Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaia 64


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Oh! Se tu aprissi i cieli e scen­dessi! al tuo cospetto si liquefarebbero i monti,1 - O se tu squarciassi i cieli e scendessi! Al tuo cospetto si squaglierebbero i monti;
2 si consumerebbero come in una fornace di fuoco, le acque bollirebbero al fuoco, per far conoscere il tuo nome ai tuoi nemici, davanti a te tremerebbero le nazioni.2 come in una fiammata di fuoco si consumerebbero; ribollirebbero le acque; affinchè fosse noto ai tuoi nemici il tuo nome e al tuo cospetto tremassero le genti!
3 Se farai maraviglie non le potremo sostenere: scendesti e dinanzi a te si disfecero i monti.3 Quando tu avessi operato portenti a cui non potessimo reggere; fosti disceso e i monti si fossero liquefatti;
4 Nei secoli nessuno seppe, orecchio non udì, occhio non vide, o Dio, eccetto te, ciò che hai preparato a chi ti aspetta.4 non per questo al mondo si potrà udire, nè intendere colle orecchie: occhio non vide eccetto te, o Dio, quello che tu hai preparato per coloro che ti aspettano.
5 Tu vai incontro a chi pratica con gioia la giustizia, nelle tue vie si ricorderanno di te: ecco tu sei sdegnato, abbiamo peccato: siamo stati sempre nel peccato, ma saremo salvi.5 Tu sei andato incontro a chi ti faceva buon viso, e a chi praticava la tua giustizia; nelle tue vie si ricorderanno di te. Ecco che ti sei sdegnato: noi abbiamo peccato, siamo sempre negli stessi peccati; ma saremo salvati.
6 Siam tutti diventati come un uomo immondo, come panno impuro son le nostre giustizie: siam tutti caduti come foglie, come il vento le nostre iniquità ci han dispersi.6 Tutti siamo diventati come persone contaminate, tutta la nostra giustizia è come panno da mestrui; siamo tutti caduti come la foglia e le nostre iniquità come il vento ci travolsero.
7 Non c'è chi invochi il tuo nome, chi si alzi a rattenerti: ci hai nascosta la tua faccia, ci hai schiacciati sotto il peso delle nostre iniquità.7 Non c'è nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli e si stringa a te; hai nascosta a noi la tua faccia e ci hai schiacciati sotto la nostra iniquità.
8 Ed ora, o Signore, tu sei il nostro padre, e noi siamo fango: tu ci hai fatti, noi tutti siamo opera delle tue mani.8 Ed ora, o Signore, tu sei il nostro padre e noi un impasto di creta; sei tu che ci hai impastati, e noi siamo tutti opera delle tue mani.
9 Non t'irritare di più, o Signore, non voler più ricordarti delle nostre iniquità: ecco, guarda: noi tutti siamo tuo popolo.9 Non adirarti, o Signore, di più: non voler più oltre rammentare la nostra iniquità; ecco, guardaci, siamo tutti tuo popolo.
10 La città del tuo santuario è divenuta deserta, Sion è diventata un deserto, Gerusalemme è desolata.10 La città del tuo santuario è diventata deserta, deserta Sion, Gerusalemme abbandonata.
11 La casa della nostra santità e della nostra gloria dove ti cantarono inni i nostri padri è divenuta preda delle fiamme, le nostre cose più care sono andate in rovina.11 La casa che era il nostro santuario e la nostra gloria, dove i nostri padri ti avevano lodato, è stata arsa dal fuoco, e tutte le nostre cose più care sono andate in rovina.
12 E davanti a tali cose ti conterrai, o Signore? starai in silenzio e ci affliggerai senza misura!12 In faccia a questo spettacolo potrai, o Signore, contenerti? tacerai e seguiterai ad affligerci oltre misura?