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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 31


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: «Giacobbe si è preso tutto quello che aveva nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fatto questa grande fortuna».1 Or Giacobbe senti che i figli di Labano dicevano: « Giacobbe ha tolto tutto quello che era di nostro padre ed è divenuto potente arricchendosi coi beni di lui »;
2 Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e si accorse che verso di lui non era più come prima.2 osservò ancora che Labano non era verso di lui quel di prima,
3 Il Signore disse a Giacobbe: «Torna alla terra dei tuoi padri, nella tua famiglia e io sarò con te».3 e di più il Signore gli diceva: « Torna nella terra dei tuoi padri, dei tuoi parenti ed io sarò teco ».
4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge,4 Fece adunque chiamare Rachele e Lia nel campo dove egli pasceva i greggi,
5 e disse loro: «Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; ma il Dio di mio padre è stato con me.5 e disse loro: « Io mi accorgo che il vostro padre non è verso di me quel di prima; ma il Dio di mio padre è stato con me.
6 Sapete voi stesse che ho servito vostro padre con tutte le mie forze,6 Voi ben sapete come ho servito al vostro padre con tutto il mio potere,
7 mentre vostro padre si è beffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.7 mentre il vostro padre mi ha ingannato ed ha mutata dieci volte la mia mercede; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.
8 Se egli diceva: “Le bestie punteggiate saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: “Le bestie striate saranno il tuo salario”, allora tutto il gregge figliava bestie striate.8 Infatti, quando egli diceva: Saran tua mercede gli agnelli chiazzati, tutte le pecore figliavano agnelli chiazzati; quando al contrario diceva: Prenderai per tua mercede tutti gli agnelli bianchi, tutti i greggi figliavano agnelli bianchi.
9 Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l’ha dato a me.9 Così Dio ha tolto i beni di vostro padre e li ha dati a me.
10 Una volta, nel tempo in cui il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati.10 Ora al tempo in cui le pecore dovevan concepire, io alzai gli occhi e vidi in sogno che i maschi i quali montavano le femmine erano chiazzati, macchiati e di vario colore.
11 L’angelo di Dio mi disse in sogno: “Giacobbe!”. Risposi: “Eccomi”.11 E l'angelo di Dio mi disse nel sogno: Giacobbe. Io risposi; Eccomi.
12 Riprese: “Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto come ti tratta Làbano.12 Ed egli: « Alza i tuoi occhi e guarda come tutti i maschi che montan le femmine sono chiazzati, macchiati e screziati; perchè io ho veduto tutto quello che ti ha fatto Labano.
13 Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora àlzati, parti da questa terra e torna nella terra della tua famiglia!”».13 Io sono il Dio di Betel dove tu ungesti la pietra e mi facesti voto. Ora dunque levati, parti da questa terra e torna nel paese ove sei nato ».
14 Rachele e Lia gli risposero: «Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre?14 Rachele e Lia risposero: « Abbiam forse qualche cosa o dell'eredità in casa di nostro padre?
15 Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dal momento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro denaro?15 Non ci ha egli trattate come straniere? non ci ha vendute? Non ha mangiato anche il nostro prezzo?
16 Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa’ pure quello che Dio ti ha detto».
16 Ma Dio ha prese le ricchezze del nostro padre e le ha date a noi e ai nostri figlioli: fa dunque tutto quello che Dio ti ha comandato ».
17 Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli17 Allora Giacobbe si alzò, e messi i figlioli è le mogli sopra i cammelli, se ne parti,
18 e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che si era acquistato, il bestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suo padre, nella terra di Canaan.18 prendendo tutto il suo, e i greggi e tutto ciò che aveva acquietato in Mesopotamia; e, se ne andò da Isacco suo padre nella terra di Cahaan.
19 Làbano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre.19 Essendo in quel tempo andato Labano a tosare le sue pecore, Rachele rubò gli idoli di suo padre
20 Giacobbe eluse l’attenzione di Làbano, l’Arameo, non lasciando trapelare che stava per fuggire;20 e Giacobbe non volle far sapere al suocero la sua fuga.
21 così poté andarsene con tutti i suoi averi. Si mosse dunque, passò il Fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad.
21 Ma partito che fu con tutto quello che era suo, mentre, passato il fiume, si avanzava verso il monte di Galaad,
22 Il terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito.22 il terzo giorno, la notizia della fuga di Giacobbe fu portata a Labano
23 Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulle montagne di Gàlaad.23 il quale, presi seco i suoi fratelli, lo inseguì per sette giorni e lo raggiunse al monte di Galaad.
24 Ma Dio venne da Làbano, l’Arameo, in un sogno notturno e gli disse: «Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!».24 Ma in sogno vide Dio che gli diceva: « Guardati dal dir parole aspre a Giacobbe ».
25 Làbano andò dunque a raggiungere Giacobbe. Ora Giacobbe aveva piantato la tenda sulle montagne e Làbano si era accampato con i parenti sulle montagne di Gàlaad.25 E Giacobbe aveva già tesa la sua tenda sul monte quando lo raggiunse coi suoi fratelli Labano che, piantata la sua tenda sullo stesso monte di Galaad,
26 Disse allora Làbano a Giacobbe: «Che cosa hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!26 disse a Giacobbe: « Perchè hai tu agito così da menar via le mie figlie furtivamente, come prigioniere di guerra?
27 Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con festa e con canti, a suon di tamburelli e di cetre!27 Perchè sei fuggito a mia insaputa, senza avvertirmi, chè io t'avrei accomiatato con feste e canti e timpani e cetre?
28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo, hai agito in modo insensato.28 Non mi hai permesso nemmeno di dare un bacio ai miei figli e alle mie figlie! Hai operato da stolto,
29 Sarebbe in mio potere farti del male, ma il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: “Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!”.29 e per questo ora potrei farti del male; ma il Dio del padre vostro ieri mi disse: Guardati dal parlare con asprezza a Giacobbe.
30 Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché hai rubato i miei dèi?».30 Certo tu desideravi tornare dai tuoi e ti stimolava il desiderio della casa di tuo padre; ma perchè mi hai rubati i miei dèi? »
31 Giacobbe rispose a Làbano e disse: «Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.31 Giacobbe rispose: « In quanto all'esser partito a tua insaputa, l'ho fatto perchè temei che tu mi rapissi a forza le tue figlie;
32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dèi, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti verifica quanto vi può essere di tuo presso di me e riprendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele.32 quanto poi al furto di cui mi rimproveri, colui presso il quale troverai i tuoi dèi, chiunque sia, sarà messo a morte in presenza dei nostri fratelli. Cerca pure e prendi tutto quello che di tuo troverai presso di me ». Diceva questo, perchè non sapeva che Rachele avesse rubati gl'idoli.
33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele.33 Labano adunque entrò nella tenda di Giacobbe, e di Lia, e delle due schiave, senza trovar nulla. Quando entrò nella tenda di Rachele,
34 Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò.34 essa in fretta nascose gl'idoli sotto il basto d'un cammello sopra cui sedette. E mentre Labano frugava tutta la tenda senza trovarli,
35 Ella parlò al padre: «Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne». Làbano cercò, ma non trovò gli idoli.
35 Rachele disse: «Non si sdegni il mio signore, s'io non posso alzarmi alla tua presenza, perchè ho proprio ora il solito incomodo delle donne ». Così fu delusa la sua ricerca fatta con tanta sollecitudine.
36 Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: «Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti accanisca contro di me?36 Allora Giacobbe, sdegnato, disse rimproverando: «Per qual mia colpa e per qual mio peccato mi sei corso dietro con tanto accanimento?
37 Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che cosa hai trovato di tutte le cose di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti, e siano essi giudici tra noi due.37 Tu hai frugato fra tutta la mia roba; ebbene, che vi hai trovato di tutti i beni di casa tua? Mettilo qui alla presenza dei fratelli miei e dei fratelli tuoi, affinchè essi giudichino fra noi due.
38 Vent’anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e non ho mai mangiato i montoni del tuo gregge.38 Per questo sono stato venti anni con te? Le tue pecore e le tue capre non furono sterili; io non ho mangiato gli arieti del tuo gregge;
39 Nessuna bestia sbranata ti ho portato a mio discarico: io stesso ne compensavo il danno e tu reclamavi da me il risarcimento sia di quanto veniva rubato di giorno sia di quanto veniva rubato di notte.39 io non ti ho fatto vedere ciò che le fiere avevan rapito; io pagava ogni danno, e tu esigevi da me tutto quello che era rubato.
40 Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo, e il sonno fuggiva dai miei occhi.40 Il giorno e la notte ero consumato o dal caldo o dal gelo, e il sonno, fuggiva dai miei occhi.
41 Vent’anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.41 Così io t'ho servito in casa tua per vent'anni: quattordici per le figlie, sei per i tuoi, greggi; e tu per ben dieci volte mi hai barattata la mercede.
42 Se il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco non fosse stato con me, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro».
42 Se il Dio del mio padre Abramo, il Temuto da Isacco non mi avesse assistito, ora forse tu mi avresti mandato via nudo; ma Dio ha veduta la mia afflizione, la fatica delle mie mani, e ieri ti sgridò ».
43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: «Queste figlie sono le mie figlie e questi figli sono i miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che cosa potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che hanno messo al mondo?43 Labano gli rispose: «Le mie figlie, e i figli, e i tuoi greggi e quanto vedi è cosa mia: e che potrei fare contro i figli e i nipoti miei?
44 Ebbene, vieni, concludiamo un’alleanza, io e te, e ci sia un testimone tra me e te».44 Vieni dunque, e facciamo un'alleanza che serva di testimonianza fra me e te ».
45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come stele.45 Giacobbe adunque prese una pietra e la eresse in monumento,
46 Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre», e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio; e su quel mucchio mangiarono.46 poi disse ai suoi fratelli: « Portate delle pietre ». Ed essi, radunatene parecchie, ne fecero un mucchio, sopra il quale mangiarono.
47 Làbano lo chiamò Iegar-Saadutà, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.47 Labano lo chiamò il Mucchio del testimone, e Giacobbe, il Cumulo della testimonianza, ciascuno secondo la proprietà del suo linguaggio.
48 Làbano disse: «Questo mucchio è oggi un testimone tra me e te»; per questo lo chiamò Gal-Ed48 E Labano disse: « Questo mucchio sarà oggi testimone fra me e te. — Per questo quel mucchio fu chiamato Galaad, cioè Mucchio del testimone. —
49 e anche Mispa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l’un l’altro.49 Che il Signore ci guardi e ci giudichi, quando saremo separati l'uno dall'altro.
50 Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, sappi che non un uomo è con noi, ma Dio è testimone tra me e te».50 Se tu maltratterai le me figlie, e aggiungerai ad esse altre mogli, nessuno è testimone delle nostre parole se non Dio, il quale è presente e ci vede ».
51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: «Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretto tra me e te.51 E disse ancora a Giacobbe: « Ecco, il mucchio e la pietra che ho eretta fra me e te sarà testimone.
52 Questo mucchio è testimone e questa stele è testimone che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte, per fare il male.52 Questo mucchio, io dico, e questa pietra rendano testimonianza, se io lo passerò per venire a te e se tu lo passerai per venire a me con l'intenzione di far del male,
53 Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi». Giacobbe giurò per il Terrore di Isacco suo padre.53 il Dio d'Abramo, il Dio di Nacor, il Dio del padre loro sia giudice fra noi ». Giacobbe allora giurò per il Temuto da Isacco suo padre,
54 Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne.54 e immolate sul monte le vittime, invitò i suoi fratelli a mangiar del pane. E mangiato che ebbero, si fermarono ancora li.
55 La mattina, avanti giorno, Labano si alzò, e baciati i figli e le sue figlie, li benedisse e se ne tornò a casa sua.