Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Proverbi 30


font
BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Parole di colui che aduna, del figlio di colui che spande verità. Visione raccontata da uno col quale è Dio, e che, confortato dalla presenza di Dio in lui, dice:1 Parole di Agùr, figlio di Jakè, da Massa. Oracolo di costui per Itièl, per Itièl e per Ukal.
2 « Io sono il più ignorante tra gli uomini, e la sapienza umana è lungi da me.2 Sì, io sono il più stupido degli uomini e non ho un'intelligenza come gli altri;
3 Io non ho imparato la sapienza, io non conosco la scienza dei santi.3 non ho appreso la sapienza e ignoro la scienza del Santo!
4 Chi è salito al cielo e ne è poi disceso? Chi chiuse nelle sue mani il vento? Chi ha ristrette le acque nella sua veste? Chi ha stabiliti tutti i confini della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome del suo figliolo? Lo sai?4 Chi è salito al cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue palme? Chi ha racchiuso le acque nel mantello? Chi ha fissato tutte le estremità della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome di suo figlio? Lo sai?
5 Ogni parola di Dio è purificata col fuoco: Egli è uno scudo per quelli che sperano in lui.5 Ogni parola di Dio è provata al fuoco; egli è scudo a chi in lui si affida.
6 Non aggiunger nulla alle sue parole, per non esser ripreso e sbugiardato.6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ché non ti riprenda come un bugiardo.
7 Due cose ti ho chieste, non me le negare prima che io muoia:7 Due cose io chiedo a te, non negarmele prima che io muoia:
8 tien lungi da me la vanità e le parole di menzogna, non mi dare nè povertà, nè ricchezze, ma concedimi soltanto il necessario al mio sostentamento;8 da me allontana falsità e menzogna, non darmi povertà o ricchezza, fammi gustare il mio pezzo di pane,
9 affìnchè, saziato, non sia tentato a rinnegarti e dica: Chi è il Signore? ovvero, spinto dalla necessità, non rubi e non bestemmi il nome del mio Dio.9 perché, saziato, non abbia a tradire e dica: "Chi è il Signore?", o trovandomi in povertà io rubi e profani il nome del mio Dio!
10 Non accusare il servo presso il suo padrone, chè forse non ti maledica e tu vada in perdizione.10 Non calunniare un servo davanti al suo padrone, ché non ti maledica e ne porti la pena!
11 C'è una genìa di uomini che maledice il padre e non benedice la madre.11 Una generazione maledice suo padre e sua madre non la benedice;
12 C'è una genìa d'uomini che si credon puri, eppure non son lavati dalle loro immondezze.12 una generazione si ritiene pura, ma la sua impurità non è cancellata;
13 V'è una genìa d'uomini dagli occhi alteri e dalle ciglia superbamente alzate.13 una generazione ha gli occhi alteri e le sue palpebre si innalzano;
14 V'è una genìa d'uomini che invece di denti ha spade, che maciulla coi suoi molari, per divorare i poveri della terra e i miserabili tra gli uomini.14 una generazione ha i denti come spade e come coltelli ha le sue mascelle, per divorare i deboli e farli scomparire dal paese, i poveri e farli scomparire dalla terra.
15 La mignatta ha due figliole che dicono: Dammi, dammi. Tre cose sono insaziabili e la quarta non dice mai basta:15 La sanguisuga ha due figlie: "Dài, Dài!". Tre cose non si saziano mai e quattro non dicono mai: "Basta!":
16 L'inferno, la bocca della matrice, la terra, che non si sazia di acque: il fuoco poi non dice mai: basta.16 gli inferi, il seno sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: "Basta!".
17 L'occhio che schernisce il padre e disprezza il parto di sua madre, lo cavino i corvi del torrente, lo divorino i figli dell'aquila.17 L'occhio che deride il padre e rifiuta l'obbedienza alla madre, lo strapperanno i corvi del torrente, lo divoreranno le aquile.
18 Tre cose mi restan difficili, e la quarta la ignoro affatto:18 Tre cose sono troppo ardue per me, quattro non le capisco:
19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla pietra, la traccia d'una nave in mezzo al mare, e la traccia dell'uomo nell'adolescenza.19 il cammino dell'aquila nel cielo, il cammino del serpente sulla roccia, il cammino della nave in mezzo al mare e il cammino dell'uomo verso una ragazza.
20 Tal è della donna adultera: essa mangia, si ripulisce la bocca, e dice: Non ho fatto alcun malo.20 Questa è la condotta dell'adultera: mangia, si asciuga la bocca e dice: "Non ho fatto alcun male!".
21 Per tre cose è messa sottosopra la terra, e la quarta non la può sopportare:21 Sotto tre cose trema la terra e quattro non le può sopportare:
22 per lo schiavo che arriva a regnare, per lo stolto pieno di cibo,22 uno schiavo che si fa re, lo stolto che si sazia di pane,
23 per una donna odiosa che trova marito, e per una serva che diventa erede della padrona.23 una donna sgraziata che prende marito e una serva che soppianta la padrona.
24 Vi sono quattro cose piccolissime sulla terra, e superano in sapienza i sapienti:24 Quattro esseri sono i più minuscoli sopra la terra, ma sono saggi tra i saggi:
25 le formiche, popolo debole, che al tempo della messe prepara il suo vitto;25 le formiche, che sono un popolo minuto, ma ammassano d'estate il loro cibo;
26 le piccole lepri, razza paurosa, che fanno la loro tana nelle rocce;26 gli iraci, che sono un popolo senza vigore, ma pongono sulla roccia la dimora;
27 le cavallette non hanno re, eppure si muovon tutte divise in schiere;27 le cavallette, che non hanno un re, ma escono come un esercito schierato;
28 la lucertola, che si regge sulle mani, e abita nei palazzi dei re.28 la lucertola, che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re.
29 Tre cose han bella andatura, e la quarta va magnificamente:29 Tre cose hanno un incesso solenne e quattro hanno un'andatura maestosa:
30 il leone, il più forte degli animali, non ha paura, chiunque incontri;30 il leone, che è il re degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;
31 il gallo, dai fianchi serrati, il capro, e il re, a cui nessuno resiste.31 il gallo ancheggiante in mezzo alle galline, il capro che cammina in testa al gregge e il re quando è in mezzo al suo esercito.
32 Vi è chi è stato riconosciuto per stolto, innalzato a posto sublime: se avesse capito qualche cosa, si sarebbe messa la mano alla bocca.32 Se tu sei stato stolto da diventar superbo, ma hai cambiato, metti alla bocca il dito.
33 Chi preme con forza le mammelle per trarne il latte, ne fa uscire del burro, chi si soffia troppo forte il naso, ne fa uscire il sangue, e chi provoca sdegni produce discordie».33 Pressando il latte si produce il burro, stringendo il naso si fa uscire il sangue, sbottando l'ira si suscita la lite!