Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giuditta 9


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Partiti che furono, Giuditta entrò nel suo oratorio, e, indossato il cilizio, sparsa di cenere la sua testa, si prostrò dinanzi al Signore e ad alta voce si mise a dire:1 - Partiti che furono quelli. Giuditta rientrò nel suo oratorio; vestitasi di cilizio si sparse di cenere il capo, e prostratasi innanzi al Signore alzò a lui la voce dicendo:
2 « Signore Dio del mio padre Simeone, a cui desti la spada per punire quegli stranieri che per infame passione avevan violata e oltraggiata turpemente una vergine,2 « Signore Dio di Simeon mio padre, che gli desti la spada per castigar gli stranieri i quali nella loro immondezza avevan violata ed oltraggiata con sua confusione una vergine;
3 e abbandonasti le loro mogli ad esser rapite, le loro figlie alla schiavitù, tutte le loro spoglie in preda ai tuoi servi ardenti di zelo pel tuo onore, porgi aiuto, ti prego, o Signore Dio, a me vedova.3 tu che facesti divenir preda le loro donne, andare schiave le loro figlie e tutte le loro sostanze esser divise fra i tuoi servi che avevano zelato l'onor tuo; soccorri, ti prego, a me vedova, Signore Dio mio.
4 Sei tu che hai fatte le antiche maraviglie, tu che hai fatto il disegno di quelle che loro seguono, e ciò fu perchè tu hai voluto.4 Poiché tu facesti quelle cose dapprima, ed altre ne pensasti dopo, e quel che tu volesti fu fatto.
5 Tutte le tue vie son preparate, i tuoi giudizi li hai fondati nella tua provvidenza.5 Poiché tutte le vie ti sono aperte, e nella tua provvidenza hai posti i tuoi giudizi.»
6 Or volgi lo sguardo sopra il campo degli Assiri, come una volta ti degnasti volgerlo sopra il campo degli Egiziani, quando, confidando nei loro carri, nella loro cavalleria, nella moltitudine dei combattenti, correvano armati dietro ai tuoi servi.6 Guarda ora al campo degli Assiri come già degnasti guardare a quello degli Egiziani, quando armati inseguivano 1 tuoi servi, fidando ne' loro carri, nella loro cavalleria, e nella moltitudine dei loro armati.
7 Ma tu gettasti uno sguardo sopra il loro campo e li misero sottosopra le tenebre;7 Ma tu ti voltasti verso il loro campo, e le tenebre li avvolsero.
8 l'abisso arrestò i loro passi; le acque li ricoprirono.8 L'abisso fermò i loro passi, e le acque li ricoprirono.
9 O Signore, avvenga lo stesso di costoro che confidano nella loro moltitudine, nei loro carri, nelle aste, negli scudi, nelle loro frecce e si gloriano nelle loro lance,9 Cosi, Signore, accade anche a questi, che confidano nel loro numero, e si gloriano de' carri e delle aste e degli scudi e dei dardi e delle lance,
10 senza sapere che tu sei Il nostro Dio, che fin ab antico stritoli le armate e che ti chiami il Signore.10 e non sanno che sei tu il nostro Dio il quale sin da principio hai disperso gli eserciti, ed il nome tuo é "Il Signore".
11 Come pel passato alza il tuo braccio, schiaccia la loro potenza colla tua potenza, davanti alla tua ira cada la forza di costoro che minacciano di violare le tue cose sante, di contaminare il Tabernacolo del tuo nome, di abbattere colla loro spada il corno del tuo altare.11 Alza il tuo braccio come da principio, e spezza con la tua forza la forza loro. La tua collera fiacchi la potenza di quelli che si ripromettono di violare i tuoi santuarli, di profanare il tabernacolo del nome tuo, e d'abbattere con la loro spada i corni del tuo altare.
12 Fa, o Signore, che per mezzo della sua stessa spada sia troncata la sua superbia,12 Fa', Signore, che dalla sua stessa spada venga recisa la sua superbia.
13 che egli sia preso al laccio dei suoi occhi fìssi su me, colpiscilo colle grazie delle mie labbra;13 Sia egli preso da me al laccio de' suoi occhi, e tu percuotilo con la dolcezza del mio parlare.
14 da' al mio spirito fermezza per disprezzarlo, forza per abbatterlo,14 Da' all'animo mio fermezza per disprezzarlo, e forza per abbatterlo.
15 e sarà un monumento pel tuo nome, che la mano d'una donna 1'abbia abbattuto.15 Sarà invero un monumento al tuo nome, che la mano d'una donna l'abbia atterrato.
16 Il tuo potere, o Signore, non sta nel numero, nè dipende dalle forze dei cavalli la tua volontà; fin da principio non ti piacquero i superbi e gradisti sempre la preghiera degli umili e dei mansueti.16 La tua potenza, Signore, non sta nel numero; nè la tua compiacenza nella forza de' cavalli; sin da principio i superbi non ti piacquero, e sempre invece ti piacque la preghiera degli umili e dei mansueti.
17 Dio dei cieli, creatore delle acque e Signore di tutte le creature, ascolta una miserabile che a te ricorre e tutto spera dalla tua misericordia.17 Dio de' cieli, creatore dell'acque, Signore di tutte le creature, esaudisci me miserabile che ti supplico e confido nella tua misericordia.
18 Ricordati, o Signore, del tuo patto, metti le parole sulla mia bocca, fortifica nel mio cuore il mio proposito, affinchè la tua casa conservi sempre la sua santità,18 Ricordati del tuo patto, Signore; poni tu le parole nella mia bocca, e rafforza nel mio cuore la risoluzione, affinchè la casa tua rimanga a te consacrata,
19 e tutte le genti conoscano che tu sei Dio e che fuori di te non ve n'è altri ».19 e tutte le genti riconoscano che tu sei Dio, e non ve n'è altri fuori di te »,