Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesi 30


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Rachele, vedendo che non le era concesso di dare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no io muoio!».1 - Rachele poi, vedendo d'esser sterile, ebbe invidia della sorella, e disse al marito: «Dammi dei figli, altrimenti morrò».
2 Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?».2 Alla quale rispose incollerito Giacobbe: «Son io forse al posto di Dio, che t'ha privato dei frutti delle tue viscere?».
3 Allora ella rispose: «Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, partorisca sulle mie ginocchia cosicché, per mezzo di lei, abbia anch’io una mia prole».3 Ma essa: «Ho Bala per ancella; prenditela, che partorisca nel mio grembo, e che io abbia figli da lei».
4 Così ella gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei.4 E gli dette Bala in matrimonio, la quale,
5 Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio.5 unitasi a lui, concepì e partorì un figlio.
6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo ella lo chiamò Dan.6 Disse Rachele: «Il Signore m'ha giudicata giustamente, ed ha ascoltato la mia voce dandomi un figlio». Perciò gli mise nome Dan.
7 Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio.7 Dipoi Bala ne concepì e partorì un altro,
8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lotte tremende e ho vinto!». E lo chiamò Nèftali.
8 per il quale disse Rachele: «Iddio m'ha fatto lottare con mia sorella, ed ho vinto». E lo chiamò Neftali.
9 Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie a Giacobbe.9 Vedendo Lia d'aver cessato di partorire, dette al marito la sua ancella Zelfa,
10 Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio.10 la quale concepì e partorì un figlio.
11 Lia esclamò: «Per fortuna!» e lo chiamò Gad.11 Disse allora Lia: «Che felicità!». E gli mise nome Gad.
12 Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe.12 Poi, ne partorì Zelfa un altro.
13 Lia disse: «Per mia felicità! Certamente le donne mi chiameranno beata». E lo chiamò Aser.13 E disse Lia: «Questo è per la mia felicità, chè felice mi chiameranno le donne». Perciò lo chiamò Aser.
14 Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò delle mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po’ delle mandragore di tuo figlio».14 Ora, uscito Ruben pei campi al tempo della mietitura del grano, trovò delle mandragore, e le portò a Lia sua madre. Disse Rachele: «Dammi una parte delle mandragore del tuo bambino».
15 Ma Lia rispose: «Ti sembra poco avermi portato via il marito, perché ora tu voglia portare via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, Giacobbe si corichi pure con te questa notte, ma dammi in cambio le mandragore di tuo figlio».15 Rispose quella: «Ti par poco d'avermi portato via il marito, che vuoi prendere anche le mandragore del mio figliuolo?». Disse Rachele: «Stia con te questa notte, in cambio delle mandragore del tuo ragazzo».
16 La sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli uscì incontro e gli disse: «Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio». Così egli si coricò con lei quella notte.16 Tornando a sera Giacobbe dai campi, gli uscì incontro Lia, e gli disse: «Starai con me, perch'io t'ho pattuito in cambio delle mandragore del mio ragazzo». E fu con lei, quella notte.
17 Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio.17 Dio ascoltò le preghiere di Lia, che concepì e partorì il quinto figliuolo,
18 Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salario, perché ho dato la mia schiava a mio marito». E lo chiamò Ìssacar.18 e disse: «Il Signore m'ha dato la mercede, perchè detti al mio marito la mia serva». E lo chiamò Issacar.
19 Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe.19 Concepì un'altra volta, e partorì il sesto figliuolo,
20 Lia disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli». E lo chiamò Zàbulon.20 e disse: «Iddio m'ha dotato d'una bella dote; anche questa volta il mio marito sarà con me, avendogli io generato sei figliuoli». Perciò gli mise nome Zabulon.
21 In seguito partorì una figlia e la chiamò Dina.
21 Dopo il quale, partorì una figlia, a nome Dina.
22 Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda.22 Ma il Signore, ricordandosi anche di Rachele, l'esaudì, e le dette d'essere madre.
23 Ella concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore».23 Essa concepì, e partorì un figlio dicendo: «Il Signore ha tolto da me il mio obbrobrio».
24 E lo chiamò Giuseppe, dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio!».
24 E lo chiamò per nome Giuseppe, dicendo: «Mi aggiunga il Signore anche un altro figliuolo».
25 Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Làbano: «Lasciami andare e tornare a casa mia, nella mia terra.25 Nato che fu Giuseppe, disse Giacobbe al suocero: «Lasciami andare, ch'io ritorni nella mia patria e nella mia terra.
26 Dammi le mogli, per le quali ti ho servito, e i miei bambini, perché possa partire: tu conosci il servizio che ti ho prestato».26 Dammi le mogli per le quali io t'ho servito, ed i figli, ch'io vada; tu conosci i servizi che t'ho reso».
27 Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua».27 Labano gli disse: «Trovi io grazia innanzi a te; so a prova che Dio m'ha benedetto per cagion tua.
28 E aggiunse: «Fissami il tuo salario e te lo darò».28 Stabilisci tu la mercede che ti debbo dare».
29 Gli rispose: «Tu stesso sai come ti ho servito e quanto sono cresciuti i tuoi averi per opera mia.29 Rispose Giacobbe: «Tu sai come t'ho servito, e come si sono accresciuti nelle mie mani i tuoi possedimenti.
30 Perché il poco che avevi prima della mia venuta è aumentato oltre misura, e il Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma ora, quando lavorerò anch’io per la mia casa?».30 Poco possedevi prima che io venissi a te, ed ora sei divenuto ricco; dacchè son venuto, il Signore t'ha benedetto. È giusto dunque ch'io provvegga una volta anche alla casa mia».
31 Riprese Làbano: «Che cosa ti devo dare?». Giacobbe rispose: «Non mi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo.31 Disse Labano: «Che ti darò io?». Ed egli: «Non voglio niente; ma, se farai quanto ti chieggo, pascerò e custodirò ancora i tuoi armenti.
32 Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; tu metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario.32 Percorri tutti i tuoi greggi e metti da parte tutte le pecore variegate, e di vello macchiato; tutto quello che vi sarà di bruno o macchiato o variegato, tanto fra le pecore quanto fra le capre, sarà per mia mercede.
33 In futuro la mia stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me sarà come rubato».33 La mia giustizia ti si farà poi manifesta ogni qualvolta ti piacerà; perchè tutto quello che io avessi di non variegato e macchiato o bruno, tanto fra le pecore, quanto fra le capre, m'accuserebbe di furto».
34 Làbano disse: «Bene, sia come tu hai detto!».34 Disse Labano: «Mi piace ciò che domandi».
35 In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva del bianco, e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli35 Mise da parte in quel giorno le capre, le pecore, i capri ed i montoni variegati e macchiati; e tutto il gregge d'un sol colore, cioè di vello bianco o nero, l'affidò ai suoi figliuoli.
36 e stabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l’altro bestiame di Làbano.
36 Poi mise una distanza di tre giorni di cammino fra sè ed il genero, che pasceva il rimanente del suo gregge.
37 Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche, mettendo a nudo il bianco dei rami.37 Allora Giacobbe prese delle verghe di pioppo, di mandorlo e di platano, e le sbucciò qua e là; dove aveva levata la buccia, apparivano bianche; dov'erano restate intatte, rimasero verdi; così ne venne un aspetto variegato.
38 Mise i rami così scortecciati nei canaletti agli abbeveratoi dell’acqua, dove veniva a bere il bestiame, bene in vista per le bestie che andavano in calore quando venivano a bere.38 E le pose nei canali ove si versava l'acqua, così che quando gli armenti venivano per bere, avessero sott'occhio quelle verghe, e le guardassero mentre concepivano.
39 Così le bestie andarono in calore di fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e chiazzati.39 Così, avvenne che le pecore entrate in calore riguardando quelle verghe, partorivano macchiato o variegato o di diverso colore.
40 Quanto alle pecore, Giacobbe le separò e fece sì che le bestie avessero davanti a loro gli animali striati e tutti quelli di colore scuro del gregge di Làbano. E i branchi che si era così formato per sé, non li mise insieme al gregge di Làbano.
40 Giacobbe pose nei canali le verghe, sotto gli occhi dei montoni e divise il gregge; erano bianchi e neri quelli di Labano, e di Giacobbe gli altri, separati i greggi gli uni dagli altri.
41 Ogni qualvolta andavano in calore bestie robuste, Giacobbe metteva i rami nei canaletti in vista delle bestie, per farle concepire davanti ai rami.41 Pertanto, quando le pecore s'accoppiavano in principio della stagione, Giacobbe metteva le verghe nei canali dell'acqua, sotto gli occhi dei montoni e delle pecore, perchè concepissero mentre le guardavano;
42 Quando invece le bestie erano deboli, non li metteva. Così i capi di bestiame deboli erano per Làbano e quelli robusti per Giacobbe.42 quando poi erano gli accoppiamenti tardivi e gli ultimi parti, non ve le poneva. Così gli ultimi nati appartenevano a Labano, ed i primi a Giacobbe.
43 Egli si arricchì oltre misura e possedette greggi in grande quantità, schiave e schiavi, cammelli e asini.43 Questi perciò si arricchì a dismisura, ed ebbe gran quantità di armenti, serve e servi, cammelli e asini.