Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 33


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù, che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i bambini tra Lia, Rachele e le due schiave;1 Quando Giacobbe, alzando gli occhi,vide venire Esaù con i quattrocento uomini, divisi i figlioli di Lia, di Rachele e delle due ancelle, smise davanti le due
2 alla testa mise le schiave con i loro bambini, più indietro Lia con i suoi bambini e più indietro Rachele e Giuseppe.2 ancelle e i loro figli, poi Lia e i suoi figli, e finalmente Rachele e Giuseppe.
3 Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello.3 Egli poi andando innanzi, si prostrò sette volte a terra, finché non fu vicino il suo fratello.
4 Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.4 Allora Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, e, stringendolo al collo e baciandolo, pianse.
5 Alzàti gli occhi, vide le donne e i bambini e domandò: «Chi sono questi con te?». Giacobbe rispose: «Sono i bambini che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo».5 Poi, alzati gli occhi e vedute le donne coi loro figli, disse: « Chi son questi? Sono tuoi? » Rispose: « Sono i figli che Dio ha donato a me tuo servo ».
6 Allora si fecero avanti le schiave con i loro bambini e si prostrarono.6 Allora s'accostarono le ancelle coi loro figlioli e si prostrarono:
7 Si fecero avanti anche Lia e i suoi bambini e si prostrarono e infine si fecero avanti Giuseppe e Rachele e si prostrarono.7 Si accostò pure Lia con i suoi figlioli, e dopo che essi si furono ugualmente prostrati, vennero ultimi a prostrarsi Giuseppe e Rachele.
8 Domandò ancora: «Che cosa vuoi fare di tutta questa carovana che ho incontrato?». Rispose: «È per trovar grazia agli occhi del mio signore».8 Ed Esaù disse: « Che significano le mandre che ho incontrate? » Rispose: « Son per trovar grazia davanti al mio signore ».
9 Esaù disse: «Ho beni in abbondanza, fratello mio, resti per te quello che è tuo!».9 Ed Esaù: « Della roba ne ho anche troppa, fratello mio; tienti pure il tuo per te ».
10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché io sto alla tua presenza, come davanti a Dio, e tu mi hai gradito.10 E Giacobbe: «Non far cosi, ti prego, ma se ho trovata grazia negli occhi tuoi, accetta dalle mie mani il piccolo dono, giacché ho veduto la tua faccia come se vedessi il volto di Dio: siimi propizio,
11 Accetta il dono augurale che ti è stato presentato, perché Dio mi ha favorito e sono provvisto di tutto!». Così egli insistette e quegli accettò.
11 e accetta la benedizione che ti ho recato e che io ho ricevuto da Dio, datore d'ogni bene ». Ed Esaù, forzato dal fratello, a stento accettò,
12 Esaù disse: «Partiamo e mettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te».12 e disse: « Andiamo assieme, ed io ti sarò compagno nel viaggio ».
13 Gli rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono delicati e che devo aver cura delle greggi e degli armenti che allattano: se si affaticassero anche un giorno solo, tutte le bestie morirebbero.13 Ma Giacobbe rispose: « Tu vedi, signor mio, come io abbia dei teneri bambini, e pecore e vacche pregne: se fossero sforzati a camminare, in un giorno morranno tutti i greggi.
14 Il mio signore passi prima del suo servo, mentre io mi sposterò con mio agio, tenendo il passo di questo bestiame che mi precede e dei bambini, finché arriverò presso il mio signore in Seir».14 Vada il mio signore davanti al suo servo, ed io lo seguirò piano piano col passo dei miei bambini, finche non giunga a Seir presso il mio signore ».
15 Disse allora Esaù: «Almeno possa lasciare con te una parte della gente che ho con me!». Rispose: «Ma perché? Basta solo che io trovi grazia agli occhi del mio signore!».15 Esaù rispose: «Permetti almeno che restino alcuni della mia gente ad accompagnarti nel viaggio ». Ma Giacobbe rispose: « Non è necessario: io ho solo bisogno di trovar grazia nel tuo cospetto, mio signore ».
16 Così quel giorno stesso Esaù ritornò per conto proprio in Seir.16 Cosi Esaù in quel giorno tornò a Seir, rifacendo la strada per la quale era venuto.
17 Giacobbe invece partì per Succot, dove costruì una casa per sé e fece capanne per il gregge. Per questo chiamò quel luogo Succot.
17 E Giacobbe giunse a Socot, a cui per avervi fabbricata una casa e piantate le tende, diede il nome di Socot, che vuol dire: tende.
18 Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nella terra di Canaan, al ritorno da Paddan-Aram e si accampò di fronte alla città.18 E dopo il suo ritorno dalla Mesopotamia di Siria, Giacobbe passò a Salem città dei Sichimiti, nella terra di Canaan, e abitò presso la città.
19 Acquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d’argento, quella porzione di campagna dove aveva piantato la tenda.19 E per cento agnelli comprò dai figli di Hemor, padre di Sichem, quella parte di campo dove aveva piantate le tende;
20 Qui eresse un altare e lo chiamò «El, Dio d’Israele».20 ed ivi, alzato un altare, invocò il fortissimo Dio d'Israele.