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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 3


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Eravi un uomo della setta de' Farisei, chiamato Nicodemo, de' principali tra' Giudei.1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei.
2 Questi andò di notte tempo da Gesù, e gli disse: Maestro, noi conosciamo, che da Dio se' stato mandato a insegnare: imperocché nessuno può fare que' prodigj, che fai tu, se non ha Dio con se.2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui".
3 Rispose Gesù, e dissegli: In verità, in verità ti dico, chiunque non rinascerà da capo, non può vedere il regno di Dio.3 Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio".
4 Dissegli Nicodemo: Come mai può un uomo rinascere, quando sia vecchio? Può egli forse rientrar di nuovo nel sen di sua madre, e rinascere.4 Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?".
5 Gli rispose Gesù: In verità, in verità io ti dico, chi non rinascerà per mezzo dell'acqua, e dello Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio.5 Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
6 Quello, che è generato dalla carne, è carne: e quello, che è generato dallo spirito, è spirito.6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
7 Non ti meravigliare, se ti ho detto: Bisogna, che voi nasciate da capo.7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
8 Lo spirito spira dove vuole: e il suono ne odi, ma non sai, donde venga, né dove vada: cosi addiviene a chiunque è nato di spirito.8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito".
9 Rispose Nicodemo, e dissegli: Come mai può esser questo?9 Replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?".
10 Rispose Gesù, e dissegli: Tu sei in Israele maestro, e non intendi queste cose?10 Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?
11 In verità, in verità ti dico, che noi parliamo di quel, che sappiamo, e attestiamo quello, che abbiam veduto, e voi non date retta alla nostra asserzione.11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
12 Se vi ho parlato di cose della terra, e non mi credete: come mi crederete, se vi parlerò di cose del cielo.12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?
13 Or nissuno discese in cielo, fuorichè colui, che è disceso dal cielo, il Figliuolo dell'uomo, che sta nel cielo.13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.
14 E siccome Mosè innalzò nel deserto il serpente; nella stessa guisa fa d'uopo, che sia innalzato il Figliuolo dell'uomo.14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,
15 Affinchè chiunque in lui crede, non perisca; ma abbia la vita eterna.15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".
16 Imperocché Dio ha talmente amato il mondo, che ha dato il Figliuol suo unigenito, affinchè chiunque in lui creda, non perisca; ma abbia la vita eterna.16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
17 Conciossiachè non ha Dio mandato il Figliuol suo al mondo per dannare il mondo; ma affinchè per mezzo di esso il mondo si salvi.17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
18 Chi in lui crede, non è condannato: ma chi non crede, è stato già condannato; perché non crede nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio.18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
19 E la condannazione sta in questo: che venne al mondo la luce, e gli uomini amaron meglio le tenebre, che la luce: perché le opere loro eran malvagge.19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
20 Imperocché chi fa male, odia la luce, e non si acosta alla luce, affinchè non vengano riprese le opere sue.20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.
21 Chi poi opera secondo la verità, si accosta alla luce, affinchè manifeste rendansi le opere sue; perché sono fatte secondo Dio.21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

22 Andò dipoi Gesù co' suoi discepoli nella Giudea: e ivi si trattenne con essi, e battezzava.22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava.
23 E Giovanni ancora stava battezzando in Ennon vicino a Salim; perchè quivi vi erano molte acque, e la gente vi concorreva, ed erano battezzati.23 Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare.
24 Imperocché non era ancora Giovanni stato messo in prigione.24 Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.
25 E nacque disputa tra i discepoli di Giovanni, e i Giudei intorno alla purificazione.25 Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione.
26 E andarono da Giovanni, e gli dissero: Maestro, colui, che era teco di là dal Giordano, cui tu rendesti testimonianza, ecco, che questi battezza, e tutti vanno a lui.26 Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: "Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui".
27 Rispose Giovanni, e disse: Non può l'uomo aver cos' alcuna, se non gli vien data dal cielo.27 Giovanni rispose: "Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo.
28 Voi stessi mi siete testimoni, come io dissi: Non son io il Cristo, ma sono stato mandato a precederlo.28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui.
29 Sposo è quegli, che ha la sposa: ma l'amico dello sposo, che sta in piedi a udirlo, si riempie di gaudio alla voce dello sposo. Tal gaudio adunque proprio di me lo ho io compiutamente.29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta.
30 Quegli dee crescere, io essere abbassato.30 Egli deve crescere e io invece diminuire.
31 Quegli, che vien di lassù è sopra tutti. E chi vien dalla terra, alla terra appartiene, e parla della terra. Colui, che vien dal cielo, è sopra tutti.31 Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
32 Ed egli attesta cose, che ha vedute, e udite: e nissuno presta fede alla sua asserzione.32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza;
33 Ma chiunque ha aderito a ciò che egli attesta, depone, che Dio è verace.33 chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero.
34 Imperocché quegli, che da Dio è stato mandato, parla parole di Dio: conciossiachè non gli da Iddio lo spirito con misura.34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.
35 Il Padre ama il Figliuolo: e nelle sue mani ha poste le cose tutte.35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
36 Chi crede nel Figliuolo, ha la vita eterna: ma chi niega fede al Figliuolo, non vedrà la vita; ma sta sopra di lui l'ira di Dio.36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui".