Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 8


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Propone la parabola del seminatore, e la spiega ai discepoli. Niente havvi di occulto, che non sia manifestato. Chi siano que', che egli chiama sua madre, e suoi fratelli. Essendo in mare, svegliato dal sonno, sgrida il vento. Libera un indemoniato ferocissimo da una legion di demonj, permettendo a questi di entrare ne' porci. Al tocco dell'orlo della veste di Gesù è curata una donna dal flusso di sangue. Rende con la sua parola la vita alla figlia di Giairo arcisinagogo.

1E in appresso Gesù andava per le città, e pe' castelli, predicando, e annunziando il regno di Dio: ed (eran) con lui i dodici.2E alcune donne, le quali erano state liberate da spiriti maligni, e da malattie: Maria soprannominata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demonj,3E Giovanna moglie di Chusa proccuratore di Erode, e Susanna, e altre molte, le quali lo assistevano con le loro sostanze.4E radunandosi grandissima turba di popolo, e accorrendo a lui da questa, e da quella città, disse questa parabola.5Andò il seminatore a seminare la sua semenza: e nel seminarla parte cadde lungo la strada, e fu calpestata, e gli uccelli dell'aria la divorarono.6Parte cadde sopra le pietre: e nata che fu, seccò, perché non aveva umido.7Parte cadde tra le spine, e le spine, che insieme nacquero, la soffogarono.8Parte cadde in buona terra: e nacque, e fruttò cento per uno. Detto questo, esclamò: Chi ha orecchie da intendere, intenda.9E i suoi discepoli gli domandavano, che parabola fosse questa.10A' quali egli disse: A voi è concesso d'intendere il mistero del regno di Dio; ma a tutti gli altri (parlo) per via di parabole: perché vedendo non veggano, e udendo non intendano.11La parabola adunque è questa: La semenza è la parola di Dio,12Quelli, che (sono) lungo la strada, sono coloro, che la ascoltano: e poi viene il Diavolo, e porta via la parola dal loro cuore, perché non si salvino col credere.13Quelli poi, che la semenza han ricevuta sopra la pietra: (sono) coloro, i quali udita la parola, la accolgono con allegrezza: ma questi non hanno radice: i quali credono per un tempo, e al tempo della tentazione si tirano indietro.14La semenza caduta tra le spine dinota coloro, i quali hanno ascoltato, ma dalle sollecitudini, e dalle ricchezze, e dai piaceri della vita a lungo andare restano soffogati, e non conducono il frutto a maturità.15Quella, che (cade) in buona terra, dinota coloro, i quali in un cuore buono, e perfetto ritengono la parola ascoltata, e portano frutto mediante la pazienza.16Nessuno poi avendo accesa la lucerna la cuopre con un vaso, o la ripone sotto il letto; ma la mette sopra il candelliere, perché chi entra, vegga lume.17Imperocché niente v' ha di occulto, che non debba manifestarsi: e niente di nascosto, che non debba risapersi, e propalarsi.18Badate dunque, in qual modo voi ascoltiate; imperocché a colui, che ha, sarà dato: e a chiunque non ha, sarà tolto anche quello, che egli si crede di avere.19E andarono a trovarlo la madre sua, e i suoi fratelli, e non potevano accostarsi a lui a motivo della folla.20E fu riferito a lui: La tua madre, e i tuoi fratelli son là fuori, e bramano di vederti.21Ed egli rispose, e disse loro: Mia madre, e miei fratelli sono questi, i quali ascoltano la parola di Dio, e la mettono in pratica.22E accadde, che un giorno montò co' suoi discepoli in una barchetta, e disse loro: Passiamo all'altra riva del lago. E sciolser dal lido.23E mentre navigavano, egli si addormentò, e un turbine di vento si mise nel lago, e facevan acqua, ed erano in pericolo.24E appressatisi a lui, lo svegliarono, dicendo: Maestro, noi periamo. Ma egli alzatosi, sgridò il vento, e i flutti, e si quietarono: e fecesi bonaccia.25E disse loro: Dov' è la vostra fede? Ed eglino timorosi facevan le meraviglie, e l'uno all'altro dicevano: Chi mai o costui, che comanda al vento, e al mare, e lo ubbidiscono?26E tragittarono nel paese de' Geraseni, che sta dirimpetto alla Galilea.27E sceso ch'ei fu a terra, gli si fece incontro un uomo, il quale da gran tempo aveva il Demonio, e non portava vestito addosso, e non abitava per le case, ma ne' sepolcri.28Questi subito che vide Gesù, si prostrò davanti a lui: e gridando ad alta voce, disse: Che ho io a fare con te, Gesù figlio di Dio Altissimo. Ti supplico a non tormentarmi.29Imperocché egli comandava allo spirito immondo di uscire da colui. Conciossiachè da molto tempo lo aveva invaso, ed era legato con catene, e custodito ne' ceppi: ma egli spezzati i legami veniva spinto dal Demonio pe' deserti.30E Gesù lo interrogò dicendo: Che nome è il tuo? E quegli rispose: Legione, imperocché molti demonj erano entrati in lui.31E lo pregarono, che non comandasse loro di andare nell'abisso.32Ed era quivi un numeroso gregge di porci, che pascevano sul monte: e (i demonj) lo pregavano, che permettesse di entrare in essi. E glielo permise.33Uscirono adunque i demonj dall'uomo, ed entrarono ne' porci: e il gregge con furia si rovesciò dal precipizio nel lago, e si annegò.34La qual cosa veduta che ebbero i guardiani, si fuggirono, e ne portarono la nuova in città, e pe' villaggi.35Usci pertanto la gente a vedere quel, che era stato, e arrivarono da Gesù: e trovarono colui, dal quale' erano usciti i demonj, rivestito, e di mente sana, sedente a' piedi di lui, e si intimorirono.36E raccontarono loro anche quelli, che avevano veduto, in qual modo fosse stato liberato dalla legione.37E tutto il popolo del paese de' Geraseni lo pregò, che si ritirasse da loro: perché erano presi da gran timore. Ed egli montato in barca ritornò indietro.38E quell'uomo, dal quale erano usciti i demonj, si raccomandava per istare con lui. Ma Gesù lo rimandò, dicendogli:39Torna a casa tua, e racconta, quanto ha fatto Dio per te. E quegli andò per tutta la città, pubblicando,quanto grandi cose aveva Gesù fatto per lui.40E avvenne, che al suo ritorno Gesù fu accolto da una turba di popolo: attesoché era aspettato da tutti.41Quand'ecco venne un uomo chiamato Giairo, il quale era anche capo della sinagoga: e gittossi a' piedi di Gesù, supplicandolo, che andasse a casa sua.42Perché aveva una figlia unica di età di circa dodici anni, e questa si moriva. E accadde, che in andando egli era pigiato dalla folla.43E una donna, la quale da dodici anni pativa di flusso di sangue, e aveva speso in medici tutto il suo, né da alcuno aveva potuto essere risanata,44Si accostò a lui per di dietro, e toccò l'orlo della sua veste: e immantinente il flusso del suo sangue stagnò.45E Gesù disse: Chi è, che mi ha toccato? E tutti dicendo di no, Pietro, e i suoi compagni gli dissero: Maestro, le turbe ti serrano, e ti pestano, e tu domandi: Chi mi ha toccato?46E Gesù disse: Qualcheduno mi ha toccato; imperocché mi sono accorto, che è uscita da me virtù.47Ma la donna veggendosi scoperta, andò tremante a gettarsi a' suoi piedi: e manifestò dinanzi a tutto il popolo il perché l'aveva toccato: e come era subitamente restata sana.48Ed egli le disse: Figlia, la tua fede ti ha salvata: va in pace.49Non aveva finito di dire, quando venne uno a dire al principe della sinagoga: La tua figliuola è morta, non lo incomodare.50Ma Gesù, udite queste parole, disse al padre della fanciulla: Non temere, soltanto credi, e sarà salva.51E giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con seco, fuori che Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e il padre, e la madre della fanciulla.52E tutti piangevano, e si picchiavano il petto per causa di lei. Ma egli disse: Non piangete, la fanciulla non è morta, ma dorme.53E si burlavano di lui sapendo, che era morta.54Ma egli presala per mano alzò la voce, e disse: Fanciulla, alzati.55E ritornò in essa lo spirito, e immediatamente si alzò. Ed egli ordinò, che le fosse dato da mangiare.56E i genitori di essa rimasero stupefatti, ed egli comandò loro di non dire a nessuno quel, che era stato.

Note:

8,1:Ed (eran) con lui i dodici. Ho aggiunto la voce erano, la quale dee sottintendersi. Alcuni però in vece di questa hanno creduto potersi intendere evangelizzavano, ovvero predicavano, la quale supposizione parmi non vera: primo, perchè in nissun luogo del Vangelo si ha indizio, che, presente Gesù, gli Apostoli evangelizzassero, ma sempre li veggiamo stare a udirlo: in secondo luogo tale era la consuetudine presso gli Ebrei, che dinanzi al maestro i discepoli non ardissero d'insegnare, donde poi venne, che nella Chiesa cristiana fu proibito ai ministri di grado inferiore di predicare in presenza de' prelati.

8,2:E alcune donne, ec. Queste ancora seguitavano Cristo, e colle loro facoltà sovvenivano a' bisogni di lui, e de' suoi Apostoli: la qual cosa tra gli Ebrei si faceva dalle donne divote verso dei loro maestri; onde la stessa consuetudine tennero gli Apostoli predicando trai Giudei: ma ciò avrebbe potuto offendere i Gentili; e perciò se ne astenne Paolo (II. Cor. IX.) in annunziando a questi il Vangelo, perchè egli sapeva, che nella Chiesa di Dio dee farsi ogni cosa per edificazione.

8,3:Giovanna moglie di Chiusa procuratore ec. Non è necessario di credere, come hanno pensato alcuni, che questa donna si fosse separata dal marito infedele per seguir Gesù Cristo. Ella è cosa più semplice, e naturale il dire, che il marito fosse già morto, quantunque col nome di lui la distingua s. Luca, per far conoscere, come ella era persona nobile, e di autorità; ovvero, che il marito stesso fosse uomo virtuoso, e di pieta, e per mettesse alla moglie di impiegarsi nel servizio di Gesù Cristo. Credesi, che sia ella stessa rammentata ancora in questo Vangelo cap. XXIV. 10. L'ufficio di procuratore, che aveva il marito nella corte di Erode, risponderebbe a quello, che noi diremmo di maestro di casa, ovvero di economo.

8,18:Badate dunque in qual modo ec. Per muovere i suoi discepoli ad esser attenti, e vigilanti nell'ascoltare quello, che poi dovevano predicare a tutti gli uomini, dimostra, che per essi principalmente aveva egli detta quella parabola, soggiungendo queste parole: Badate in qual modo voi ascoltiate:

8,31:Lo pregarono, che non comandasse ec. Da molti luoghi delle Scritture si fa manifesto, che a molti spiriti maligni ha permesso Dio di star fuori dell'inferno per entrare ne' corpi or degli uomini, or delle bestie, e per girare per l'aria secondo gli altissimi suoi fini, e giudizi. I demoni abitatori dell'aria non furono ignoti ai Gentili, e particolarmente ai Greci. L'abisso è adunque l'inferno, nel quale i demoni, che erano entrati in questo infelice, non vorrebbero essere rimandati, ma rimanersi nel mondo per fare agli uomini tutto il male, che fosse loro permesso.

8,55:E ritornò in essa lo spirito, e immediatamente si alzò. Maniera di parlare piena di sublime, divina filosofia, perchè dimostrante, che l'anima umana sussiste da per se stessa, e indipendentemente dal corpo, nè, com'esso, si corrompe, o distrugge, e separata dal corpo non muore, ma vive tuttora, benchè in altro luogo, per tornare ad abitare nello stesso corpo nella risurrezione futura. E di questa risurrezione un pegno, e un' immagine si ha nel miracolo operato da Gesù per questa fanciulla.