Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 36


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 L'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennacherib re d'Assiria sali contro tutte le città forti di Giuda, e le prese.1 OR avvenne, l’anno quartodecimo del re Ezechia, che Sennacherib, re di Assiria, salì contro a tutte le città forti di Giuda, e le prese.
2 E il re d'Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con forte esercito, il Rabsace, che si fermò presso l'acquedotto della vasca superiore, sulla via del campo del Gualchieraio.2 Poi il re di Assiria mandò Rab-sache, da Lachis in Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande stuolo. Ed esso si fermò presso dell’acquidotto dello stagno disopra, nella strada del campo del purgator di panni.
3 Andò a trovarlo Eliacim figlio d'Elcia, prefetto del palazzo e Sobna, segretario, e Joahe figlio di Asaf, archivista.3 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono fuori a lui.
4 Il Rabsace disse loro: « Dite ad Ezechia: — Ecco quanto dice il gran re, il re d'Assiria: — Qual'è mai la speranza su cui ti fondi?4 E Rab-sache disse loro: Or dite ad Ezechia: Così ha detto il gran re, il re di Assiria: Quale è questa confidanza, che tu hai avuta?
5 O con qual consiglio, con quali forze pretendi di ribellarti? In chi hai fiducia per ritirarti da me?5 Io ho detto, dici tu, che il consiglio, e la forza per la guerra, non sono altro che parole di labbra; or pure, in cui ti sei confidato, che tu ti sei ribellato contro a me?
6 Tu ti appoggi a questo bastone di canna rotta, all'Egitto, il quale, se uno vi si appoggia, gli si ficcherà nella mano e la forerà. Tale è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.6 Ecco, tu ti sei confidato in quel sostegno di canna rotta, sopra il quale se alcuno si appoggia, esso gli entra nella mano, e la fora; tale è Faraone, re di Egitto, a tutti coloro che si confidano in lui.
7 Che se tu mi rispondi: Noi confidiamo nel nostro Dio, non è forse quello stesso di cui Ezechia ha distrutti gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Voi adorerete (soltanto) dinanzi a questo altare?7 E se pur tu mi dici: Noi ci confidiamo nel Signore Iddio nostro; non è egli quello, del quale Ezechia ha tolti via gli alti luoghi, e gli altari; ed ha detto a Giuda, ed a Gerusalemme: Adorate dinanzi a questo altare?
8 Or dunque arrenditi al re d'Assiria mio Signore, e ti darò duemila cavalli e tra i tuoi non potrai trovar chi li cavalchi.8 Deh! scommetti ora col mio signore, re di Assiria, ed io ti darò duemila cavalli, se tu potrai dare altrettanti uomini che li cavalchino.
9 E come potrai stare in faccia di un governatore di un sol luogo, preso tra i minimi servi del mio Signore? Se poi hai fiducia nell'Egitto, nei cocchi e nei cavalieri,9 E come faresti tu voltar faccia all’uno de’ capitani d’infra i minimi servitori del mio signore? Ma tu ti sei confidato nell’Egitto, per de’ carri e per della gente a cavallo.
10 è forse senza ordine del Signore che or son venuto in questo paese a distruggerlo? Il Signore mi ha detto: « Va in quel paese e distruggilo ».10 Ora, sono io forse salito contro a questo paese per guastarlo, senza il Signore? il Signore mi ha detto: Sali contro a quel paese, e guastalo
11 Allora Eliacim, Sobna e Ioabe dissero al Rabsace: « Parla ai tuoi servi in siriaco: lo intendiamo: non ci parlare in lingua giudaica, da far capire al popolo che è sulle mura ».11 Allora Eliachim, e Sebna, e Ioa, dissero a Rab-sache: Deh! parla a’ tuoi servitori in lingua siriaca; perciocchè noi l’intendiamo; e non parlarci in lingua giudaica, udente il popolo, che è sopra le mura.
12 Rispose loro il Rabsace: « Il mio signore mi ha forse mandato a dire tutto questo al tuo signore e a te, o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura a mangiare i propri escrementi e a bere con voi la propria orina? »12 Ma Rab-sache disse: Il mio signore mi ha egli mandato a dir queste parole al tuo signore, od a te? Non mi ha egli mandato a coloro che stanno in sul muro, per protestar loro che mangeranno il loro sterco, e berranno la loro urina, insieme con voi?
13 Allora il Rabsace si alzò, e gridò ad alta voce in giudaico, e disse: « Udite le parole del gran re, del re d'Assiria.13 Poi Rab-sache si rizzò in piè, e gridò ad alta voce, in lingua giudaica, e disse: Ascoltate le parole del gran re, del re di Assiria:
14 Ecco quanto dice il re: — Non vi seduca Ezechia, perchè non potrà liberarvi.14 Così ha detto il re: Ezechia non v’inganni; perciocchè egli non potrà liberarvi.
15 E non v'ispiri Ezechia fiducia nel Signore, col dire: « Il Signore ci libererà di sicuro e questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria ».15 E non facciavi Ezechia confidar nel Signore, dicendo: Il Signore per certo ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria.
16 Non date retta ad Ezechia. Ecco dunque quello che dice il re d'Assiria: — Fate pace con me, arrendetevi a me e mangi ciascuno della sua vigna e del suo fico, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,16 Non ascoltate Ezechia; perciocchè così ha detto il re di Assiria: Fate pace meco, ed uscite a me; e ciascun di voi mangi della sua vite, e del suo fico, e beva dell’acqua della sua cisterna;
17 fino a che io venga a trasportarvi in una terra che è, come la vostra, terra da frumento e da vino, terra di pane e di vigne.17 finchè io venga, e vi meni in un paese simile al vostro; in un paese di frumento e di mosto, in un paese di pane e di vigne.
18 Nè vi imbrogli Ezechia col dire: « Il Signore ci libererà ». Han forse gli dèi delle nazioni liberata ciascuno la sua terra dalla mano del re d'Assiria?18 Guardatevi che Ezechia non vi seduca, dicendo: Il Signore ci libererà. Ha alcuno degl’iddii delle genti potuto liberare il suo paese dalla mano del re di Assiria?
19 Dov'è il dio d'Emaf e di Arfad? Dov'è il dio di Sefarvaim? Forse hanno liberata Samaria dalla mia mano?19 Dove son gl’iddii di Hamat, e di Arpad? Dove gl’iddii di Sefarvaim? ed hanno pure essi liberata Samaria di mano mia?
20 Quale tra tutti gli dèi di queste terre, ha salvata la sua regione dalla mia mano, perchè il Signore possa liberare dalla mia mano Gerusalemme? »20 Quali son quei dii, fra tutti gl’iddii di que’ paesi, che abbiano liberato il lor paese di mano mia, che il Signore abbia da liberare Gerusalemme di mano mia?
21 E tacquero, e non gli risposero neppure una parola, perchè il re aveva dato quest'ordine: « Non gli rispondete ».21 Ed il popolo tacque, e non gli rispose nulla; perciocchè tale era il comandamento del re: Non gli rispondete nulla.
22 Ed Eliacim, figlio d'Elcia; prefetto del palazzo, e Sobna, segretario, e Ioahe, figlio di Asaf, archivista, tornarono da Ezechia colle vesti stracciate, e gli riferirono le parole del Rabsace.22 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, vennero ad Ezechia, con le vesti stracciate, e gli rapportarono le parole di Rab-sache