Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 5


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La pesca miracolosa

1- Mentre intorno a lui la gente s'affollava per udire la parola di Dio, egli stava presso il lago di Genezaret;2E vide ferme alla riva del lago due barche, dalle quali erano scesi i pescatori per lavare le reti.3Egli salì su una di quelle barche, su quella di Simone, e lo pregò di scostarsi un po' da terra. E, seduto sulla barca, ammaestrava la folla.4Quando cessò di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per la pesca!».5Simone gli disse: «Maestro, noi abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però sulla tua parola calerò la rete».6Ciò fatto, presero tanta quantità di pesce che si rompeva loro la rete.7Allora fecero segno ai compagni dell'altra barca che venissero ad aiutarli. E vennero e riempirono tutt'e due le barche in modo che quasi affondavano.8Ciò visto, Simon Pietro, si gettò ai ginocchi di Gesù e gli disse: «Allontanati da me, perchè son uomo peccatore».

Vocazione dei primi apostoli

9Infatti un senso di spavento aveva colpito lui e tutti quelli che eran con lui, per la pesca dei pesci che avevano fatto;10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: «Non temere, d'ora innanzi tu sarai pescatore di uomini».11Ed essi, tirate a riva le barche e abbandonata ogni cosa, lo seguirono.

Guarigione del lebbroso

12Mente si trovava in una di quelle città, ecco un uomo coperto di lebbra, il quale, visto Gesù, si gettò bocconi per terra e lo pregò dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi».13Ed egli stesa la mano, lo toccò, dicendo: «Lo voglio: sii mondato». E subito la lebbra sparì da lui.14Ed egli comandò di non dirlo a nessuno: «Ma va'», gli disse: «Presentati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto e questo serva loro per testimonianza».15Ma la fama di lui si diffondeva più che mai, ed accorrevano molte persone per sentirlo e per essere guarite dai loro mali.16Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.

Guarigione di un paralitico

17Un giorno Gesù stava insegnando, mentre attorno a lui eran seduti i Farisei, i dottori della legge, venuti da ogni paese di Galilea e di Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era quivi presente per compiere delle guarigioni.18Ed ecco degli uomini, che portavano sopra un letticciuolo un paralitico e cercavano d'introdurlo per metterglielo dinanzi.19Ma non potendo, a motivo della folla, trovar modo di introdurvelo, salirono sul tetto, e, fatta un'apertura tra le tegole, lo calarono giù in mezzo col letticciuolo, dinanzi a Gesù.20Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti son rimessi i tuoi peccati».21Allora gli Scribi e i Farisei cominciarono a pensare e dire: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».22Gesù, conosciuti i loro pensieri, rispose così: «Cosa andate pensando nelle vostre menti?23Che cosa è più facile il dire: - Ti son rimessi i tuoi peccati, - oppure il dire: - Lèvati su e cammina - ?24Ora, affinchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati», disse al paralitico: «Dico a te, lèvati su, prendi il tuo letticciuolo e va' a casa tua».25E alzatosi sull'atto, in lor presenza, prese il lettuccio dove giaceva e andò a casa sua, glorificando Iddio.26E tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e sbigottiti dicevano: «Oggi abbiamo veduto cose meravigliose».

Vocazione di Levi

27Dopo queste cose, Gesù uscì e veduto un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco, gli disse: «Seguimi».28E colui, abbandonata ogni cosa, si alzò e lo seguì.29Levi gli fece un gran banchetto in casa sua, e c'era una gran folla di pubblicani e di altri che erano a tavola insieme.30E i Farisei e i loro Scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di lui: «Come mai mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?».31Gesù rispose loro: «Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati.32Io non son venuto a chiamare a penitenza i giusti, ma i peccatori».

Il digiuno

33Quelli poi gli domandarono: «Per qual motivo i discepoli di Giovanni e quelli dei Farisei digiunano spesso e fan delle preghiere mentre i tuoi mangiano e bevono?».34Gesù rispose loro: «Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con essi?35Ma verrà giorno in cui lo sposo sarà tolto ad essi e allora, in quei giorni, digiuneranno».36Poi portò loro un paragone: «Nessuno attacca a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo; altrimenti si strappa il nuovo e la giunta del nuovo non combina col vecchio.37E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il nuovo rompe gli otri, si versa e gli otri vanno in malora.38Ma il vino nuovo si deve mettere in otri nuovi, così si conserveranno l'uno e gli altri.39E nessuno che beve vino vecchio, ne desidera del nuovo, perchè dice: - Il vecchio è migliore -».