Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 40


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Geremia e Nabuzardan.

1- Parola che fu comunicata a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzardan, capo delle soldatesche, lo rilasciò libero da Rama, avendolo raccolto carico di catene d'in mezzo alla turba dei deportati da Gerusalemme e da Giuda che venivano condotti in Babilonia.2Il capo delle soldatesche dunque raccolse Geremia e gli disse: «Il Signore Dio tuo pronunziò contro questo luogo il presente male3e lo fece venire; il Signore, come aveva detto, così fece, perchè avevate offeso il Signore e non avevate dato ascolto alla sua voce, e così sono avvenute a voi queste cose.4Intanto, ecco che da oggi sciolgo a te le catene che sono sulle tue braccia; se hai piacere di venire con me a Babilonia, vieni e ti tratterò coi dovuti riguardi, e se non hai piacere di venire meco in Babilonia, resta; ecco, tutto il tuo paese ti sta davanti agli occhi, dove scegli e ti piacerà d'andare, va'.5Fa' pure a meno di venire con me, resta con Godolia, figlio di Aicam, figlio di Safan, che il re di Babilonia ha stabilito governatore delle città di Giuda, rimanti con lui in mezzo al popolo, oppure dove che sia altrove, se ti aggrada, va' pure». Dopo ciò il capo delle soldatesche gli diede viveri e qualche regalo e lo lasciò andare.6Allora Geremia venne a Godolia, figlio di Aicam, in Masfa e si fermò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.

Uccisione di Godolia.

7Ora tutti i capi dell'esercito che erano dispersi per quei luoghi, avendo udito essi e i loro compagni, che il re di Babilonia aveva preposto al governo del paese Godolia, figlio di Aicam, e che gli aveva dato in consegna gli uomini, le donne e i bambini del basso popolo che non erano stati trasportati in Babilonia8vennero a Godolia in Masfa, cioè Ismael figlio di Natania, e Joanan e Jonatan, figli di Caree, e Sareas figlio di Taneumet, e i figli di Ofi che erano di Netofa e Jezonia figlio di Maacati, essi e i loro uomini.9E Godolia, figlio di Aicam, figlio di Safan, giurò nelle sue parole dicendo ad essi e ai loro compagni: «Non abbiate paura di servire ai Caldei, abitate nel paese e servite al re di Babilonia e vi troverete bene.10Come vedete io sto di residenza in Masfa, agli ordini dei Caldei che vengono mandati a noi: voi dunque vendemmiate e raccogliete e fate l'olio e riponete in serbo le vostre provviste, e rimanetevene nelle vostre città che già occupate».11Ma anche tutti i Giudei che erano in Moab e tra i figli di Ammon e nell'Idumea e in tutte le altre regioni, udito che il re di Babilonia aveva lasciato nella Giudea il residuo della popolazione e che aveva dato a loro governatore Godolia figlio di Aicam, figlio di Safan,12questi Giudei, come diceva, ritornarono da tutti i luoghi dove erano fuggiti e vennero nella terra di Giuda da Godolia in Masfa e poi fecero una vendemmia e una raccolta abbondantissima.13Joanan dunque, figlio di Caree, e tutti i capi dell'esercito che erano stati dispersi per quei paesi vennero a Godolia in Masfa,14e gli dissero: «Sappi che Baalis, re dei figli di Ammon, ha mandato Ismael figlio di Natania per ucciderti». Godolia figlio di Aicam però non prestò fede a loro.15Allora Joanan, figlio di Caree, là in Masfa, parlò a Godolia segretamente dicendogli: «Lascia, andrò io e ucciderò Ismael figlio di Natania senza che alcuno sappia, affinchè non uccida te e non vadano dispersi tutti i Giudei che sono raccolti teco, e così finiscano di perire le reliquie di Giuda».16Ma Godolia figlio di Aicam disse a Joanan figlio di Caree: «Non fare questa cosa, è certamente falso ciò che tu asserisci di Ismael».