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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 14


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 E avvenne, che essendo Gesù entrato in giorno di sabato nella casa di uno de' principali Farisei per ristorarsi, questi gli tenevano gli occhi addosso.1 Un sabato si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
2 Ed eccoti che un certo uomo idropico se gli pose davanti.2 Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
3 E Gesù prese a dire, ai dottori della legge, e ai Farisei: E egli lecito di risanare in giorno di sabato?3 Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?».
4 Ma quegli si tacquero. Ed egli toccatolo lo risanò, e rimandollo:4 Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
5 E soggiunse, e disse loro: Chi di voi, se gli è caduto l'asino, o il bue nel pozzo, non lo trae subito fuora in giorno di sabato?5 Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?».
6 Né a tali cose potevano replicargli.6 E non potevano rispondere nulla a queste parole.
7 Disse ancora a' convitali una parabola, osservando com'ei si pigliavano i primi posti, dicendo loro:7 Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti:
8 Quando sarai invitato a nozze, non ti mettere a sedere nel primo posto, perché a sorte non sia stato invitato da lui quacheduno più degno di te;8 «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te,
9 E quegli, che ha invitato te, e lui, venga a dirti: Cedi a questo il luogo: onde allora tu cominci a star con vergogna nell'ultimo posto:9 e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
10 Ma quando sarai invitato, va a metterti nell'ultimo luogo: affinchè venendo, chi ti ha invitato, ti dica: Amico, vieni più in su. Ciò allora ti sia d'onore presso tutti i convitati:10 Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
11 Imperocché chiunque si innalza, sarà umiliato: e chi si umilia, sarà innalzato.11 Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
12 Diceva di più a colui, che lo aveva invitato: Quando farai qualche pranzo, o cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i parenti, né i ricchi viccini: perché a sorte ancor essi non invitino te, e ti sia renduto il contraccambio:12 Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
13 Ma quando fai qualche festino, chiama i poveri, gli stroppiati, gli zoppi, e ciechi:13 Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi;
14 E sarai fortunato, perché non hanno da renderti il contraccambio: conciossiaché il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione de' giusti.14 e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
15 Udito questo, dissegli uno de' convitati: Beato colui, che si reficierà nel regno di Dio.15 Uno dei commensali, avendo udito questo, gli disse: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
16 Ma egli rispose a lui: Un uomo fece una gran cena, e invitò molta gente.16 Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.
17 E all'ora della cena mandò un suo servo a dire a' convitati, che andassero, perché tutto era pronto.17 All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”.
18 E principiarono tutti d'accordo a cullarsi. Il primo dissegli: Ho comprato un podere, e bisogna, che vada a vederlo: di grazia compatiscimi.18 Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”.
19 E un altro disse: Ho comprato cinque gioghi di buoi, e vo a provarli: di grazia compatiscimi.19 Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”.
20 E un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire.20 Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
21 E tornato il servo, riferì queste cose al suo padrone. Allora sdegnato il padre di famiglia, disse al suo servo: Va' tosto per le piazze, e per le contrade della città: e mena qua dentro i mendici, gli stroppiati, i ciechi, e gli zoppi.21 Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
22 E disse il servo: Signore, si è fatto, come hai comandato, ed evvi ancora luogo.22 Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”.
23 E disse il padrone al servo: Va' per le strade, e lungo le siepi: e sforzagli a venire, affinchè si riempia la mie casa.23 Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia.
24 Imperocché vi dico, che nessuno di coloro, che erano stati invitati, assaggerà la mia cena.24 Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
25 E andava con lui turba grande di popolo: e si rivolse, e disse loro:25 Una folla numerosa andava con lui. Egli si voltò e disse loro:
26 Se uno vien da me, e non odia il padre suo, e la madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, e fin l'anima sua, non può essere mio discepolo.26 «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
27 E chi non porta la sua croce, e mi siegue, non può essere mio discepolo.27 Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28 Imperocché chi di voi fabbricar volendo una torre, non fa prima a tavolino i conti delle spese, che vi vorranno, e se abbia con che finirla;28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine?
29 Affinchè, dopo gettate le fondamenta non potendo egli terminarla, non comincino tutti que', che veggono, a burlarsi di lui,29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo,
30 Dicendo: Costui ha principiato a fabbricare, e non ha potuto finire?30 dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
31 Ovvero qual è quel re, che stando per muover guerra a un altro re non consulti prima a tavolino, se possa con diecimila uomini andar incontro ad uno, che gli vien contro con ventimila?31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?
32 Altrimenti mentre questi è tuttora lontano, gli spedisce ambasciadori, e lo prega di pace.32 Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
33 Così adunque chiunque di voi non rinunzia a tutto quel, che possiede, non può essere mio discepolo.33 Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
34 Buona cosa è il sale: ma se il sale diventa scipito, con che condirassi?34 Buona cosa è il sale, ma se anche il sale perde il sapore, con che cosa verrà salato?
35 Non è a proposito né per la terra né per letame: ma sarà gettato via. Chi ha orecchie da intendere, intenda.35 Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti».