
21Figli di Betlemme: centoventitré.
22Uomini di Netofà: cinquantasei.
23Uomini di Anatòt: centoventotto.
24Figli di Azmàvet: quarantadue.
25Figli di Kiriat-Iearìm, di Chefirà e di Beeròt: settecentoquarantatré.
26Figli di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
27Uomini di Micmas: centoventidue.
28Uomini di Betel e di Ai: duecentoventitré.
29Figli di Nebo: cinquantadue.
30Figli di Magbis: centocinquantasei.
31Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.
32Figli di Carim: trecentoventi.
33Figli di Lod, Adid e Ono: settecentoventicinque.
34Figli di Gerico: trecentoquarantacinque.
35Figli di Senaà: tremilaseicentotrenta.
36Sacerdoti: figli di Iedaià della casa di Giosuè: novecentosettantatré.
37Figli di Immer: millecinquantadue.
38Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
39Figli di Carim: millediciassette.
40Leviti: figli di Giosuè e di Kadmièl, cioè figli di Odavia: settantaquattro.
41Cantori: figli di Asaf: centoventotto.
42Portieri: figli di Sallum, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catità, figli di Sobài: in tutto centotrentanove.
43Oblati: figli di Sica, figli di Casufà,
figli di Tabbaòt,
44figli di Keros,
figli di Siaà, figli di Padon,
45figli di Lebanà, figli di Agabà,
figli di Akkub,
46figli di Agab,
figli di Samlài, figli di Canan,
47figli di Ghiddel, figli di Gacar,
figli di Reaià,
48figli di Resin,
figli di Nekodà, figli di Gazzam,
49figli di Uzzà, figli di Pasèach,
figli di Besài,
50figli di Asna,
figli dei Meuniti, figli dei Nefisiti,
51figli di Bakbuk, figli di Akufà,
figli di Carcur,
52figli di Baslùt,
figli di Mechidà, figli di Carsa,
53figli di Barkos, figli di Sìsara,
figli di Temach,
54figli di Nesìach, figli di Catifà.
55Figli degli schiavi di Salomone: figli di Sotài, figli di Assofèret, figli di Perudà,56figli di Iala, figli di Darkon, figli di Ghiddel,57figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pocheret-Assebàim, figli di Amì.
58Totale degli oblati e dei figli degli schiavi di Salomone: trecentonovantadue.
59Questi sono coloro che ritornarono da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addan e Immer, ma non avevano potuto indicare se il loro casato e la loro discendenza fossero d’Israele:60i figli di Delaià, i figli di Tobia, i figli di Nekodà: seicentocinquantadue;61tra i sacerdoti, i figli di Cobaià, i figli di Akkos, i figli di Barzillài, il quale aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillài, il Galaadita, e veniva chiamato con il loro nome.62Costoro cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono e furono allora esclusi dal sacerdozio.63Il governatore disse loro che non potevano mangiare le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con urìm e tummìm.
64Tutta la comunità nel suo insieme era di quarantaduemilatrecentosessanta persone,65oltre i loro schiavi e le loro schiave in numero di settemilatrecentotrentasette; avevano anche duecento cantori e cantatrici.
66I loro cavalli erano settecentotrentasei, i loro muli duecentoquarantacinque,67i loro cammelli quattrocentotrentacinque e gli asini seimilasettecentoventi.
68Alcuni capi di casato, al loro arrivo al tempio del Signore che è a Gerusalemme, fecero offerte spontanee al tempio di Dio per edificarlo al suo posto.69Secondo le loro possibilità diedero al tesoro della fabbrica sessantunmila dracme d’oro, cinquemila mine d’argento e cento tuniche sacerdotali.
70Poi i sacerdoti, i leviti, alcuni del popolo, i cantori, i portieri e gli oblati si stabilirono nelle loro città e tutti gli Israeliti nelle loro città.

Note:

Esd 2:Questa lista si ritrova in Ne 7 e Ne 3 Esd 5 con varianti sia nei nomi che nelle cifre e nell'alternarsi di «figli» e «uomini». Si tratta di tre stadi di un medesimo testo, il quale, in alcuni casi, sembra sia stato conservato meglio da 3 Esd; sarebbe tuttavia arbitrario correggere un testo con l'altro. Questa lista composita contiene classificazioni per famiglie e località; rappresenta un censimento della popolazione di Giudea assolutamente posteriore ai primi ritorni dall'esilio. E' stata utilizzata dal cronista, nel nostro testo per illustrare la storia del ritorno, quindi in Ne 7 in relazione al ripopolamento di Gerusalemme.

Esd 2,2:Le guide sono 12, la cifra di Israele.

Esd 2,41:I cantori: non compresi tra i leviti, a differenza di Esd 3,10 . Si menziona una sola gilda o corrorazione; cf. invece in 1Cr 6,16s .

Esd 2,43:I netinei (netinim) o «oblati» (il termine traduce letteralmente l'ebraico e il greco), la cui origine è narrata in Gs 9,27 , e i figli degli schiavi di Salomone (nominati qui e in Ne 11,3), discendenti da prigionieri di guerra o da pagani addetti ai lavori forzati (cf. Ez 44,7-9), erano impiegati nel tempio per funzioni inferiori, al servizio dei leviti (cf. Esd 8,10).

Esd 2,62:furono esclusi dal sacerdozio: questa misura fu poi abrogata, almeno per quanto riguarda i figli di Akkoz (cf. Ne 3,4; Ne 3,21; Esd 8,33).

Esd 2,63:Il governatore è designato col titolo onorifico di Tirshata', termine persiano corrispondente a «Sua Eccellenza», che ritroviamo in Ne 7,65; Ne 7,69; Ne 8,9; Ne 10,2 . Il governatore lascia ai sacerdoti le decisioni religiose. Le direttive di Ezechiele (cf. Ez 45,7-17; Ez 46,1-10; Ez 46,12; Ez 46,16-18) hanno portato frutto. - che non mangiassero ecc.: su questo privilegio sacerdotale, vedere Lv 22,10s; Lv 10,14-15 . - Urim e Tummim: per consultare Dio per mezzo delle sorti sacre (cf. 1Sam 14,41+). Il sommo sacerdote, quindi, non è stato ancora ristabilito nelle sue funzioni (cf. Zc 3; Ag 1,1).

Esd 2,70:alcuni del popolo: BJ aggiunge, con 3 Esd 5,45: «si stabilirono in Gerusalemme». così pure i LXX.