Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 21


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso.1 - Il Signore adunque, conforme aveva promesso, visitò Sara, e adempiè quanto le aveva detto.
2 Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato.2 Essa concepì e partorì un figlio nella sua vecchiezza, all'epoca predettale da Dio.
3 Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.3 Al figlio partorito da Sara, Abramo mise nome Isacco,
4 Abramo circoncise suo figlio Isacco quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato.4 e lo circoncise all'ottavo giorno, come Dio gli aveva comandato.
5 Abramo aveva cento anni quando gli nacque il figlio Isacco.5 Era di cento anni; questa età infatti aveva il padre quando nacque Isacco.
6 Allora Sara disse: «Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà riderà lietamente di me!».6 Disse Sara: «Il Signore m'ha dato di che sorridere; chiunque lo saprà, ne sorriderà con me».
7 Poi disse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!».
7 Ed aggiunse: «Chi avrebbe creduto che ad Abramo si sarebbe detto che Sara sta allattando un figlio da lei partorito a lui già vecchio?».
8 Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.8 Crebbe dunque il fanciullo, e poi fu slattato; ed Abramo fece un gran convito, il giorno del suo slattamento.
9 Ma Sara vide che il figlio di Agar l’Egiziana, quello che lei aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco.9 Ora, avendo Sara veduto il figlio di Agar egiziana ridere di Isacco figlio suo, disse ad Abramo:
10 Disse allora ad Abramo: «Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco».10 «Scaccia quella schiava e il suo figlio; chè non deve il figlio d'una schiava esser erede col figlio mio Isacco».
11 La cosa sembrò un gran male agli occhi di Abramo a motivo di suo figlio.11 Ciò dispiacque molto ad Abramo, per il figlio suo.
12 Ma Dio disse ad Abramo: «Non sembri male ai tuoi occhi questo, riguardo al fanciullo e alla tua schiava: ascolta la voce di Sara in tutto quello che ti dice, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe.12 Ma Dio gli disse: «Non ti sembri troppo duro per il fanciullo e per la tua schiava; in tutto quello che Sara ti dirà, ascoltala; la tua discendenza infatti ti verrà da Isacco.
13 Ma io farò diventare una nazione anche il figlio della schiava, perché è tua discendenza».
13 Ma anche dal figlio della schiava farò uscire una grande nazione, perchè è sangue tuo».
14 Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre d’acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Ella se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea.14 Si alzò dunque Abramo al mattino, e preso del pane ed un otre d'acqua lo caricò sulle spalle di Agar, le dette il fanciullo, e la congedò. Essa andatasene, errava nel deserto di Bersabee.
15 Tutta l’acqua dell’otre era venuta a mancare. Allora depose il fanciullo sotto un cespuglio15 Finita l'acqua dell'otre, lasciò il fanciullo sotto uno degli alberi che v'erano,
16 e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d’arco, perché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!». Sedutasi di fronte, alzò la voce e pianse.16 s'allontanò, e si pose a sedere dirimpetto, distante quanto un tiro d'arco, dicendo: «Non vedrò morire il fanciullo»; così seduta di faccia a lui, alzò la voce e pianse.
17 Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova.17 Allora Dio ascoltò il grido del fanciullo, e l'angelo di Dio dal cielo chiamò Agar, dicendo: «Che fai, Agar? Non temere; Iddio ha ascoltato il grido del fanciullo dal luogo dove si trova.
18 Àlzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione».18 Alzati, prendi il fanciullo, e sappilo condurre, che io ne farò uscire un gran popolo».
19 Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e diede da bere al fanciullo.19 Dio allora le aprì gli occhi; vedendo essa un pozzo d'acqua, vi andò, ne empì l'otre, e dette da bere al fanciullo.
20 E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d’arco.20 E [Dio] fu con lui; crebbe, dimorò nel deserto, e divenne un giovane saettatore.
21 Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie della terra d’Egitto.
21 Abitò nel deserto di Faran, e la madre sua gli dette in moglie un'egiziana.
22 In quel tempo Abimèlec con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: «Dio è con te in quello che fai.22 In quel tempo, Abimelec con Ficol condottiere del suo esercito disse ad Abramo: «Iddio è con te in tutte le cose che fai.
23 Ebbene, giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né la mia prole né i miei discendenti: come io ho agito lealmente con te, così tu agirai con me e con la terra nella quale sei ospitato».23 Giura dunque innanzi a Dio, che non farai del male a me nè ai miei posteri nè alla mia gente; ma conforme alla benignità con la quale io ti trattai, tu tratterai me ed il paese nel quale sei dimorato come forestiero».
24 Rispose Abramo: «Io lo giuro».24 Disse Abramo: «Lo giurerò».
25 Ma Abramo rimproverò Abimèlec a causa di un pozzo d’acqua, che i servi di Abimèlec avevano usurpato.25 Ma si dolse con Abimelec a causa del pozzo d'acqua che i servi di lui gli avevano tolto a forza.
26 Abimèlec disse: «Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato né io ne ho sentito parlare prima d’oggi».26 Abimelec rispose: «Non so chi abbia fatto tal cosa; tu però non me lo avevi riferito, ed io non l'ho sentito dire che oggi».
27 Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell’armento e li diede ad Abimèlec: tra loro due conclusero un’alleanza.27 Allora Abramo prese pecore e bovi, li dette ad Abimelec, e fecero entrambi un'alleanza.
28 Poi Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge.28 Ed Abramo mise da parte sette agnelle del suo gregge.
29 Abimèlec disse ad Abramo: «Che significano quelle sette agnelle che hai messo in disparte?».29 Gli disse Abimelec: «Che significano queste sette agnelle che hai messe da parte?».
30 Rispose: «Tu accetterai queste sette agnelle dalla mia mano, perché ciò mi valga di testimonianza che ho scavato io questo pozzo».30 Ed egli: «Riceverai dalla mia mano le sette agnelle, e sarà in testimonianza che io ho scavato questo pozzo».
31 Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due.31 Perciò fu chiamato "Bersabee" quel luogo, perchè ivi ambedue avevano giurato;
32 E dopo che ebbero concluso l’alleanza a Bersabea, Abimèlec si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel territorio dei Filistei.32 e fecero alleanza presso quel "Pozzo del giuramento".
33 Abramo piantò un tamerisco a Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell’eternità.33 Si partì poi Abimelec con Ficol capo del suo esercito, e tornarono nella terra dei Palestinesi. Abramo poi piantò in Bersabee un bosco, e vi invocò il nome dell'eterno Signore Iddio.
34 E visse come forestiero nel territorio dei Filistei per molto tempo.34 E fu per lungo tempo coltivatore della terra dei Palestinesi.