Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 5


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Videns autem turbas, ascendit in montem; et cum sedisset, ac cesserunt adeum discipuli eius;1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.
2 et aperiens os suum docebat eos dicens:
2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3 “ Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum caelorum.
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati, qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur.
4 Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5 Beati mites, quoniam ipsi possidebunt terram.
5 Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6 Beati, qui esuriunt et sitiunt iustitiam, quoniam ipsi saturabuntur.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati misericordes, quia ipsi misericordiam consequentur.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati, qui persecutionem patiuntur propter iustitiam, quoniam ipsorum estregnum caelorum.
10 Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati estis cum maledixerint vobis et persecuti vos fuerint et dixerint omnemalum adversum vos, mentientes, propter me.11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12 Gaudete et exsultate, quoniammerces vestra copiosa est in caelis; sic enim persecuti sunt prophetas, quifuerunt ante vos.
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
13 Vos estis sal terrae; quod si sal evanuerit, in quo salietur? Ad nihilumvalet ultra, nisi ut mittatur foras et conculcetur ab hominibus.
13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14 Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita;14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte,
15 neque accendunt lucernam et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, utluceat omnibus, qui in domo sunt.15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
16 Sic luceat lux vestra coram hominibus, utvideant vestra bona opera et glorificent Patrem vestrum, qui in caelis est.
16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
17 Nolite putare quoniam veni solvere Legem aut Prophetas; non veni solvere, sedadimplere.17 Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
18 Amen quippe dico vobis: Donec transeat caelum et terra, iota unumaut unus apex non praeteribit a Lege, donec omnia fiant.18 In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
19 Qui ergo solveritunum de mandatis istis minimis et docuerit sic homines, minimus vocabitur inregno caelorum; qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regnocaelorum.
19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20 Dico enim vobis: Nisi abundaverit iustitia vestra plus quam scribarum etpharisaeorum, non intrabitis in regnum caelorum.
20 Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21 Audistis quia dictum est antiquis: “Non occides; qui autem occiderit, reuserit iudicio”.21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.
22 Ego autem dico vobis: Omnis, qui irascitur fratri suo, reuserit iudicio; qui autem dixerit fratri suo: “Racha”, reus erit concilio; quiautem dixerit: “Fatue”, reus erit gehennae ignis.22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
23 Si ergo offeres munustuum ad altare, et ibi recordatus fueris quia frater tuus habet aliquid adversumte,23 Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
24 relinque ibi munus tuum ante altare et vade, prius, reconciliare fratrituo et tunc veniens offer munus tuum.24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
25 Esto consentiens adversario tuo cito,dum es in via cum eo, ne forte tradat te adversarius iudici, et iudex tradat teministro, et in carcerem mittaris.25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.
26 Amen dico tibi: Non exies inde, donecreddas novissimum quadrantem.
26 In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
27 Audistis quia dictum est: "Non moechaberis".27 Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio.
28 Ego autem dicovobis: Omnis, qui viderit mulierem ad concupiscendum eam, iam moechatus est eamin corde suo.28 Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
29 Quod si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum et proiceabs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpustuum mittatur in gehennam.29 Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna.
30 Et si dextera manus tua scandalizat te, abscideeam et proice abs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quamtotum corpus tuum abeat in gehennam.
30 E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31 Dictum est autem: “Quicumque dimiserit uxorem suam, det illi libellumrepudii”.31 Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”.
32 Ego autem dico vobis: Omnis, qui dimiserit uxorem suam, exceptafornicationis causa, facit eam moechari; et, qui dimissam duxerit, adulterat.
32 Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33 Iterum audistis quia dictum est antiquis: "Non periurabis; reddes autemDomino iuramenta tua".33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”.
34 Ego autem dico vobis: Non iurare omnino, nequeper caelum, quia thronus Dei est,34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio,
35 neque per terram, quia scabellum est pedumeius, neque per Hierosolymam, quia civitas est magni Regis;35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re.
36 neque per caputtuum iuraveris, quia non potes unum capillum album facere aut nigrum.36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
37 Sitautem sermo vester: “Est, est”, “Non, non”; quod autem his abundantiusest, a Malo est.
37 Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.
38 Audistis quia dictum est: "Oculum pro oculo et dentem pro dente".38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.
39 Ego autem dico vobis: Non resistere malo; sed si quis te percusserit indextera maxilla tua, praebe illi et alteram;39 Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra,
40 et ei, qui vult tecum iudiciocontendere et tunicam tuam tollere, remitte ei et pallium;40 e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
41 et quicumque teangariaverit mille passus, vade cum illo duo.41 E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
42 Qui petit a te, da ei; etvolenti mutuari a te, ne avertaris.
42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43 Audistis quia dictum est: "Diliges proximum tuum et odio habebisinimicum tuum".43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.
44 Ego autem dico vobis: Diligite inimicos vestros et oratepro persequentibus vos,44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
45 ut sitis filii Patris vestri, qui in caelis est, quiasolem suum oriri facit super malos et bonos et pluit super iustos et iniustos.45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
46 Si enim dilexeritis eos, qui vos diligunt, quam mercedem habetis? Nonne etpublicani hoc faciunt?46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
47 Et si salutaveritis fratres vestros tantum, quidamplius facitis? Nonne et ethnici hoc faciunt?47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
48 Estote ergo vos perfecti,sicut Pater vester caelestis perfectus est.
48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.