Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Giuditta 16


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Cantico di Giuditta

1Allora Giuditta cantò questo cantico al Signore, e disse:2« Cominciate a lodare il Signore coi timpani, celebrate il Signore coi cembali, intonate a lui un nuovo cantico, esaltate e invocate il suo nome.3Il Signore stritola gli eserciti: egli si chiama il Signore.4Egli pose il suo campo in mezzo al suo popolo, per liberarci dalle mani di tutti i nostri nemici.5Assur venne dai monti, da settentrione colla moltitudine delle sue forze: le sue schiere riempirono i torrenti, i suoi destrieri ricopersero le valli.6Egli disse di dare alle fiamme il mio paese, di far perire di spada i miei giovani, di dare in preda i miei fanciulli, ed alla schiavitù le vergini.7Ma il Signore onnipotente l'ha colpito, l'ha dato in mano d'una donna che l'ha trafitto.8Il loro eroe non fu atterrato dai giovani, non lo percossero i figli di Titan, non gli si opposero gli smisurati giganti; ma Giuditta, la figlia di Merari, colla bellezza del suo viso l'ha disfatto.9Essa, deposti gli abiti vedovili, indossò le vesti della gioia, per il trionfo dei figli d'Israele.10Essa, spalmò il suo viso di profumi, imprigionò le sue chiome in una mitra, si ammantò di veste nuova per sedurlo.11I suoi sandali rapirono gli occhi di lui, la sua bellezza ne fece schiava l'anima, ed essa colla spada gli troncò il collo.12I Persiani restarono sbigottiti della sua costanza, i Medi della sua audacia.13Allora diede in alte grida il campo degli Assiri quando comparvero i miei, estenuati e riarsi dalla sete14I figli di giovani spose li han trafitti, li hanno uccisi come fanciulli in preda alla fuga. Così son periti nella battaglia davanti alla faccia del Signore mio Dio.15Cantiamo un inno al Signore, un inno nuovo cantiamo al Signore Dio nostro.16Adonai, Signore, tu sei grande, magnifico nella tua possanza, nessuno può superarti.17A te obbediscano tutte le tue creature, perchè parlasti e furori fatte, mandasti il tuo spirito e furon create: nessuno può resistere alla tua voce.18Si scoteranno dai i fondamenti i monti e i mari, le i pietre qual cera si struggeranno davanti alla tua faccia;19ma quelli che ti temono saranno grandi dinanzi a te in tutto.20Guai alla nazione che si leva contro il mio popolo; il Signore onnipotente si vendicherà di essa, e la visiterà nel giorno del giudizio;21egli farà entrare il fuoco e i vermi nelle loro carni, li farà ardere e straziare in eterno ».

Virtù, gloria e morte di Giuditta. Festa della sua vittoria

22Dopo questo e dopo la vittoria, tutto il popolo andò ad adorare il Signore in Gerusalemme, e tutti, appena purificati, offrirono i loro olocausti, voti e le cose promesse.23E Giuditta, in anatema d'oblio, offrì tutti gli strumenti da guerra di Oloferne, a lei dati dal popolo, e il conopeo che essa stessa aveva tolto dal di lui letto.24Tutto il popolo stava pieno di gioia dinanzi al luogo santo, e per tre mesi fu celebrata con Giuditta la festa di questa vittoria.25Finiti quei giorni, ciascuno se ne tornò a casa sua e Giuditta divenne grande in Betulia, e la più illustre di tutto il paese d'Israele,26perchè alla virtù univa la castità, in modo che non conobbe uomo in tutto il tempo della sua vita, dopo la morte del suo marito Manasse.27Ai giorni di festa essa compariva con molta gloria.28Stette nella casa del suo marito fino ai centocinque anni, diede la libertà alla sua serva, e quando morì fu sepolta col suo marito in Betulia,29e fu pianta da tutto il popolo per sette giorni.30Per tutto il tempo della sua vita e per molti anni dopo la sua morte non venne nessuno a turbare Israele.31Il giorno di festa per la sua vittoria fu messo dagli Ebrei nel numero dei giorni santi ed è dai Giudei onorato da quel tempo fino ad oggi.