Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Isaia 37


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Risposta d'Isaia agli inviati di Ezechia

1Il re Ezechia, udite tali cose, stracciò le sue vesti, si coperse di sacco ed entrò nella casa del Signore.2E mandò Eliacim, prefetto del palazzo e il segretario Sobna, e gli anziani dei sacerdoti, coperti di sacco, al profeta Isaia figlio di Amos,3al quale essi dissero: « Queste cose dice Ezechia: — Questo è un giorno di tribolazione, di castigo, di bestemmia; i figlioli son per uscire dal seno ma non c'è la forza di partorirli.4Forse il Signore Dio tuo intenderà le parole del Rabsace, mandato dal re d'Assiria suo signore a bestemmiare il Dio vivente, ad insultarlo con parole che il Signore Dio tuo ha sentite: innalza adunque le tue orazioni per gli avanzi che ci sono ancora ».5I servi d'Ezechia andaron da Isaia,6il quale disse loro: « Così direte al vostro padrone: Il Signore dice: — Non ti spaventino le parole da te sentite, colle quali mi han bestemmiato i servi del re d'Assiria.7Ecco che io gli manderò uno spirito: udita una notizia, egli tornerà al suo paese, ove lo farò cadere di spada».8Il Rabsace partì, e trovò il re d'Assiria a combattere contro Lobna. Aveva già saputo della partenza di lui da Lachis,9per aver sentito dire che Taraca, re d'Etiopia, veniva a combatterlo. Sentito questo (il re d'Assiria) mandò ambasciatori a dire a Ezechia:10« Così direte ad Ezechia re di Giuda: Non t'inganni il tuo Dio in cui tu speri col dire: — Gerusalemme non sarà data in potere del re d'Assiria. n11Ecco, tu hai sentito tutto quello che han fatto i re d'Assiria a tutte le regioni da loro devastate. E tu potrai liberartene?12Forse gli dèi delle nazioni hanno liberati quelli ai quali i miei padri han portato la rovina, Gozam, Haram, Resef, e i figli di Eden che erano in Talassar?13Dov'è il re di Emat, il re di Arfad, il re della città di Sefarvaim, Ana e Ava? »14Ricevute le lettere dalle mani degli ambasciatori e lettele, Ezechia salì alla casa del Signore, e le spiegò davanti al Signore.15Ed Ezechia pregò il Signore, dicendo:16«Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu sei l'unico Dio di tutti i regni della terra, tu facesti il cielo e la terra.17Piega, o Signore, il tuo orecchio e ascolta, apri o Signore, i tuoi occhi e guarda, e ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandato ad oltraggio del Dio vivente.18E' vero, o Signore, che i re d'Assiria han ridotto a deserto i regni e le loro regioni,19ed han gettato nel fuoco i loro dèi: ma essi non erano dèi, eran lavori delle mani degli uomini eran di legno, di pietra, e li han fatti in pezzi.20Or tu, o Signore Dio nostro, salvaci dalla sua mano, affinchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei il Signore ».21Allora Isaia, figlio di Amos, mandò a dire ad Ezechia: « Così dice il Signore Dio d'Israele, per quello che tu mi hai chiesto riguardo a Sennacherib re d'Assiria,22ecco le parole che il Signore ha dette contro di lui: — Ti ha disprezzato, ti ha schernito la vergine figlia di Sion, dietro a te ha scosso il capo la figlia di Gerusalemme.23Chi hai insultato, chi hai bestemmiato? contro chi hai alzata la voce, e l'altezzoso tuo sguardo? Contro il Santo d'Israele.24per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore, hai detto: « Colla moltitudine dei miei cocchi io son salito sulle cime dei monti, sulle vette del Libano: ne taglierò i cedri sublimi, gli abeti più belli, ne salirò l'ultima cima, ed entrerò nella boscaglia del suo Carmelo.25io ho scavato ed ho bevuta l'acqua, e coll'orma dei miei piedi ho asciugate tutte le acque chiuse in canali.26Non hai sentito dire quello che gli ho fatto fin da principio? Fin dagli antichi giorni io l'ho preparato, ed ora l'eseguisco. E' avvenuto per schiantare i battaglieri colli (turriti) e le città fortificate.27I loro abitanti, senza forze, tremarono sbigottiti, divenuti come il fieno dei campi, come la gramigna dei pascoli, come l'erba dei tetti, che secca avanti di giungere a maturità.28La tua dimora, la tua entrata, la tua uscita io la conosco, ed anche il tuo pazzo furore contro di me.29Mentre tu infuriavi contro di me, la tua arroganza giunse alle mie orecchie: porrò dunque un anello alle tue narici, un freno alle tue labbra, e ti rimenerò per la strada da cui sei venuto.30Ma per te (Ezechia), ecco il segno: mangia per quest'anno ciò che vien su spontaneamente, nel secondo anno vivrai di frutta, ma nel terzo anno seminate e mietete, piantate vigne e mangiatene il frutto.31Tutto quello che si salverà, che rimarrà della casa di Giuda getterà all'ingiù radici, all'insù porterà frutti,32perchè da Gerusalemme usciranno degli avanzi, dal monte di Sion dei salvati: lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.33Ecco dunque ciò che dice il Signore riguardo al re d'Assiria: — Egli non entrerà in questa città, non tirerà contro di lei nemmeno una freccia, non la minaccerà cogli scudi, non la circonderà di trincea.34Ritornerà per la strada ond'è venuto, senza entrare in questa città — dice il Signore, —35ed io proteggerò questa città e la salverò a causa di me e del mio servo David ».36Scese adunque l'angelo del Signore, e percosse nel campo degli Assiri cento ottantacinque mila uomini: alla sveglia del mattino, tutti questi eran corpi di morti.37E levò il campo, e se ne andò, e tornò via, Sennacherib re degli Assiri, e dimorò in Ninive.38Or mentre adorava nel tempio il suo dio Nesroc, i suoi figli Adramelec e Sarasar lo percossero colla spada, poi fuggirono nella terra di Ararat, e Assaraddon suo figlio gli successe nel regno.