Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 20


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - In uno di quei giorni, mentre insegnava al popolo nel tempio e annunziava la buona novella,1 Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani
2 Sopraggiunsero i principi dei Sacerdoti e gli Scribi con gli anziani e gli chiesero: «Dicci con quale autorità fai tu queste cose, oppure chi ti ha dato questa autorità?».2 e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità».
3 Ed egli rispose loro: «Anch'io vi farò una domanda. Rispondetemi:3 E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi:
4 - Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? -».4 il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?».
5 Ed essi facevan tra loro queste considerazioni: «Se diciamo che veniva dal cielo, ci dirà: - Perchè dunque non gli avete creduto? -,5 Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”.
6 e se diciamo che veniva dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà, persuaso com'è che Giovanni fosse un profeta».6 Se invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta».
7 Perciò risposero che non sapevano donde venisse.7 Risposero quindi di non saperlo.
8 E Gesù replicò loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».8 E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
9 Poi cominciò a raccontare al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna e datala in affitto a dei coloni, se n'andò per un lungo viaggio.9 Poi prese a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo.
10 A suo tempo, mandò ai coloni un servo, perchè gli dessero conto dei prodotti della vigna; ma i coloni lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.10 Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
11 Mandò ancora un altro servo; ma essi, picchiato e vituperato anche costui, lo rimandarono a mani vuote.11 Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani vuote.
12 Egli allora ne mandò un terzo; ed essi, ferito anche lui, lo scannarono.12 Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono via.
13 Allora disse il padrone della vigna: - Che farò? Manderò il mio figliuolo diletto; forse, quando lo vedranno, avranno rispetto per lui. -13 Disse allora il padrone della vigna: “Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l’amato, forse avranno rispetto per lui!”.
14 Ma i coloni, vistolo appena, complottaron tra loro e dissero: - Costui è l'erede; uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. -14 Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: “Costui è l’erede. Uccidiamolo e così l’eredità sarà nostra!”.
15 E, cacciatolo fuor della vigna, lo uccisero. Ora che farà di costoro il padrone della vigna?15 Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
16 Verrà, sterminerà quei coloni e darà ad altri la vigna». Ma essi avendo udito ciò, dissero: «Non sia mai».16 Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri».
Udito questo, dissero: «Non sia mai!».
17 Egli però, fissatili, disse: «Che vuol dire dunque quanto sta scritto: La pietra rigettata dai costruttori è divenuta pietra angolare ?17 Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: «Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo?
18 Chiunque cadrà su quella pietra sarà sfracellato, ed essa stritolerà colui sul quale cade».18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato».
19 Gli Scribi e i principi dei Sacerdoti cercarono di mettergli immediatamente le mani addosso, ma ebbero paura del popolo, perchè capiron che questa parabola l'aveva raccontata per loro.19 In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l’aveva detta per loro.
20 Essi spiandolo gli mandarono insidiatori, i quali si fingessero giusti per sorprenderlo in fallo nella sua conversazione, e poterlo così dare in mano delle autorità e in balìa del preside.20 Si misero a spiarlo e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore.
21 Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non guardi in viso a nessuno, ma insegni la via di Dio con verità.21 Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità.
22 È lecito a noi pagare il tributo a Cesare, o no?».22 È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?».
23 Egli, conoscendo la loro astuzia, rispose loro: «Perchè mi tentate?23 Rendendosi conto della loro malizia, disse:
24 Mostratemi un danaro. Di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».24 «Mostratemi un denaro: di chi porta l’immagine e l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare».
25 «Rendete dunque», soggiunse loro «a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio».25 Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio».
26 E così in nessuna parola potevano trovare un pretesto, davanti al popolo, e ammirati della sua risposta, stettero zitti.26 Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
27 Alcuni Sadducei, i quali negano che vi sia la resurrezione, s'accostarono a lui e lo interrogarono27 Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda:
28 così: «Maestro, Mosè ha lasciato scritto: Se un uomo, avendo moglie, muore senza lasciare figli, suo fratello ne sposi la vedova e susciti prole al fratello .28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
29 Ora c'erano sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza figliuoli.29 C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
30 Il secondo ne sposò la vedova ed egli pure morì senza figliuoli.30 Allora la prese il secondo
31 Il terzo la sposò e lo stesso fecero tutt'e sette, che morirono senza lasciar figliuoli.31 e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
32 Ultima di tutti, morì anche la donna.32 Da ultimo morì anche la donna.
33 Di chi dunque, nella resurrezione, sarà moglie, mentre lo è stata di tutt'e sette?».33 La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo si sposano e si maritano;34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
35 ma coloro che saranno ritenuti degni del mondo futuro e della resurrezione dei morti, non si ammoglieranno e non si mariteranno;35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
36 perchè non potranno più morire; sono come gli angeli e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della resurrezione.36 infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
37 Che poi i morti abbiano a risorgere lo dichiarò anche Mosè nel passo del Roveto , quando chiama il Signore il Dio d'Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe.37 Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
38 Ora Egli non è un Dio di morti, ma di viventi; poichè, per lui, tutti son vivi».38 Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
39 Alcuni degli Scribi soggiunsero: «Maestro, hai detto bene».39 Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
40 E non osarono più fargli domanda.40 E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
41 Egli domandò loro: «Come mai si dice che il Cristo sia figlio di David?41 Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide,
42 Mentre David stesso nel libro dei Salmi dice: Il Signore ha detto al mio Signore: - Siedi alla mia destra,42 se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra
43 finchè io abbia posto i tuoi nemici come sgabelli ai tuoi piedi -?43 finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello dei tuoi piedi?
44 Dunque David lo chiama Signore; come mai allora può essere suo figliuolo?».44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?».
45 E mentre tutto il popolo lo stava ascoltando, egli disse a' suoi discepoli:45 Mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai suoi discepoli:
46 «Guardatevi dagli Scribi, i quali passeggiano volentieri in lunghe vesti, e amano le riverenze nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;46 «Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti;
47 essi che divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. A costoro toccherà una condanna più rigorosa».47 divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».