Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Cantico 2


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Altro dialogo tra gli sposi

1— Io sono il fior del campo e il giglio delle con valli. —2Come il giglio tra le spine, cosi è la mia diletta tra le fanciulle. —3Quale il melo tra le piante del bosco, tale è il mio diletto tra i giovani. All'ombra di lui che desideravo mi sono assisa, e il suo frutto è dolce al mio palato.4Egli mi ha fatta entrare nella stanza dei vini ed ha ordinata in me la carità.5Sostenetemi coi fiori, confortatemi coi frutti, perchè io languisco d'amore.6La sua sinistra è sotto il mio capo, e la sua destra sta per abbracciarmi. —7O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle e per le cerve dei campi, a non disturbare, a non far svegliare la diletta finché essa non voglia.

La sposa aspetta lo sposo che va a trovarla

8La voce del mio diletto! Eccolo venire, saltellando pei monti, balzando pei colli.9E' simile il mio diletto ad un capriolo, ad un cerbiatto. Eccolo, sta dietro al nostro muro, fa capolino dalla finestra, spia dalle grate.10Ecco il mio diletto mi parla: — Alzati, affrettati, o mia diletta, o mia colomba, o mia bella, e vieni.11Chè l'inverno è già passato, la pioggia è cessata, è andata;12I fiori sono apparsi sulla nostra terra, il tempo di potare è venuto; s'è sentito nelle nostre campagne il tubar della tortorella;13Il fico ha messi fuori i suoi frutti primaticci; le vigne in fiore mandano il loro profumo. Sorgi, o mia amica, o mia bella, e vieni.14O mia colomba (che stai) nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle muricce, mostrami il tuo viso, fammi sentir la tua voce, che la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro.15Acchiappateci le piccole volpi che guastan le vigne, chè la nostra vigna è in fiore. —16Il mio diletto è mio ed io son di lui, che si pasce tra i gigli.17Avanti che raffreschi il giorno e si allunghino le ombre, ritorna, e sii simile, o mio diletto, al capriolo e al cerbiatto sui monti di Beter.