Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 14


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Doveri verso i cristiani più deboli nella fede

1- Colui che è debole nella fede, accoglietelo, non per discutere sulle differenti opinioni.2L'uno crede di poter mangiar d'ogni cosa; un altro che è debole non mangia che erbe.3Or chi mangia non sprezzi colui che non mangia; e chi non mangia non voglia giudicar chi mangia, poichè Dio stesso l'ha accolto.4O tu chi sei che vuoi giudicare il servo altrui? pel suo padrone, sta o cade; ma starà in piedi, perchè il Signore ha la potenza di sostenerlo.5C'è chi giudica un giorno più d'un altro, c'è chi ritiene tutti i giorni uguali; ognuno nella propria mente abbia la sua piena sicurezza.6Chi bada al giorno, lo fa per il Signore, e chi mangia, mangia per il Signore; tant'è vero che ne ringrazia Dio, e chi non mangia s'astiene per il Signore, e così rende grazie a Dio.7Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso;8se viviamo, viviamo pel Signore, e se moriamo, moriamo per lui; sia che viviamo sia che moriamo, siamo del Signore.9Per questo morì Cristo e risorse, per signoreggiare e morti e vivi.10E tu, a che giudichi tuo fratello? O anche tu perchè disprezzi tuo fratello? Tutti compariremo davanti al tribunale di Dio,11poichè sta scritto: "Come è vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà avanti a me, e ogni lingua liberamente confesserà Dio".12Così dunque ognun di noi renderà conto di se stesso a Dio.13Dunque non giudichiamoci più gli uni gli altri, ma questo piuttosto decidete, di non porre inciampi al fratello o essergli cagion di caduta.14Io so e son persuaso in Cristo Gesù, che nulla cosa è volgare di per sè; però chi ritiene qualche cosa come volgare, tale è per lui.15Se per via del cibo il tuo fratello ha da aver un cruccio, tu non ti conduci più con amore. Non rovinare pel tuo cibo, colui per cui Cristo è morto.16Che quel che è vostro bene, dunque non sia oggetto di biasimo.17Il regno di Dio non è cibo nè bevanda, ma giustizia e pace e gioia nello Spirito Santo.18Chi serve a Cristo in questo, è gradevole a Dio e approvato dagli uomini.19Seguiamo dunque le vie della pace e della scambievole edificazione.20Non distruggere per via d'un cibo, l'opera di Dio; tutte le cose son pure, ma è male per l'uomo che ne mangia se dà occasione di scandalo.21Bello è non mangiar carne, nè bere vino, nè far ciò in cui il fratello tuo riceve scandalo.22La fede che tu hai, tientela per te stesso davanti a Dio. Felice chi non ha a condannare se stesso in ciò che approva;23e chi è incerto se debba mangiare, è condannato mangiandone, perchè non agisce secondo la sua fede; e tutto quello che non è secondo la fede è peccato.