Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Isaia 37


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Il re Ezechia, udite tali cose, stracciò le sue vesti, si coperse di sacco ed entrò nella casa del Signore.1 E quando il re Ezechia ebbe udito, stracciò le sue vesti, e si involse nel cilicio, ed entrò nella casa del Signore.
2 E mandò Eliacim, prefetto del palazzo e il segretario Sobna, e gli anziani dei sacerdoti, coperti di sacco, al profeta Isaia figlio di Amos,2 E mandò Eliacim prefetto della casa, e Sobna dottor della legge, e gli anziani de' sacerdoti vestiti di cilizio ad Isaia figliuolo di Amos profeta,
3 al quale essi dissero: « Queste cose dice Ezechia: — Questo è un giorno di tribolazione, di castigo, di bestemmia; i figlioli son per uscire dal seno ma non c'è la forza di partorirli.3 E questi gli dissero: Ezechia dice: Giorno di tribolazione, e di gastigo, e di bestemmia egli è questo: i figliuoli sono stati condotti fino al parto, e manca la forza per partorirli.
4 Forse il Signore Dio tuo intenderà le parole del Rabsace, mandato dal re d'Assiria suo signore a bestemmiare il Dio vivente, ad insultarlo con parole che il Signore Dio tuo ha sentite: innalza adunque le tue orazioni per gli avanzi che ci sono ancora ».4 Se il Signore Dio tuo ha udite le parole di Rabsace mandato dal re Assiro suo signore a bestemmiare il Dio vivo, ed a schernirlo con que' discorsi, che il Signore Dio tuo ha sentiti: alza adunque tu la tua orazione per que', che ancora rimangono.
5 I servi d'Ezechia andaron da Isaia,5 E andarono i servi di Ezechia da Isaia:
6 il quale disse loro: « Così direte al vostro padrone: Il Signore dice: — Non ti spaventino le parole da te sentite, colle quali mi han bestemmiato i servi del re d'Assiria.6 E Isaia disse loro: Dite questo al vostro padrone: Il Signore dice: Non ti faccian paura le parole, che hai udite, colle quali i servi del re degli Assirj mi hanno bestemmiato.
7 Ecco che io gli manderò uno spirito: udita una notizia, egli tornerà al suo paese, ove lo farò cadere di spada».7 Ecco, che io darò a lui uno spirito, e gli sarà recato un avviso, e tornerà al suo paese, e farollo perire di spada nel suo paese.
8 Il Rabsace partì, e trovò il re d'Assiria a combattere contro Lobna. Aveva già saputo della partenza di lui da Lachis,8 E se n' andò' Rabsace, che aveva udito come il re degli Assirj era sloggiato da Lachis, e trovollo, che faceva assedio di Lobna,
9 per aver sentito dire che Taraca, re d'Etiopia, veniva a combatterlo. Sentito questo (il re d'Assiria) mandò ambasciatori a dire a Ezechia:9 E udì novelle intorno a Taraca re dell'Etiopia, come questi veniva per combatterlo. La qualcosa poiché ebbe udita, mandò ambasciadori ad Ezechia, dicendo:
10 « Così direte ad Ezechia re di Giuda: Non t'inganni il tuo Dio in cui tu speri col dire: — Gerusalemme non sarà data in potere del re d'Assiria. n10 Direte ad Ezechia re di Giuda: Non t'inganni il tuo Dio a cui tu ti affidi col dire: Non sarà data Gerusalemme in potere del re Assiro.
11 Ecco, tu hai sentito tutto quello che han fatto i re d'Assiria a tutte le regioni da loro devastate. E tu potrai liberartene?11 Ecco, che tu hai sentito tutto quel, che han fatto i re Assiri a tutte queste regioni, le quali eglino hanno sterminate; e tu potrai liberartene?
12 Forse gli dèi delle nazioni hanno liberati quelli ai quali i miei padri han portato la rovina, Gozam, Haram, Resef, e i figli di Eden che erano in Talassar?12 Hann'eglino forse gli dei delle genti salvato quegli, a' quali portaron rovina ì padri miei, Gozan, e Haram e Reseph, e i figliuoli di Eden, che erano in Thelassar?
13 Dov'è il re di Emat, il re di Arfad, il re della città di Sefarvaim, Ana e Ava? »13 Dov'è il re di Emath, e il re di Arphad, e il re della città di Sepharvaim, di Ana, e di Ava?
14 Ricevute le lettere dalle mani degli ambasciatori e lettele, Ezechia salì alla casa del Signore, e le spiegò davanti al Signore.14 E prese Ezechia la lettera dalle mani degli ambasciadori, e la lesse, e andossene alla casa del Signore, e la distese dinanzi al Signore.
15 Ed Ezechia pregò il Signore, dicendo:15 E fece orazione Ezechia al Signore, dicendo:
16 «Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu sei l'unico Dio di tutti i regni della terra, tu facesti il cielo e la terra.16 Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini; tu solo se Dio di tutti i regni della terra tu facesti il cielo, e la terra
17 Piega, o Signore, il tuo orecchio e ascolta, apri o Signore, i tuoi occhi e guarda, e ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandato ad oltraggio del Dio vivente.17 Porgi Signore le tue orecchie, ed ascolta: apri Signore gli occhi tuoi, e vedi, ed ascolta tutto quello, che manda a dire Sennacherib bestemmiando il Dio vivo.
18 E' vero, o Signore, che i re d'Assiria han ridotto a deserto i regni e le loro regioni,18 Vero è, o Signore, che i re degli Assirj han disertate le genti, e i loro paesi.
19 ed han gettato nel fuoco i loro dèi: ma essi non erano dèi, eran lavori delle mani degli uomini eran di legno, di pietra, e li han fatti in pezzi.19 Ed han dati alle fiamme gli dei loro: perocché non erano dei, ma opere delle mani degli uomini, legni, e sassi: e gli hanno fatti in pezzi.
20 Or tu, o Signore Dio nostro, salvaci dalla sua mano, affinchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei il Signore ».20 Ma tu adesso, o Signore Dio nostro, salvaci dalle mani di lui; e i regni tutti della terra conoscano, che tu se solo il Signore.
21 Allora Isaia, figlio di Amos, mandò a dire ad Ezechia: « Così dice il Signore Dio d'Israele, per quello che tu mi hai chiesto riguardo a Sennacherib re d'Assiria,21 E Isaia figliuolo di Amos mandò a dire ad Ezechia: Il Signore Dio d'Israele dice cosi: Quanto a quello, che tu mi hai pregato di fare riguardo a Sennacherib re degli Assirj:
22 ecco le parole che il Signore ha dette contro di lui: — Ti ha disprezzato, ti ha schernito la vergine figlia di Sion, dietro a te ha scosso il capo la figlia di Gerusalemme.22 Ecco quello che ha detto il Signore contro di lui: Egli ti ha disprezzato, e ti ha insultato, o vergine figlia di Sion: ha scosso la testa dietro a te, figliuola di Gerusalemme.
23 Chi hai insultato, chi hai bestemmiato? contro chi hai alzata la voce, e l'altezzoso tuo sguardo? Contro il Santo d'Israele.23 Chi hai tu oltraggiato, e chi hai tu bestemmiato, e contro di chi hai alzata la voce, e il superbo tuo sguardo? Contro il Santo d'Israele.
24 per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore, hai detto: « Colla moltitudine dei miei cocchi io son salito sulle cime dei monti, sulle vette del Libano: ne taglierò i cedri sublimi, gli abeti più belli, ne salirò l'ultima cima, ed entrerò nella boscaglia del suo Carmelo.24 Per mezzo de' servi tuoi hai oltraggiato il Signore, ed hai detto: io colla moltitudine de' miei cocchi sono salito sugli alti monti, su' gioghi del Libano: troncherò i suoi cedri più alti, e gli scelti suoi abeti, salirò alla ultima cima di esso, ed entrerò nella boscaglia del suo Carmelo.
25 io ho scavato ed ho bevuta l'acqua, e coll'orma dei miei piedi ho asciugate tutte le acque chiuse in canali.25 Io ho scavato, ed ho bevuto le acque, e dovunque ho posti i piedi, ho asciugati tutti i rivi correnti tralle loro ripe.
26 Non hai sentito dire quello che gli ho fatto fin da principio? Fin dagli antichi giorni io l'ho preparato, ed ora l'eseguisco. E' avvenuto per schiantare i battaglieri colli (turriti) e le città fortificate.26 Ma non hai tu udito, che io già tempo ordinai queste cose; Io già ab antico le concepii; ed ora le ho poste ad effetto; e sono eseguite, talmente chè sono distrutte le rocche, che fan resistenza, e le munite città.
27 I loro abitanti, senza forze, tremarono sbigottiti, divenuti come il fieno dei campi, come la gramigna dei pascoli, come l'erba dei tetti, che secca avanti di giungere a maturità.27 Gli abitatori di queste come monchi tremarono, e si spaurirono, son divenuti come lo strame de' campi, e il fieno de' pascoli, e l'erba dei tetti, che secca prima di esser a maturità.
28 La tua dimora, la tua entrata, la tua uscita io la conosco, ed anche il tuo pazzo furore contro di me.28 Lo conobbi il tuo stare, e l'andare, e 'l venire, e la stoltezza tua contro di me.
29 Mentre tu infuriavi contro di me, la tua arroganza giunse alle mie orecchie: porrò dunque un anello alle tue narici, un freno alle tue labbra, e ti rimenerò per la strada da cui sei venuto.29 Quando tu infuriavi contro di me, pervenne alle mie orecchie la tua arroganza: io pertanto metterò alle tue narici un anello, ed un freno alle tue labbra, e ti rimenerò per quella strada, per cui venisti.
30 Ma per te (Ezechia), ecco il segno: mangia per quest'anno ciò che vien su spontaneamente, nel secondo anno vivrai di frutta, ma nel terzo anno seminate e mietete, piantate vigne e mangiatene il frutto.30 Ma tu (o Ezechia) ecco il segno, che avrai: Mangia per quest'anno quello, che spontaneamente darà la terra; ed il secondo anno viverai di pomi: il terzo anno poi seminate, e mietete, e piantate vigne, e mangiatene i frutti.
31 Tutto quello che si salverà, che rimarrà della casa di Giuda getterà all'ingiù radici, all'insù porterà frutti,31 E quel, che si salverà, e quello, che rimarrà della casa di Giuda, getterà all'ingiù le sue radici, e fruttificherà in alto:
32 perchè da Gerusalemme usciranno degli avanzi, dal monte di Sion dei salvati: lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.32 Perocché di Gerusalemme usciranno gli avanzi, e dal monte di Sion i salvati: lo zelo del Signor degli eserciti farà tal cosa.
33 Ecco dunque ciò che dice il Signore riguardo al re d'Assiria: — Egli non entrerà in questa città, non tirerà contro di lei nemmeno una freccia, non la minaccerà cogli scudi, non la circonderà di trincea.33 Per la qual cosa così dice il Signore riguardo al re Assiro: Ei non porrà il piede in questa città, né getterà qua una saetta, né la scalerà il soldato coperto di scudo, né egli alzerà terra all'intorno.
34 Ritornerà per la strada ond'è venuto, senza entrare in questa città — dice il Signore, —34 Per la strada, per cui venne, ritornerà, e non entrerà in questa città, dice il Signore.
35 ed io proteggerò questa città e la salverò a causa di me e del mio servo David ».35 Ed io proteggerò questa città, affin di salvarla a causa mia, e a causa di Davidde mio servo.
36 Scese adunque l'angelo del Signore, e percosse nel campo degli Assiri cento ottantacinque mila uomini: alla sveglia del mattino, tutti questi eran corpi di morti.36 Venne adunque un angelo del Signore, e percosse negli alloggiamenti degli Assirj cento ottantacinque mila uomini: e la mattina alla levata, ecco che tutti questi, eran morti cadaveri.
37 E levò il campo, e se ne andò, e tornò via, Sennacherib re degli Assiri, e dimorò in Ninive.37 E partissi, e se n' andò, e tornò Sennacheribbe re degli Assirj a posarsi in Ninive.
38 Or mentre adorava nel tempio il suo dio Nesroc, i suoi figli Adramelec e Sarasar lo percossero colla spada, poi fuggirono nella terra di Ararat, e Assaraddon suo figlio gli successe nel regno.38 Ed avvenne, che mentre adorava nel tempio Nesroch suo Dio, Adramelech, e Savasar suoi figliuoli lo uccisero a colpi di spada, e fuggirono nel paese di Ararat, e regnò in luogo di lui il figliuol suo Asarhaddon.