Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 14


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Colui che è debole nella fede, accoglietelo, non per discutere sulle differenti opinioni.1 Accogliete chi è debole nella fede, senza discuterne le opinioni.
2 L'uno crede di poter mangiar d'ogni cosa; un altro che è debole non mangia che erbe.2 Uno crede di poter mangiare di tutto; l’altro, che invece è debole, mangia solo legumi.
3 Or chi mangia non sprezzi colui che non mangia; e chi non mangia non voglia giudicar chi mangia, poichè Dio stesso l'ha accolto.3 Colui che mangia, non disprezzi chi non mangia; colui che non mangia, non giudichi chi mangia: infatti Dio ha accolto anche lui.
4 O tu chi sei che vuoi giudicare il servo altrui? pel suo padrone, sta o cade; ma starà in piedi, perchè il Signore ha la potenza di sostenerlo.4 Chi sei tu, che giudichi un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone. Ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di tenerlo in piedi.
5 C'è chi giudica un giorno più d'un altro, c'è chi ritiene tutti i giorni uguali; ognuno nella propria mente abbia la sua piena sicurezza.5 C’è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però sia fermo nella propria convinzione.
6 Chi bada al giorno, lo fa per il Signore, e chi mangia, mangia per il Signore; tant'è vero che ne ringrazia Dio, e chi non mangia s'astiene per il Signore, e così rende grazie a Dio.6 Chi si preoccupa dei giorni, lo fa per il Signore; chi mangia di tutto, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; chi non mangia di tutto, non mangia per il Signore e rende grazie a Dio.
7 Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso;7 Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso,
8 se viviamo, viviamo pel Signore, e se moriamo, moriamo per lui; sia che viviamo sia che moriamo, siamo del Signore.8 perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
9 Per questo morì Cristo e risorse, per signoreggiare e morti e vivi.9 Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
10 E tu, a che giudichi tuo fratello? O anche tu perchè disprezzi tuo fratello? Tutti compariremo davanti al tribunale di Dio,10 Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio,
11 poichè sta scritto: "Come è vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà avanti a me, e ogni lingua liberamente confesserà Dio".11 perché sta scritto:
Io vivo, dice il Signore:
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio.
12 Così dunque ognun di noi renderà conto di se stesso a Dio.12 Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
13 Dunque non giudichiamoci più gli uni gli altri, ma questo piuttosto decidete, di non porre inciampi al fratello o essergli cagion di caduta.13 D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il fratello.
14 Io so e son persuaso in Cristo Gesù, che nulla cosa è volgare di per sè; però chi ritiene qualche cosa come volgare, tale è per lui.14 Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro.
15 Se per via del cibo il tuo fratello ha da aver un cruccio, tu non ti conduci più con amore. Non rovinare pel tuo cibo, colui per cui Cristo è morto.15 Ora se per un cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo cibo colui per il quale Cristo è morto!
16 Che quel che è vostro bene, dunque non sia oggetto di biasimo.16 Non divenga motivo di rimprovero il bene di cui godete!
17 Il regno di Dio non è cibo nè bevanda, ma giustizia e pace e gioia nello Spirito Santo.17 Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo:
18 Chi serve a Cristo in questo, è gradevole a Dio e approvato dagli uomini.18 chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.
19 Seguiamo dunque le vie della pace e della scambievole edificazione.19 Cerchiamo dunque ciò che porta alla pace e alla edificazione vicendevole.
20 Non distruggere per via d'un cibo, l'opera di Dio; tutte le cose son pure, ma è male per l'uomo che ne mangia se dà occasione di scandalo.20 Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutte le cose sono pure; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo.
21 Bello è non mangiar carne, nè bere vino, nè far ciò in cui il fratello tuo riceve scandalo.21 Perciò è bene non mangiare carne né bere vino né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.
22 La fede che tu hai, tientela per te stesso davanti a Dio. Felice chi non ha a condannare se stesso in ciò che approva;22 La convinzione che tu hai, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non condanna se stesso a causa di ciò che approva.
23 e chi è incerto se debba mangiare, è condannato mangiandone, perchè non agisce secondo la sua fede; e tutto quello che non è secondo la fede è peccato.23 Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce secondo coscienza; tutto ciò, infatti, che non viene dalla coscienza è peccato.