Genesi 41
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Due anni dopo, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. | 1 Due anni dopo Faraone ebbe un sogno. Parevagli di stare alla riva del fiume, |
2 Ed ecco, salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse, e si misero a pascolare tra i giunchi. | 2 Dal quale uscivano sette vacche belle, e grasse formisura: e andavano a pascere nei luoghi palustri. |
3 Ed ecco, dopo quelle, salirono dal Nilo altre sette vacche, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. | 3 Altre sette ancora scappavan fuori del fiume, brutte, e rifinite per magrezza, e si pascevano sulla riva stessa del fiume, dov'era del verde: |
4 Le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. | 4 E (queste) si divorarono quelle che erano mirabilmente belle, e di grassi corpi. E Faraone si risvegliò, |
5 Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco, sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. | 5 Poi si raddormentò, e vide un altro sogno. Sette spighe si alzavano da un solo stelo piene e bellissime; |
6 Ma, dopo quelle, ecco spuntare altre sette spighe vuote e arse dal vento d’oriente. | 6 E altrettante nascean dipoi spighe sottili, e bruciacchiate dall'euro, |
7 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Il faraone si svegliò: era stato un sogno. | 7 Le quali si divoravano tutte le prime sì belle. Svegliatosi Faraone dal sonno, |
8 Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell’Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno sapeva interpretarlo al faraone. | 8 E venuto la mattina, pieno di paura mandò a cercare tutti gl'indovini d'Egitto, e tutti i sapienti: e raunati che furono, raccontò il sogno; e non v'ebbe chi ne desse la spiegazione. |
9 Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: «Io devo ricordare oggi le mie colpe. | 9 Allora finalmente il capo de' coppieri si ricordò, e disse: Confesso il mio fallo: |
10 Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, sia me sia il capo dei panettieri. | 10 Disgustato il re contro i suoi servi ordinò, che io, e il capo de' panattieri fossimo rinchiusi nella prigione del capitano delle milizie: |
11 Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un proprio significato. | 11 Dove in una stessa notte ambedue vedemmo un sogno, che presagiva il futuro. |
12 C’era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno l’interpretazione del suo sogno. | 12 Eravi un giovinetto Ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: al quale avendo noi raccontati i sogni |
13 E come egli ci aveva interpretato, così avvenne: io fui reintegrato nella mia carica e l’altro fu impiccato». | 13 Ne udimmo l'interpretazione verificata da quel che è di poi avvenuto: perocché io fui restituito al mio impiego, e quegli fu appeso alla croce. |
14 Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo; egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone. | 14 Subitamente per comando del re fu tratto di prigione Giuseppe: e fattolo radere, e cambiatogli il vestito, lo presentarono a lui. |
15 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e nessuno sa interpretarlo; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito». | 15 E questi gli disse: Ho veduti de' sogni, e non ho chi gl'interpreti: ed ho sentito, che tu con gran saviezza li sai diciferare. |
16 Giuseppe rispose al faraone: «Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone!». | 16 Rispose Giuseppe: Iddio senza di me risponderà favorevolmente a Faraone. |
17 Allora il faraone raccontò a Giuseppe: «Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo. | 17 Raccontò adunque Faraone quello che avea veduto: Pareami di stare sulla ripa del fiume, |
18 Ed ecco, salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. | 18 E che dal fiume uscissero sette vacche belle formisura, e molto grasse: le quali pascendo ne' luoghi paludosi spuntavano l'erba verde: |
19 E, dopo quelle, ecco salire altre sette vacche deboli, molto brutte di forma e magre; non ne vidi mai di così brutte in tutta la terra d’Egitto. | 19 Quand'ecco dietro a queste venivano sette altre vacche tanto brutte e macilente, che mai le simili non ho vedute nella terra d'Egitto: |
20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. | 20 Le quali, divorato avendo, e consunto le prime, |
21 Queste entrarono nel loro ventre, ma non ci si accorgeva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai. | 21 Non diedero nissun segno d'esser satolle; ma erano abbattute come prima dalla magrezza e dallo squallore. Mi svegliai, e di nuovo fui oppresso dal sonno, |
22 Poi vidi nel sogno spuntare da un unico stelo sette spighe, piene e belle. | 22 E vidi questo sogno. Sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e bellissime. |
23 Ma ecco, dopo quelle, spuntavano sette spighe secche, vuote e arse dal vento d’oriente. | 23 Parimente altre sette sottili, e bruciacchiate dall'euro nascevano da un filo di paglia: |
24 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ho riferito il sogno agli indovini, ma nessuno sa darmene la spiegazione». | 24 Le quali divorarono le prime sì belle. Ho raccontato il sogno agl'indovini, e nissun v'ha, che lo spieghi. |
25 Allora Giuseppe disse al faraone: «Il sogno del faraone è uno solo: Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare. | 25 Rispose Giuseppe: Uno è il sogno del re: Dio ha mostrato a Faraone quel che vuol fare. |
26 Le sette vacche belle rappresentano sette anni e le sette spighe belle rappresentano sette anni: si tratta di un unico sogno. | 26 Le sette vacche belle, e le sette spighe piene sono sette anni di abbondanza; e sono un sol senso. |
27 Le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, rappresentano sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d’oriente, rappresentano sette anni: verranno sette anni di carestia. | 27 Parimente le sette vacche gracili e macilente, che vennero dietro a quelle, e le sette spighe sottili, e offese dal vento, che brucia, sono sette anni di futura carestia. |
28 È appunto quel che ho detto al faraone: Dio ha manifestato al faraone quanto sta per fare. | 28 E la cosa avrà effetto con quest'ordine. |
29 Ecco, stanno per venire sette anni in cui ci sarà grande abbondanza in tutta la terra d’Egitto. | 29 Ecco che verranno sette anni di grande fertilità per tutta la terra d'Egitto: |
30 A questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quell’abbondanza nella terra d’Egitto e la carestia consumerà la terra. | 30 Dopo i quali saran sette altri anni di sterilità così grande, che andrà in obblio tutta la precedente abbondanza: perocché la fame devasterà tutta la terra, |
31 Non vi sarà più alcuna traccia dell’abbondanza che vi era stata nella terra, a causa della carestia successiva, perché sarà molto dura. | 31 E la gran carestia assorbirà la grande abbondanza. |
32 Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta a eseguirla. | 32 L'aver poi tu veduto replicato sogno, che una stessa cosa significa, segno è questo, come la parola di Dio avrà sicuramente effetto, e senza dilazione si adempirà. |
33 Il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo della terra d’Egitto. | 33 Scelga adunque adesso il re un uomo saggio, e attivo, e diagli autorità in (tutta) la terra d'Egitto: |
34 Il faraone inoltre proceda a istituire commissari sul territorio, per prelevare un quinto sui prodotti della terra d’Egitto durante i sette anni di abbondanza. | 34 E questi deputi dei soprintendenti in ogni regione: e la quinta parte del provento de' sett'anni di fertilità, |
35 Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l’autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. | 35 I quali fin d'adesso comincieranno ad essere, sia raunata ne' granai: e tutto il frumento si rinchiuda a disposizione di Faraone, e si conservi nelle città. |
36 Questi viveri serviranno di riserva al paese per i sette anni di carestia che verranno nella terra d’Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia». | 36 E si tenga preparato per la futura carestia di sette anni, che verrà sopra l'Egitto, affinché il paese non sia consunto dall'inopia. |
37 La proposta piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. | 37 Piacque il consiglio a Faraone, e a tutti i suoi ministri. |
38 Il faraone disse ai ministri: «Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?». | 38 Ed egli disse loro: Potrem noi trovare uomo come questo, che pieno sia dello spirito di Dio? |
39 E il faraone disse a Giuseppe: «Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, non c’è nessuno intelligente e saggio come te. | 39 Disse pertanto a Giuseppe: Dacché Dio ha mostrato a te tutto quello che hai detto, potrò io trovare uomo più saggio, e simile a te? |
40 Tu stesso sarai il mio governatore e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te». | 40 Tu avrai la soprintendenza della mia casa, e al comando della tua bocca obbedirà tutto il popolo: non avrò precedenza sopra di te, se non quella del trono reale. |
41 Il faraone disse a Giuseppe: «Ecco, io ti metto a capo di tutta la terra d’Egitto». | 41 E disse ancora Faraone a Giuseppe: Ecco che io ti do autorità sopra tutta la terra d'Egitto. |
42 Il faraone si tolse di mano l’anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d’oro. | 42 E si levò dal suo dito l'anello, e lo pose in dito a lui: e lo fece vestire di una veste di bisso, e al collo gli pose una collana d'oro. |
43 Lo fece salire sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: «Abrech». E così lo si stabilì su tutta la terra d’Egitto. | 43 E lo fece salire sopra il suo secondo cocchio, gridando l'araldo, che tutti piegasser le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero, come egli era soprintendente di tutta la terra d'Egitto. |
44 Poi il faraone disse a Giuseppe: «Io sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutta la terra d’Egitto». | 44 Disse ancora il re a Giuseppe: Io son Faraone: nissuno in tutta la terra di Egitto moverà piede, o mano fuori che per tuo comando. |
45 E il faraone chiamò Giuseppe Safnat-Panèach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Giuseppe partì per visitare l’Egitto. | 45 E mutogli il nome, e chiamollo in lingua egiziana Salvatore del mondo. E gli diede per moglie Aseneth figliuola di Putifare sacerdote di Heliopoli. Partì adunque Giuseppe per visitare la terra d'Egitto. |
46 Giuseppe aveva trent’anni quando entrò al servizio del faraone, re d’Egitto. Quindi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutta la terra d’Egitto. | 46 (Or egli avea trent'anni, allorché fu condotto davanti al re Faraone): ed ei fece il giro di tutte le provincie dell'Egitto. |
47 Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione. | 47 E venne la fertilità di sette anni: e i grani legati in manipoli furono raunati ne' granai dell'Egitto. |
48 Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni di abbondanza che vennero nella terra d’Egitto, e ripose i viveri nelle città: in ogni città i viveri della campagna circostante. | 48 Tutta ancor l'abbondanza delle biade fu riposta in ciascheduna delle città. |
49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile. | 49 E tanto grande fu l'abbondanza del grano che uguagliò l'arena del mare, e la quantità non potea misurarsi. |
50 Intanto, prima che venisse l’anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli, partoriti a lui da Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. | 50 E nacquero a Giuseppe due figliuoli prima che venisse la carestia, i quali furono a lui partoriti da Aseneth figliuola di Putifare sacerdote d'Heliopoli. |
51 Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, «perché – disse – Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre». | 51 E al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: Dio mi ha fatto dimenticare di tutte le afflizioni sofferte in casa del padre mio. |
52 E il secondo lo chiamò Èfraim, «perché – disse – Dio mi ha reso fecondo nella terra della mia afflizione». | 52 Al secondo poi diede il nome di Ephraim, dicendo: Il Signore mi ha fatto crescere nella terra, dove io era povero. |
53 Finirono i sette anni di abbondanza nella terra d’Egitto | 53 Passati adunque i sette anni di ubertà, che erano stati nell'Egitto, |
54 e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in ogni paese, ma in tutta la terra d’Egitto c’era il pane. | 54 Principiarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe, e la fame regnò per tutto il mondo: ma in tutta la terra di Egitto v'era del pane. |
55 Poi anche tutta la terra d’Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà». | 55 E quando gli Egiziani sentirono la fame, il popolo alzò le grida a Faraone, chiedendo cibo. Ed egli rispose loro: Andate da Giuseppe, e fate tutto quello ch'ei vi dirà. |
56 La carestia imperversava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e lo vendette agli Egiziani. La carestia si aggravava in Egitto, | 56 Or la fame cresceva ogni dì più in tutta la terra: e Giuseppe aperse tutti i granai, e vendeva agli Egiziani; perocché si trovavano anch'essi alla fame. |
57 ma da ogni paese venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. | 57 E venivano tutte le provincie in Egitto a comprar da mangiare, e trovar sollievo al male della carestia. |