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Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 13


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - In quel giorno Gesù, uscito di casa, sedette lungo la riva del mare;1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
2 subito molta folla si radunò attorno a lui; tanto che, entrato in una barca, vi si pose a sedere, mentre la folla stava sulla riva.2 Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3 E raccontò loro parecchie cose in parabole.«Un seminatore, uscì a seminare.3 Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
4 E nel seminare, una parte del seme cadde lungo la strada e vennero gli uccelli dell'aria e lo beccarono.4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
5 Parte cadde in luoghi sassosi ove non era molta terra e subito spuntò perchè la terra non era molto fredda;5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo,
6 ma, levatosi il sole, fu riarsa e, non avendo radice, si seccò.6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7 E un'altra cadde tra le spine e le spine crebbero e la soffocarono.7 Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.
8 Un'altra finalmente cadde nella terra soffice e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta e dove il trenta.8 Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno.
9 Chi ha orecchi da intendere, intenda».9 Chi ha orecchi, ascolti».
10 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli chiesero: «Perchè parli loro in parabole?».10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
11 Egli rispose loro: «Perchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno de' cieli; ad essi invece non è dato.11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
12 Infatti a chiunque ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha.12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
13 Per questo parlo loro in parabole; poichè vedendo non vedano, e udendo non odano e non intendano.13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
14 E si adempia in essi la profezia di Isaia, che dice:" Voi udrete con le vostre orecchie e non intenderete; guarderete coi vostri occhi e non vedrete.14 Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15 Perchè il cuore di questo popolo è diventato insensibile; son diventati duri d'orecchi e hanno chiuso i loro occhi affinchè non vedano con gli occhi e non ascoltino con gli orecchi e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li guarisca ".15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16 Ma, in quanto a voi, beati gli occhi vostri perchè vedono, e i vostri orecchi perchè odono!16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
17 In verità vi dico che molti profeti e giusti han desiderato di vedere le cose che voi vedete e non l'han viste; di udire ciò che voi udite e non l'hanno udito.17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18 Voi dunque sentite un po' cosa significhi la parabola del seminatore.18 Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore.
19 Quando uno ode la parola del regno e non vi pon mente, viene il maligno e porta via quello ch'è stato seminato nel cuore di lui; questi è l'uomo che ha ricevuto la semente caduta lungo la strada.19 Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
20 Il seme caduto in luoghi sassosi vuol dire colui che ode la parola e subito la riceve con intima allegrezza;20 Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia,
21 però non ha in sè radice, essendo incostante; e quando sopraggiunge la tribolazione o la persecuzione a cagion della parola, subito si scandalizza.21 ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno.
22 Il seme caduto tra le spine vuol dire colui che ode la parola, ma le sollecitudini del tempo presente e la seduzione delle ricchezze soffocano la parola, tanto ch'essa resta infruttuosa.22 Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.
23 Il seme poi seminato in buon terreno vuol dire colui che ode la parola e vi pon mente e porta frutto e rende, or il cento, or il sessanta, or il trenta».23 Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
24 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che seminò buon seme nel suo campo.24 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
25 Ma intanto che gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al frumento e se ne andò.25 Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
26 Quando l'erba nacque e fece frutto, comparve anche la zizzania.26 Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
27 I servi del padrone di casa vennero a raccontargli la cosa: - Signore, non hai tu seminato buon seme nel tuo campo? Com'è dunque che c'è della zizzania? -27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”.
28 Egli rispose loro: - Un uomo nemico ha fatto questo. - Ripresero i servi: - Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? -28 Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”.
29 - No, - rispose loro - affinchè raccogliendo la zizzania, non strappiate, per avventura, anche il frumento.29 “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
30 Lasciateli crescere insieme, l'uno e l'altra, fino a mietitura: al tempo della raccolta dirò ai mietitori: "Estirpate prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il frumento invece ponetelo nel mio granaio" -».30 Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
31 Un'altra parabola propose loro dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel campo;31 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
32 esso è il più piccolo di tutti i semi, ma quand'è cresciuto è più grande di tutti gli erbaggi e si fa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengon a riposarsi tra i suoi rami».32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
33 E raccontò anche quest'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prende e rimescola in tre staia di farina, finchè tutta la massa lievita».33 Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
34 Gesù disse alla folla tutte queste cose in parabole e senza parabole non raccontava nulla,34 Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole,
35 perchè si adempisse quant'era stato detto dal profeta: «Aprirò la mia bocca in parabole: manifesterò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».35 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
36 Allora Gesù, congedate le turbe, tornò in casa, e i suoi discepoli gli s'accostarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania del campo».36 Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figliuol dell'uomo;37 Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del Regno; la zizzania sono i figli del maligno;38 Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno
39 il nemico che l'ha seminata è il diavolo; la mietitura è la fine del tempo presente e i mietitori son gli angeli.39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli.
40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così succederà alla fine del mondo.40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
41 Il figliuol dell'uomo manderà i suoi angeli a toglier dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d'iniquità41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità
42 per gettarli nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridor di denti.42 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da intendere, intenda.43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!
44 Il regno de' cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; l'uomo che l'ha trovato, lo nasconde di nuovo e, tutto contento va, vende quanto ha e compra quel campo.44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45 Il regno de' cieli è ancora simile a un mercante che va in cerca di belle perle;45 Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose;
46 e, trovata una margarita di gran pregio, va, vende quanto ha e la compra.46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
47 Il regno de' cieli è ancora simile a una rete calata in mare e che ha preso ogni sorta di pesci.47 Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
48 Quando è colma, i pescatori la traggono alla riva e postisi a sedere, metton da parte i buoni nei canestri, e i cattivi li buttan via.48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
49 Così succederà alla fin del mondo; verranno gli angeli a separare i cattivi di mezzo ai buoni,49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
50 per gettarli nella fornace di fuoco: dove sarà pianto e stridor di denti.50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51 Avete inteso tutte queste cose?». «Sì», risposero essi.51 Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
52 Ed egli aggiunse: «Per questo ogni scriba, istruito in ciò che riguarda il regno de' cieli, è simile a un padre di famiglia, il quale cava fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie».52 Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
53 Gesù, finito di raccontar queste parabole, se ne andò.53 Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
54 E recatosi nella sua patria, insegnava in quella sinagoga, talchè la gente stupiva e diceva: «Donde ha costui tanta sapienza e questi miracoli?54 Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
55 Non è egli il figlio del legnaiuolo? E sua madre non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?55 Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
56 E le sue sorelle non son tutte fra noi? Donde sono venute a lui tutte queste cose?».56 E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è sprezzato che nella sua patria e nella sua casa».57 Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
58 E non fece colà molti miracoli a motivo della loro incredulità.58 E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.