Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 37


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Geremia in prigione.

1- E in luogo di Jeconia, figlio di Joachim, regnò il re Sedecia figlio di Josia, che Nabucodonosor, re di Babilonia costituì re nella terra di Giuda.2Ma nè lui, nè i suoi ministri, nè il popolo delle sue terre diedero ascolto alle parole del Signore che aveva pronunziate per Geremia profeta.3E il re Sedecia mandò Jucal, figlio di Selemia, e Sofonia, figlio di Maasia, sacerdote, a Geremia profeta per dirgli: «Prega per noi il Signore Dio nostro!».4Geremia girava liberamente in mezzo al popolo, perchè non l'avevano rimesso in prigione. L'esercito di Faraone poi aveva varcato la frontiera di Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, ricevutone l'annunzio si erano ritirati da Gerusalemme.5E il Signore comunicò la sua parola a Geremia profeta dicendogli:6«Così dice il Signore Dio di Israele: - Così direte al re di Giuda che vi ha mandati a interrogarmi: "Ecco che l'esercito di Faraone che è uscito in vostro soccorso ritornerà nel suo territorio d'Egitto.7E i Caldei torneranno e daranno l'assalto a questa città e la prenderanno e la daranno alle fiamme".8Così dice il Signore: "Non v'illudete dicendo: Dovranno andarsene i Caldei e ritirarsi da noi, perchè non se ne andranno.9Quand'anche avrete sconfitto tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi e saranno rimasti solo alcuni pochi feriti, risorgeranno ciascuno dalla sua tenda e daranno la città alle fiamme!"-».10Essendosi dunque l'esercito dei Caldei ritirato da Gerusalemme, a motivo dell'esercito di Faraone,11Geremia volle uscire da Gerusalemme per andarsene nella terra di Beniamino e dividere ivi un fondo in presenza dei cittadini.12Ma giunto che fu alla porta di Beniamino c'era il custode di turno a guardia della porta, uno di nome Jeria, figlio di Selemia, figlio di Anania, e fermò Geremia profeta dicendo: «Tu vuoi fuggire ai Caldei!».13Ma Geremia rispose: «Non è vero, io non voglio fuggire ai Caldei!». E Jeria, senz'altro ascoltare, lo arrestò e lo condusse dai principi.14I principi tutti indignati per questo contro Geremia, fattolo bastonare, lo rinchiusero nel carcere che era nella casa di Jonatan scriba, come colui che faceva la sorveglianza delle carceri.15Geremia dunque fu fatto entrare nell'andito sotterraneo d'una segreta e vi rimase per molti giorni.16E il re Sedecia mandò a prenderlo, e lo interrogò in casa sua segretamente, e gli disse: «C'è qualche parola da parte del Signore?». «Sì, c'è», rispose Geremia «tu sarai dato in mano del re di Babilonia!».17Poi Geremia disse al re Sedecia: «Che male ho fatto io a te e ai tuoi ministri e al popolo tuo da gettarmi in fondo a una prigione?18Dove sono i vostri profeti che vi profetizzavano e dicevano: - Il re di Babilonia non verrà contro di voi, nè contro questa terra? -19Ma ora ascolta, o re, mio signore, te ne scongiuro: Valga questa mia preghiera nel tuo cospetto, e non rimandarmi nella casa di Jonatan scriba, affinchè ivi non muoia!».20Allora Sedecia diede ordine che Geremia fosse mantenuto nel cortile del carcere e gli fosse data una pagnotta al giorno, salvo il companatico, fino a che non venisse a mancare pane in città; e Geremia restò nel cortile della carcere.