Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Esodo 21


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Queste son le leggi che loro proporrai:1 Haec sunt iudicia, quae propones eis:
2 Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni; ma al settimo se ne andrà libero senza pagar nulla.2 Si emeris servum Hebraeum, sex annis serviet tibi; in septimo egredietur liber gratis.
3 Se ne andrà colla veste con cui è venuto; ma se aveva moglie, anche questa se ne andrà con lui.3 Si solus intraverit, solus exeat; si habens uxorem, et uxor egredietur simul.
4 Se invece è stato il padrone che gli ha dato moglie, e questa gli ha partorito figlioli e figliole, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, lui poi se ne andrà colla sua veste.4 Sin autem dominus dederit illi uxorem, et pepererit filios et filias, mulier et liberi eius erunt domini sui; ipse vero exibit solus.
5 Ma se lo schiavo dirà: Io voglio bene al mio padrone, alla mia sposa, ai miei figli, e non voglio andarmene libero,5 Quod si dixerit servus: "Diligo dominum meum et uxorem ac liberos, non egrediar liber",
6 allora il padrone lo presenterà ai giudici, lo farà accostare alla porta e agli stipiti, gli forerà l'orecchio con una lesina, e quello rimarrà suo schiavo per sempre.6 afferet eum dominus ad Deum et applicabit eum ad ostium vel postes perforabitque aurem eius subula; et erit ei servus in saeculum.
7 Se uno vende la sua figlia per serva, questa non se ne andrà come soglion andare le schiave.7 Si quis vendiderit filiam suam in famulam, non egredietur sicut servi exire consueverunt.
8 Se essa non piace più al padrone, a cui era stata data, questo la rimanderà; ma senza avere il diritto di venderla a gente straniera, dopo averla disprezzata.8 Si displicuerit oculis domini sui, cui tradita fuerat, faciat eam redimi; populo autem alieno vendendi non habebit potestatem, quia fraudavit eam.
9 So l'avrà data come sposa al suo figlio, la tratterii come una figliola.9 Sin autem filio suo desponderit eam, iuxta morem filiarum faciet illi.
10 Ma se egli dà al figlio un'altra sposa, procurerà alla serva altre nozze e le vesti, e non le negherà il prezzo della verginità.10 Quod si alteram sibi acceperit, cibum et vestimentum et concubitum non negabit.
11 Che se egli non farà queste tre cose, la serva se ne andrà gratuitamente, senza pagare alcun riscatto.11 Si tria ista non fecerit ei, egredietur gratis absque pretio.
12 Chi percuoterà un uomo con volontà di ucciderlo, sia messo a morte.12 Qui percusserit hominem, et ille mortuus fuerit, morte moriatur.
13 Se uno poi non ha teso insidie, ma Dio gliel'ha fatto cader nelle mani, io determinerò un luogo in cui debba rifugiarsi.13 Qui autem non est insidiatus, sed Deus illum tradidit in manus eius, constituam tibi locum, in quem fugere debeat.
14 Se uno invece con premeditazione e con insidie avrà ucciso il suo prossimo, lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.14 Si quis de industria occiderit proximum suum et per insidias, ab altari meo evelles eum, ut moriatur.
15 Chi avrà percosso il padre o la madre, sia punito colla morte.15 Qui percusserit patrem suum aut matrem, morte moriatur.
16 Chi, dopo aver rubato un uomo, lo avrà venduto, convinto del delitto, sia messo a morte.16 Qui furatus fuerit hominem sive vendiderit eum sive inventus fuerit in manu eius, morte moriatur.
17 Chi maledirà il suo padre o la sua madre, sia punito colla morte.17 Qui maledixerit patri suo vel matri, morte moriatur.
18 Se nella rissa uno percuote un altro con un sasso o col pugno, ma in modo che questo non muoia, e solo debba mettersi a letto;18 Si rixati fuerint viri, et percusserit alter proximum suum lapide vel pugno, et ille mortuus non fuerit, sed iacuerit in lectulo,
19 se si rileva e può camminar fuori appoggiato al suo bastone, il percussore sarà assolto; ma deve rifare le spese pel lavoro interrotto e i medici.19 si surrexerit et ambulaverit foris super baculum suum, impunitus erit, qui percusserit, ita tamen, ut operas eius deperditas et impensas pro medela restituat.
20 Chi percuoterà col bastone il suo schiavo o la sua schiava, in modo che gli muoian tra le mani, sarà reo di delitto.20 Qui percusserit servum suum vel ancillam virga, et mortui fuerint in manibus eius, ultioni subiacetur.
21 Ma se quelli sopravvivono un giorno o due, egli non sarà soggetto alla pena, perchè son suo danaro.21 Sin autem uno die vel duobus supervixerit, non subiacebit poenae, quia pecunia illius est.
22 Alcuni vengono a rissa, e uno percuote una donna incinta, da farla abortire, senza però ucciderla, chi l'ha colpita rifarà il danno secondo la richiesta del marito della donna e il giudizio degli arbitri.22 Si rixati fuerint viri, et percusserit quis mulierem praegnantem et abortivum quidem fecerit, sed aliud quid adversi non acciderit, subiacebit damno, quantum maritus mulieris expetierit, et arbitri iudicaverint.
23 Ta se ne segue la morte, egli renderà vita per vita,23 Sin autem quid adversi acciderit, reddet animam pro anima,
24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,24 oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro manu, pedem pro pede,
25 scottatura per scottatura, ferita per ferita, livido per livido.25 adustionem pro adustione, vulnus pro vulnere, livorem pro livore.
26 Se uno, colpendo l'occhio del suo schiavo o della sua schiava, glielo fa perderelo lascerà in libertà in compenso dell'occhio perduto;26 Si percusserit quispiam oculum servi sui aut ancillae et luscos eos fecerit, dimittet eos liberos pro oculo.
27 cosi pure li lascerà andaliberi se allo schiavo o alla schiava avrà fatto cadere un dente.27 Dentem quoque si excusserit servo vel ancillae suae, dimittet eos liberos pro dente.
28 Se un bue cozza un uomo o una donna da farli morire, sarà lapidato, le sue carni non dovranno esser mangiate ma il padrone del bue sarà assolto28 Si bos cornu percusserit virum aut mulierem, et mortui fuerint, lapidibus obruetur, et non comedentur carnes eius; dominus autem bovis innocens erit.
29 Ma se il bue aveva da qualche tempo il vizio di cozzare e il padrone, avvertito non l'ha tenuto dentro, dato che il bue uccida un uomo o una donna, esso sarà lapidato e il padrone sarà messo a morte.29 Quod si bos cornupeta fuerit ab heri et nudiustertius, et contestati sunt dominum eius, nec recluserit eum, occideritque virum aut mulierem: et bos lapidibus obruetur, et dominum illius occident.
30 Ove poi gli venga imposta un'ammenda, riscatterà la sua vita con ciò che gli sarà domandato.30 Quod si pretium ei fuerit impositum, dabit pro anima sua, quidquid fuerit postulatus.
31 Il padrone avrà la medesima condanna anche se il bue avrà cozzato un figlio o una figlia.31 Filium quoque vel filiam si cornu percusserit, simili sententiae subiacebit.
32 Se invece avrà cozzato uno schiavo o una schiava, pagherà trenta sicli d'argento al loro padrone, e il bue sarà lapidato.32 Si servum vel ancillam invaserit, triginta siclos argenti dabit domino; bos vero lapidibus opprimetur.
33 Se uno apre una cisterna e dopo averla scavata non la copre, e così vi casca dentro un bue o un asino, sul padrone della cisterna pagherà il prezzo dell'animale, ma la bestia morta sarà sua.33 Si quis aperuerit cisternam vel foderit et non operuerit eam, cedideritque bos vel asinus in eam,
34 Se il bue d'uno cozza il bue d'un altro in modo da ammazzarlo, venderanno il bue vivo per dividerne il prezzo, e poi si divideranno tra loro anche il bue morto.34 dominus cisternae reddet pretium iumentorum; quod autem mortuum est, ipsius erit.
35 Ma se il padrone sapeva che il bue da qualche tempo aveva il vizio di cozzare e non lo ha guardato, renderà bue per bue, e sarà sua la bestia morta.35 Si bos alienus bovem alterius vulneraverit, et ille mortuus fuerit, vendent bovem vivum et divident pretium; cadaver autem mortui inter se dispertient.
36 Sin autem notum erat quod bos cornupeta esset ab heri et nudiustertius, et non custodivit eum dominus suus, reddet bovem pro bove et cadaver integrum accipiet.
37 Si quis furatus fuerit bovem aut ovem et occiderit vel vendiderit, quinque boves pro uno bove restituet et quattuor oves pro una ove.