Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaia 36


font

L'empia e superba ambasciata dell'invasore assiro

1L'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennacherib re d'Assiria sali contro tutte le città forti di Giuda, e le prese.2E il re d'Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con forte esercito, il Rabsace, che si fermò presso l'acquedotto della vasca superiore, sulla via del campo del Gualchieraio.3Andò a trovarlo Eliacim figlio d'Elcia, prefetto del palazzo e Sobna, segretario, e Joahe figlio di Asaf, archivista.4Il Rabsace disse loro: « Dite ad Ezechia: — Ecco quanto dice il gran re, il re d'Assiria: — Qual'è mai la speranza su cui ti fondi?5O con qual consiglio, con quali forze pretendi di ribellarti? In chi hai fiducia per ritirarti da me?6Tu ti appoggi a questo bastone di canna rotta, all'Egitto, il quale, se uno vi si appoggia, gli si ficcherà nella mano e la forerà. Tale è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.7Che se tu mi rispondi: Noi confidiamo nel nostro Dio, non è forse quello stesso di cui Ezechia ha distrutti gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Voi adorerete (soltanto) dinanzi a questo altare?8Or dunque arrenditi al re d'Assiria mio Signore, e ti darò duemila cavalli e tra i tuoi non potrai trovar chi li cavalchi.9E come potrai stare in faccia di un governatore di un sol luogo, preso tra i minimi servi del mio Signore? Se poi hai fiducia nell'Egitto, nei cocchi e nei cavalieri,10è forse senza ordine del Signore che or son venuto in questo paese a distruggerlo? Il Signore mi ha detto: « Va in quel paese e distruggilo ».11Allora Eliacim, Sobna e Ioabe dissero al Rabsace: « Parla ai tuoi servi in siriaco: lo intendiamo: non ci parlare in lingua giudaica, da far capire al popolo che è sulle mura ».12Rispose loro il Rabsace: « Il mio signore mi ha forse mandato a dire tutto questo al tuo signore e a te, o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura a mangiare i propri escrementi e a bere con voi la propria orina? »13Allora il Rabsace si alzò, e gridò ad alta voce in giudaico, e disse: « Udite le parole del gran re, del re d'Assiria.14Ecco quanto dice il re: — Non vi seduca Ezechia, perchè non potrà liberarvi.15E non v'ispiri Ezechia fiducia nel Signore, col dire: « Il Signore ci libererà di sicuro e questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria ».16Non date retta ad Ezechia. Ecco dunque quello che dice il re d'Assiria: — Fate pace con me, arrendetevi a me e mangi ciascuno della sua vigna e del suo fico, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,17fino a che io venga a trasportarvi in una terra che è, come la vostra, terra da frumento e da vino, terra di pane e di vigne.18Nè vi imbrogli Ezechia col dire: « Il Signore ci libererà ». Han forse gli dèi delle nazioni liberata ciascuno la sua terra dalla mano del re d'Assiria?19Dov'è il dio d'Emaf e di Arfad? Dov'è il dio di Sefarvaim? Forse hanno liberata Samaria dalla mia mano?20Quale tra tutti gli dèi di queste terre, ha salvata la sua regione dalla mia mano, perchè il Signore possa liberare dalla mia mano Gerusalemme? »21E tacquero, e non gli risposero neppure una parola, perchè il re aveva dato quest'ordine: « Non gli rispondete ».22Ed Eliacim, figlio d'Elcia; prefetto del palazzo, e Sobna, segretario, e Ioahe, figlio di Asaf, archivista, tornarono da Ezechia colle vesti stracciate, e gli riferirono le parole del Rabsace.