Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 13


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Qui tetigerit picem inquinabitur ab ea :
et qui communicaverit superbo induet superbiam.
1 Chi tocca la pece, si sporca di pece, e a chi conversa col superbo, si attaccherà la superbia.
2 Pondus super se tollat qui honestiori se communicat,
et ditiori te ne socius fueris.
2 Si mette un gran peso addosso chi fa lega con uno da più di lui. E non ti associare con chi è più ricco di te.
3 Quid communicabit cacabus ad ollam ?
quando enim se colliserint, confringetur.
3 Come staranno insieme un vaso di ferro, e uno di terra, il quale quando venga a urtare coll'altro sarà messo in pezzi?
4 Dives injuste egit, et fremet :
pauper autem læsus tacebit.
4 Il ricco farà ingiustizia, e fremerà; e il povero maltrattato starà zitto.
5 Si largitus fueris, assumet te :
et si non habueris, derelinquet te.
5 Se tu gli farai de' presenti, ti accoglierà; se non avrai che dare, ti abbandonerà.
6 Si habes, convivet tecum, et evacuabit te :
et ipse non dolebit super te.
6 Se hai qualche cosa, banchetterà teco, e ti smugnerà, e non avrà compassione di te.
7 Si necessarius illi fueris, supplantabit te,
et subridens spem dabit, narrans tibi bona,
et dicet : Quid opus est tibi ?
7 Se avrà bisogno di te, ti gabberà, e con viso ridente ti darà delle speranze, ti prometterà monti di oro, e dirà: di che hai bisogno.
8 Et confundet te in cibis suis,
donec te exinaniat bis et ter :
et in novissimo deridebit te,
et postea videns derelinquet te,
et caput suum movebit ad te.
8 E ti confonderà co' suoi desinari fino a tanto, che in due, o tre volte ti rifinirà, e all'ultimo si burlerà di te, e poi vedendoti ti volterà le spalle, e scuoterà il capo contro di te.
9 Humiliare Deo, et exspecta manus ejus.
9 Umiliati a Dio, e aspetta la sua mano.
10 Attende ne seductus in stultitiam humilieris.
10 Bada, che sedotto tu non ti umilj stoltamente.
11 Noli esse humilis in sapientia tua,
ne humiliatus in stultitiam seducaris.
11 Guardati dall'esser umile in tua saggezza, affinchè umiliato che sarai, non sii sedotto a far cose da stolto.
12 Advocatus a potentiore, discede :
ex hoc enim magis te advocabit.
12 Se un potente ti chiama a se, tirati indietro; conciossiachè per questo appunto egli ti chiamerà, e richiamerà,
13 Ne improbus sis, ne impingaris :
et ne longe sis ab eo, ne eas in oblivionem.
13 Non essere importuno per non esser cacciato via, e non tenerti tanto indietro da esser dimenticato.
14 Ne retineas ex æquo loqui cum illo,
nec credas multis verbis illius :
ex multa enim loquela tentabit te,
et subridens interrogabit te de absconditis tuis.
14 Nol trattenere per parlare con lui come con un eguale, e non ti fidare delle molte parole di lui; perocché col farti parlar molto ti tenterà, e come per giuoco ti interrogherà per cavare da te i tuoi secreti.
15 Immitis animus illius conservabit verba tua :
et non parcet de malitia, et de vinculis.
15 L'animo fiero di lui terrà conto di tue parole, e non si guarderà a farti del male, e a metterti in prigione.
16 Cave tibi, et attende diligenter auditui tuo,
quoniam cum subversione tua ambulas :
16 Bada a te, e sta molto attento a quello, che ti senti dire; perché tu cammini sull'orlo del tuo precipizio.
17 audiens vero illa,
quasi in somnis vide, et vigilabis.
17 Ma tali cose ascoltando quasi in sogno, risvegliati.
18 Omni vita tua dilige Deum,
et invoca illum in salute tua.
18 Per tutto il tempo di tua vita ama Dio, e invocalo per tua salvezza
19 Omne animal diligit simile sibi,
sic et omnis homo proximum sibi.
19 Ogni animale ama il suo simile, e così ogni uomo il suo prossimo.
20 Omnis caro ad similem sibi conjungetur,
et omnis homo simili sui sociabitur.
20 Tutte le bestie fan società colle loro simili; cosi ogni uomo si unirà col suo simile.
21 Si communicabit lupus agno aliquando,
sic peccator justo.
21 Se il lupo potrà qualche volta aver società coll'agnello, l'avrà anche il peccatore col giusto.
22 Quæ communicatio sancto homini ad canem ?
aut quæ pars diviti ad pauperem ?
22 Qual relazione tra un uomo santo, e un cane? E qual unione tral ricco, ed il povero?
23 Venatio leonis onager in eremo :
sic et pascua divitum sunt pauperes.
23 Preda del lione è l'asino salvatico nel deserto, e pastura de' ricchi sono i poveri.
24 Et sicut abominatio est superbo humilitas,
sic et execratio divitis pauper.
24 Come il superbo ha in abbominio l'umiltà, còsi il ricco ha il povero in avversione.
25 Dives commotus confirmatur ab amicis suis :
humilis autem cum ceciderit, expelletur et a notis.
25 Il ricco, che traballa è sostenuto da suoi amici; ma il povero, caduto che è, vien cacciato via anche da' familiari.
26 Diviti decepto multi recuperatores :
locutus est superbia, et justificaverunt illum.
26 Il ricco, che ha errato ha molti, che lo sostengono: egli ha parlato con arroganza, e quelli lo giustificano.
27 Humilis deceptus est, insuper et arguitur :
locutus est sensate, et non est datus ei locus.
27 Ma il povero, che fu gabbato, è ancor rampognato: parla sensatamente, e non gli è dato retta.
28 Dives locutus est, et omnes tacuerunt,
et verbum illius usque ad nubes perducent.
28 Il ricco parla, e tutti stan cheti, e innalzano fino alle nuvole le sue parole.
29 Pauper locutus est, et dicunt : Quis est hic ?
et si offenderit, subvertent illum.
29 Parla il povero, e quelli dicono: chi è costui, e se inciampa lo getteranno per terra.
30 Bona est substantia cui non est peccatum in conscientia :
et nequissima paupertas in ore impii.
30 Buone son le ricchezze, le quali non hanno peccato sulla coscienza: ma pessima è la povertà a detta dell'empio.
31 Cor hominis immutat faciem illius,
sive in bona, sive in mala.
31 Il cuore dell'uomo cangia il volto di lui o in bene, o in male.
32 Vestigium cordis boni et faciem bonam
difficile invenies, et cum labore.
32 Il buon viso argomento di buon cuore lo troverai difficilmente, e con pena.