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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 3


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Eravi un uomo della setta de' Farisei, chiamato Nicodemo, de' principali tra' Giudei.1 Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei.
2 Questi andò di notte tempo da Gesù, e gli disse: Maestro, noi conosciamo, che da Dio se' stato mandato a insegnare: imperocché nessuno può fare que' prodigj, che fai tu, se non ha Dio con se.2 Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui».
3 Rispose Gesù, e dissegli: In verità, in verità ti dico, chiunque non rinascerà da capo, non può vedere il regno di Dio.3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
4 Dissegli Nicodemo: Come mai può un uomo rinascere, quando sia vecchio? Può egli forse rientrar di nuovo nel sen di sua madre, e rinascere.4 Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
5 Gli rispose Gesù: In verità, in verità io ti dico, chi non rinascerà per mezzo dell'acqua, e dello Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio.5 Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
6 Quello, che è generato dalla carne, è carne: e quello, che è generato dallo spirito, è spirito.6 Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito.
7 Non ti meravigliare, se ti ho detto: Bisogna, che voi nasciate da capo.7 Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto.
8 Lo spirito spira dove vuole: e il suono ne odi, ma non sai, donde venga, né dove vada: cosi addiviene a chiunque è nato di spirito.8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
9 Rispose Nicodemo, e dissegli: Come mai può esser questo?9 Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».
10 Rispose Gesù, e dissegli: Tu sei in Israele maestro, e non intendi queste cose?10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose?
11 In verità, in verità ti dico, che noi parliamo di quel, che sappiamo, e attestiamo quello, che abbiam veduto, e voi non date retta alla nostra asserzione.11 In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
12 Se vi ho parlato di cose della terra, e non mi credete: come mi crederete, se vi parlerò di cose del cielo.12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?
13 Or nissuno discese in cielo, fuorichè colui, che è disceso dal cielo, il Figliuolo dell'uomo, che sta nel cielo.13 Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
14 E siccome Mosè innalzò nel deserto il serpente; nella stessa guisa fa d'uopo, che sia innalzato il Figliuolo dell'uomo.14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
15 Affinchè chiunque in lui crede, non perisca; ma abbia la vita eterna.15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
16 Imperocché Dio ha talmente amato il mondo, che ha dato il Figliuol suo unigenito, affinchè chiunque in lui creda, non perisca; ma abbia la vita eterna.16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
17 Conciossiachè non ha Dio mandato il Figliuol suo al mondo per dannare il mondo; ma affinchè per mezzo di esso il mondo si salvi.17 Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
18 Chi in lui crede, non è condannato: ma chi non crede, è stato già condannato; perché non crede nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio.18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
19 E la condannazione sta in questo: che venne al mondo la luce, e gli uomini amaron meglio le tenebre, che la luce: perché le opere loro eran malvagge.19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
20 Imperocché chi fa male, odia la luce, e non si acosta alla luce, affinchè non vengano riprese le opere sue.20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate.
21 Chi poi opera secondo la verità, si accosta alla luce, affinchè manifeste rendansi le opere sue; perché sono fatte secondo Dio.21 Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
22 Andò dipoi Gesù co' suoi discepoli nella Giudea: e ivi si trattenne con essi, e battezzava.22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava.
23 E Giovanni ancora stava battezzando in Ennon vicino a Salim; perchè quivi vi erano molte acque, e la gente vi concorreva, ed erano battezzati.23 Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare.
24 Imperocché non era ancora Giovanni stato messo in prigione.24 Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
25 E nacque disputa tra i discepoli di Giovanni, e i Giudei intorno alla purificazione.25 Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale.
26 E andarono da Giovanni, e gli dissero: Maestro, colui, che era teco di là dal Giordano, cui tu rendesti testimonianza, ecco, che questi battezza, e tutti vanno a lui.26 Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui».
27 Rispose Giovanni, e disse: Non può l'uomo aver cos' alcuna, se non gli vien data dal cielo.27 Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo.
28 Voi stessi mi siete testimoni, come io dissi: Non son io il Cristo, ma sono stato mandato a precederlo.28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”.
29 Sposo è quegli, che ha la sposa: ma l'amico dello sposo, che sta in piedi a udirlo, si riempie di gaudio alla voce dello sposo. Tal gaudio adunque proprio di me lo ho io compiutamente.29 Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena.
30 Quegli dee crescere, io essere abbassato.30 Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
31 Quegli, che vien di lassù è sopra tutti. E chi vien dalla terra, alla terra appartiene, e parla della terra. Colui, che vien dal cielo, è sopra tutti.31 Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
32 Ed egli attesta cose, che ha vedute, e udite: e nissuno presta fede alla sua asserzione.32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza.
33 Ma chiunque ha aderito a ciò che egli attesta, depone, che Dio è verace.33 Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero.
34 Imperocché quegli, che da Dio è stato mandato, parla parole di Dio: conciossiachè non gli da Iddio lo spirito con misura.34 Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
35 Il Padre ama il Figliuolo: e nelle sue mani ha poste le cose tutte.35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
36 Chi crede nel Figliuolo, ha la vita eterna: ma chi niega fede al Figliuolo, non vedrà la vita; ma sta sopra di lui l'ira di Dio.36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.