Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaia 36


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 L'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennacherib re d'Assiria sali contro tutte le città forti di Giuda, e le prese.1 Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda.
2 E il re d'Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con forte esercito, il Rabsace, che si fermò presso l'acquedotto della vasca superiore, sulla via del campo del Gualchieraio.2 Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
3 Andò a trovarlo Eliacim figlio d'Elcia, prefetto del palazzo e Sobna, segretario, e Joahe figlio di Asaf, archivista.3 Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista.
4 Il Rabsace disse loro: « Dite ad Ezechia: — Ecco quanto dice il gran re, il re d'Assiria: — Qual'è mai la speranza su cui ti fondi?4 Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri?
5 O con qual consiglio, con quali forze pretendi di ribellarti? In chi hai fiducia per ritirarti da me?5 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me?
6 Tu ti appoggi a questo bastone di canna rotta, all'Egitto, il quale, se uno vi si appoggia, gli si ficcherà nella mano e la forerà. Tale è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui.
7 Che se tu mi rispondi: Noi confidiamo nel nostro Dio, non è forse quello stesso di cui Ezechia ha distrutti gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Voi adorerete (soltanto) dinanzi a questo altare?7 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare?
8 Or dunque arrenditi al re d'Assiria mio Signore, e ti darò duemila cavalli e tra i tuoi non potrai trovar chi li cavalchi.8 Or bene, fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi.
9 E come potrai stare in faccia di un governatore di un sol luogo, preso tra i minimi servi del mio Signore? Se poi hai fiducia nell'Egitto, nei cocchi e nei cavalieri,9 Come potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri!
10 è forse senza ordine del Signore che or son venuto in questo paese a distruggerlo? Il Signore mi ha detto: « Va in quel paese e distruggilo ».10 Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo".
11 Allora Eliacim, Sobna e Ioabe dissero al Rabsace: « Parla ai tuoi servi in siriaco: lo intendiamo: non ci parlare in lingua giudaica, da far capire al popolo che è sulle mura ».11 Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura".
12 Rispose loro il Rabsace: « Il mio signore mi ha forse mandato a dire tutto questo al tuo signore e a te, o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura a mangiare i propri escrementi e a bere con voi la propria orina? »12 Il gran coppiere replicò: "Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
13 Allora il Rabsace si alzò, e gridò ad alta voce in giudaico, e disse: « Udite le parole del gran re, del re d'Assiria.13 Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria.
14 Ecco quanto dice il re: — Non vi seduca Ezechia, perchè non potrà liberarvi.14 Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi.
15 E non v'ispiri Ezechia fiducia nel Signore, col dire: « Il Signore ci libererà di sicuro e questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria ».15 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria.
16 Non date retta ad Ezechia. Ecco dunque quello che dice il re d'Assiria: — Fate pace con me, arrendetevi a me e mangi ciascuno della sua vigna e del suo fico, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,16 Non date ascolto a Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna,
17 fino a che io venga a trasportarvi in una terra che è, come la vostra, terra da frumento e da vino, terra di pane e di vigne.17 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne.
18 Nè vi imbrogli Ezechia col dire: « Il Signore ci libererà ». Han forse gli dèi delle nazioni liberata ciascuno la sua terra dalla mano del re d'Assiria?18 Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli dèi delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria?
19 Dov'è il dio d'Emaf e di Arfad? Dov'è il dio di Sefarvaim? Forse hanno liberata Samaria dalla mia mano?19 Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano?
20 Quale tra tutti gli dèi di queste terre, ha salvata la sua regione dalla mia mano, perchè il Signore possa liberare dalla mia mano Gerusalemme? »20 Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?".
21 E tacquero, e non gli risposero neppure una parola, perchè il re aveva dato quest'ordine: « Non gli rispondete ».21 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli".
22 Ed Eliacim, figlio d'Elcia; prefetto del palazzo, e Sobna, segretario, e Ioahe, figlio di Asaf, archivista, tornarono da Ezechia colle vesti stracciate, e gli riferirono le parole del Rabsace.22 Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.