Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 9


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Incredulità dei Giudei

1- Dico la verità in Cristo; non mentisco, rendendone testimonianza la mia coscienza nello Spirito Santo:2grande dolore io provo e continua pena è nel mio cuore.3Vorrei essere io stesso anàtema e separato da Cristo, per i miei fratelli, parenti miei secondo la carne,4i quali sono Israeliti, dei quali è l'adozione a figliuoli e la gloria e i patti d'alleanza e la Legge e il culto e le promesse,5ai quali appartengono i patriarchi, e dai quali è Cristo secondo la carne, il Dio che è sopra tutte le cose benedetto nei secoli, amen.6Non già che sia andata perduta la parola di Dio, perchè non tutti i discendenti da Israele, sono Israeliti,7nè per essere seme d'Abramo son tutti figli; ma: «In Isacco avrà nome la tua discendenza».8Il che vuol dire: non i figli della carne sono i figli di Dio, ma i figliuoli della promessa van calcolati nella discendenza.9Poichè della promessa questa è la parola: «In questo tempo verrò, e Sara avrà un figliuolo».10E non solo questo, ma anche Rebecca ebbe due figli da un solo uomo, da Isacco nostro padre;11poichè pur non essendo ancora nati e non avendo fatto nulla nè di bene nè di male, affinchè fermo stesse il proponimento di Dio relativamente alla elezione,12non dalle opere ma dal voler di chi chiama, fu detto a Rebecca che:13«il maggiore sarà servo del minore», conforme sta scritto: «Ho amato Giacobbe, ho odiato Esaù». Dio non può essere accusato d'infedeltà o d'ingiustizia

Dio non può essere accusato d'infedeltà o d'ingiustizia.

14Che cosa diremo dunque? Forse è ingiustizia in Dio? non sia mai!15Egli dice a Mosè: «Userò misericordia a chi uso misericordia, e avrò compassione di chi avrò compassione».16Adunque non è di chi vuole nè di chi corre, ma di Dio misericordioso.17Dice la Scrittura a Faraone: «Per questo appunto ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza, e perchè sia annunziato in tutto il mondo il mio nome».18Adunque a chi Egli vuole usa misericordia, e chi Egli vuole indura.19Mi dirai: «E allora, di che cosa ancora si lagna? poichè al voler di lui chi s'è opposto?».20O uomo, e chi se' tu che vieni a disputa con Dio? Non mica dirà il vaso al formatore: «Perchè mi hai fatto così?»21o non ha il formatore dell'argilla facoltà di fare della stessa pasta il vaso di uso onorevole, e quello spregevole?22E se Dio, volendo mostrare l'ira sua e far conoscere ciò che egli può, avesse tollerato con molta longanimità dei vasi d'ira pronti per la perdizione,23anche al fine di manifestare la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, già preparati per la gloria?24[Dico di] noi che anche chiamò non solo dai Giudei ma altresì dalle genti,25come dice anche in Osea: «Chiamerò quello che non è mio popolo, popolo mio: e colei che non era amata, amata»,26e «Avverrà nel luogo ove fu detto loro: - Non siete mio popolo voi - », proprio là saranno chiamati «figli del Dio vivente».27E Isaia esclama sopra Israele: «Se anche il numero dei figli di Israele fosse come la rena del mare, non ne sarà salvato che il residuo».28Poichè la parola sua adempiendo e circoscrivendo, l'effettuerà il Signore sopra la terra.29Conforne anche aveva predetto Isaia: «Se il Dio degli eserciti non avesse lasciato a noi un seme, noi saremmo diventati come Sodoma e ci saremmo assomigliati a Gomorra».

I Giudei responsabili della loro riprovazione

30Che diremo dunque? Diremo che le Genti le quali non andavano dietro alla giustizia l'hanno ottenuta,31e Israele che cercava la legge della giustizia a tal legge non pervenne.32E perchè? perchè non dalla fede [la cercò], ma dalle opere; urtarono nella pietra d'inciampo;33secondo che fu scritto: «Ecco io pongo in Sion un sasso d'inciampo, una pietra d'intoppo, e chi ha fede in lui non sarà svergognato».