Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giuditta 3


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Nonostante le spontanee sottomissioni, Oloferne invade e devasta

1Allora i re e i principi di tutte le città e di tutte le provincie, cioè della Siria di Mesopotamia, della Siria di Sobal, della Libia, e della Cilicia, mandarono i loro ambasciatori, i quali, giunti davanti a Oloferne, dissero:2« Cessi il tuo sdegno contro di noi, chè per noi è meglio vivere servi di Nabucodonosor e a te soggetti, che morirti sterminati dopo aver sofferti i mali della schiavitù.3Tutte le nostre città, tutti i nostri possessi, tutti i monti, i colli, i campi, gli armenti dei buoi, i branchi delle pecore e delle capre, i cavalli, i cammelli e tutte le nostre facoltà e le nostre famiglie son a tua disposizione.4Tutto ciò che è nostro sia sotto la tua legge;5noi e i nostri figli siamo tuoi servi;6vieni a noi come pacifico signore, e disponi come ti piacerà dei nostri servizi ».7Ma (Oloferne), disceso dai monti colla cavalleria e con grandi forze, s'impadronì di tutte le città e di tutti gli abitanti della terra,8e da tutte quelle città prese come ausiliari gli uomini robusti e scelti per la guerra.9Fu tanto lo spavento che invase quelle provincie, che i principali di tutte le città e le persone più distinte insieme ai popoli gli andavano incontro,10e lo ricevevano con corone e torce danzando al suono di timpani e di trombe.11Però, per quanto facessero, non riuscirono ad ammansire la ferocia di quel cuore;12distrusse le loro città, abbattè i loro boschetti sacri;13perchè il re Nabucodonosor aveva ordinato di sterminare tutti gli dèi della terra, per esser chiamato lui solo dio delle nazioni soggiogate dal valore di Oloferne.14Questi, percorsa la Siria di Sobal e tutta l'Apamea e tutta la Mesopotamia, giunse dagli Idumei nella terra di Gabaa,15e, prese le loro città, vi si fermò trenta giorni, durante i quali fece riunire tutte le truppe della sua armata.