Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesi 29


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Giacobbe si mise in cammino e andò nel territorio degli orientali.1 - Partito di lì, Giacobbe giunse alla terra orientale.
2 Vide nella campagna un pozzo e tre greggi di piccolo bestiame distese vicino, perché a quel pozzo si abbeveravano le greggi. Sulla bocca del pozzo c’era una grande pietra:2 Vide alla campagna un pozzo, e tre mandre di pecore sdraiate lì presso. A quello s'abbeveravano gli armenti, e la sua bocca era coperta con una gran pietra;
3 solo quando tutte le greggi si erano radunate là, i pastori facevano rotolare la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame; poi rimettevano la pietra al suo posto sulla bocca del pozzo.3 era uso che la pietra venisse rimossa quando tutti gli armenti s'eran riuniti, e, rinfrescati che s'erano, di nuovo veniva apposta alla bocca del pozzo.
4 Giacobbe disse loro: «Fratelli miei, di dove siete?». Risposero: «Siamo di Carran».4 Disse Giacobbe ai pastori: «Fratelli, di dove venite?». Risposero: «Da Haran».
5 Disse loro: «Conoscete Làbano, figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo».5 Chiese loro: «Conoscete forse Labano figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo».
6 Poi domandò: «Sta bene?». Risposero: «Sì; ecco sua figlia Rachele che viene con il gregge».6 Domandò: «Sta bene?». Risposero: «Sì, sta bene; ed ecco Rachele sua figlia, che viene col suo gregge».
7 Riprese: «Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date da bere al bestiame e andate a pascolare!».7 Disse Giacobbe: «Vi sono ancora parecchie ore di giorno, e non è anche tempo di ricondurre le mandre all'ovile; date prima da bere alle pecore, e poi riconducetele alla pastura».
8 Ed essi risposero: «Non possiamo, finché non si siano radunate tutte le greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere il gregge».
8 Ma quelli risposero: «Finchè tutte le mandre non siano riunite, non possiamo levare la pietra dalla bocca del pozzo, nè abbeverare il gregge».
9 Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre; era infatti una pastorella.9 Ancora parlavano, ed ecco arrivare Rachele con le pecore del padre suo, poichè essa stessa pasceva il gregge.
10 Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, fece rotolare la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre.10 Vedutala, sapendo che era sua cugina, e che le pecore erano di Labano suo zio, Giacobbe rimosse la pietra che chiudeva il pozzo.
11 Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse ad alta voce.11 E abbeverato il gregge, la baciò, alzò la voce piangendo,
12 Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora ella corse a riferirlo al padre.12 e le manifestò d'esser fratello del padre suo, e figlio di Rebecca. Ed essa s'affrettò ad annunziarlo al padre.
13 Quando Làbano seppe che era Giacobbe, il figlio di sua sorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella sua casa. Ed egli raccontò a Làbano tutte queste vicende.13 Il quale, come seppe ch'era arrivato Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, e ricopertolo di baci lo condusse in casa. Udite poi le ragioni del suo viaggio,
14 Allora Làbano gli disse: «Davvero tu sei mio osso e mia carne!». Così restò presso di lui per un mese.
14 gli rispose: «Tu sei osso mio e carne mia».
15 Poi Làbano disse a Giacobbe: «Poiché sei mio parente, dovrai forse prestarmi servizio gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario».15 Passato un intero mese, gli disse: «Forse, perchè sei mio fratello, mi servirai per niente? Dimmi che mercede vuoi».
16 Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccola si chiamava Rachele.16 Ora egli aveva due figlie: la maggiore Lia, e la minore Rachele;
17 Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto,17 Lia però aveva gli occhi malati, mentre Rachele era graziosa di viso, e di bell'aspetto.
18 perciò Giacobbe s’innamorò di Rachele. Disse dunque: «Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore».18 Giacobbe, che l'amava, disse: «Ti servirò sette anni, per aver la tua figlia minore Rachele».
19 Rispose Làbano: «Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me».19 Rispose Labano: «È meglio la dia a te, che a chiunque altro; resta con me».
20 Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni, tanto era il suo amore per lei.
20 Giacobbe dunque, per aver Rachele, servì sette anni; e gli parvero pochi giorni, tanto l'amava.
21 Poi Giacobbe disse a Làbano: «Dammi la mia sposa, perché i giorni sono terminati e voglio unirmi a lei».21 Disse infine a Labano: «Dammi la moglie mia, chè il tempo è compiuto, e ch'io la possegga».
22 Allora Làbano radunò tutti gli uomini del luogo e diede un banchetto.22 E Labano chiamata al convito gran quantità di amici, fece le nozze.
23 Ma quando fu sera, egli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei.23 Ma a sera, condusse invece a Giacobbe la figlia Lia,
24 Làbano diede come schiava, alla figlia Lia, la sua schiava Zilpa.24 dandole un'ancella di nome Zelfa. Stato Giacobbe con essa secondo il costume, fattosi giorno la riconobbe per Lia,
25 Quando fu mattina... ecco, era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: «Che cosa mi hai fatto? Non sono stato al tuo servizio per Rachele? Perché mi hai ingannato?».25 e disse al suocero: «Che cosa m'hai voluto fare? Non ti avevo io servito per aver Rachele? Perchè m'hai ingannato?».
26 Rispose Làbano: «Non si usa far così dalle nostre parti, non si dà in sposa la figlia più piccola prima della primogenita.26 Rispose Labano: «Non usa fra noi dar prima a marito le figlie minori.
27 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche l’altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni».27 Compisci la settimana di queste nozze, e ti darò anche l'altra, per il lavoro che farai in mio servizio, per altri sette anni».
28 E così fece Giacobbe: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la figlia Rachele.28 Giacobbe s'acquetò al suo desiderio, e, passata la settimana, prese in moglie Rachele,
29 Làbano diede come schiava, alla figlia Rachele, la sua schiava Bila.29 alla quale il padre aveva dato per ancella Bala.
30 Giacobbe si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.
30 Giunto finalmente alle desiderate nozze, amò la seconda moglie più della prima, servendo a Labano per altri sette anni.
31 Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile.31 Ora, vedendo il Signore che egli disprezzava Lia, la rese feconda, mentre la sorella rimaneva sterile.
32 Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: «Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà».32 Concepì e partorì un figlio, e lo chiamò Ruben, dicendo: «Il Signore ha veduto la mia umiliazione; ora il mio marito mi amerà».
33 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone.33 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Avendo udito il Signore ch'io ero tenuta in dispregio, m'ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone.
34 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamò Levi.34 Concepì una terza volta, partorì un altro figlio, e disse: «Un'altra volta s'unirà a me il mio marito, avendogli io partorito tre figli»; perciò gli mise nome Levi.
35 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta loderò il Signore». Per questo lo chiamò Giuda. E cessò di avere figli.35 Per la quarta volta concepì, partorì un figlio, e disse: «Ora io loderò il Signore»; perciò lo chiamò Giuda. Indi cessò d'aver figli.