Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 33


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Nuove promesse di felicità.

1- E il Signore comunicò una seconda volta la sua parola a Geremia mentre stava ancora chiuso nel cortile del carcere dicendogli:2«Questo dice il Signore, colui che sta per effettuarlo, eseguirlo e compierlo, il cui nome è il Signore.3Chiamami ed io ti esaudirò e ti manifesterò le cose grandi e irremovibili che tu non conosci.4Perchè, così dice il Signore Dio di Israele alle case di questa città e alle case del re di Giuda che sono demolite, e agli ordigni e alla spada5di coloro che vengono per combattere coi Caldei e per riempirle di cadaveri umani ch'io ho colpiti nel mio furore e nella mia indignazione, col nascondere la mia faccia a questa città per tutta la loro malvagità.6Ecco che io prenderò cura delle sue ferite e della sua guarigione e li guarirò e farò loro manifesta la impetrazione della pace e il suo avveramento.7E ritornerò la schiavitù di Giuda e la schiavitù di Gerusalemme alla libertà, e li ristabilirò come da principio.8E li monderò da ogni iniquità da loro commessa contro di me, e farò remissione di tutte le loro colpe colle quali mi avevano offeso e disprezzato.9E ciò sarà per me rinomanza e godimento e lode ed esultanza in tutte le genti della terra che avranno udito tutto il bene che io sono per fare a loro, e resteranno sorpresi e sbalorditi per tutto il bene e per tutta la pace che a loro concederò.10Così dice il Signore: - Si udiranno ancora in questo luogo, che voi dite essere deserto, perchè non vi sono più nè uomini nè animali; nelle città di Giuda, fuori di Gerusalemme, che sono in desolazione senza uomini, senza abitanti, senza bestiami; si udiranno ancora11voci giulive, voci festose, voci di sposi e di spose, voci di genti che dicono: "Lodate il Signore degli eserciti, perchè il Signore è buono, perchè in eterno è la sua misericordia!", e che recano i loro voti nella casa del Signore; perchè ritornerò la schiavitù di questa terra alla libertà primiera - dice il Signore.12Così dice il Signore degli eserciti: - Vi saranno ancora in questo luogo deserto, privo di uomini e di animali, e per tutte le sue città una dimora per i pastori ove faranno sdraiare i greggi.13Nelle città della montagna, nelle città della pianura, nelle città che sono nel mezzogiorno e nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno ancora le greggi sotto la mano di colui che le conta, dice il Signore.14Ecco che i giorni vengono, dice il Signore, e adempirò la parola buona che ho detto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda.15In quei giorni e in quel tempo farò germogliare a David un germe di giustizia e metterà in vigore il giudizio e la giustizia sulla terra.16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà in tutta sicurezza e questo sarà il nome con cui lo chiameranno: "Il Signore giusto nostro". -17Perchè così dice il Signore: - Non verrà a mancare, dalla stirpe di David, uomo che segga sul trono della casa di Israele,18e dalla stirpe dei sacerdoti e dei leviti non verranno a mancare uomini nel mio cospetto che offrano olocausti e ardano sacrifizi e scannino vittime tutti i giorni -».19E il Signore comunicò la sua parola a Geremia dicendo:20«Così dice il Signore: - Se potrà andar fallito il patto mio col giorno e il patto mio colla notte in guisa che a suo tempo non sia più giorno, non più notte a suo tempo,21potrà andar anche fallito il patto mio con David mio servo in guisa che non sia da lui più figlio che regni sul suo trono, non più leviti, non sacerdoti ministri miei.22Come le stelle del cielo che non si possono numerare e le arene del mare che non si possono calcolare, così moltiplicherò in numero il seme di David mio servo e i leviti miei ministri -».23E il Signore comunicò la sua parola a Geremia dicendogli:24«Hai visto questo popolo che cosa è andato a dire? - Le due famiglie, dice, che il Signore aveva elette sono state rigettate! - Hanno deprezzato il popolo mio al punto che non merita più, a loro avviso, l'onor di nazione.25Ebbene, così dice il Signore: - Se il patto col giorno e colla notte, se le leggi al cielo e alla terra io non ho fissate,26allora anche il seme di Giacobbe e di David mio servo rigetterò senza prendere dalla sua discendenza principi del seme di Abramo, Isacco e Giacobbe; poichè ritornerò la loro schiavitù in libertà e avrò pietà di essi -».