Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Dopo queste cose e questi atti di fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne e, entrato in Giudea, assediò le città fortificate con l'intenzione d'impadronirsene.1 Dopo queste cose e tali atti di fedeltà, venne Sennacherib re d'Assiria ed entrato in Giuda assediò le città forti per espugnarle.
2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e che tutto l'impeto della guerra si rivolgeva verso Gerusalemme,2 Quando Ezechia s'accorse che Sennacherib era venuto per rivolgere tutto l'impeto della guerra contro Gerusalemme,
3 tenne consiglio coi suoi capi e co' suoi uomini valorosi per chiudere le sorgenti d'acqua, ch'erano fuori della città; ed essendo tutti dello stesso parere,3 deliberò coi principi e cogli uomini più valorosi di turare le sorgenti delle fontane che eran fuori di città. Essendo stati tutti dello stesso parere,
4 raccolsero molta gente e turarono tutte le fonti e il ruscello, che scorreva in mezzo al paese, dicendo: «[Facciamo ciò] affinchè i re d'Assiria, giungendo in mezzo a noi, non trovino abbondanza di acque».4 radunò grandissimo numero di gente, e turarono tutte le fontane e il ruscello che correva in mezzo alla contrada, per timore che gli Assiri, venendo, potessero trovare abbondanza d'acqua.
5 Parimenti, operando con grande diligenza, riparò tutto il muro che era stato distrutto, costruì torri sopra di esso e fabbricò un secondo muro al di fuori; restaurò Mello nella città di Davide e fece armature e scudi d'ogni sorta;5 Egli inoltre riparò con ogni diligenza tutta la muraglia dov'era rovinata; vi costruì sopra delle torri e un altro muro al di fuori; restaurò Mello nella città di David, e fece armi d'ogni sorta e scudi.
6 costituì i capi dei guerrieri nell'esercito; riunì tutti sulla piazza della porta della città e parlò al loro cuore dicendo:6 Stabiliti dei capi dei combattenti nell'esercito, li convocò tutti sulla piazza della porta della città, e parlò loro al cuore, dicendo:
7 «Operate da forti e fatevi animo; non temete e non abbiate paura del re degli Assiri, nè della moltitudine che è con lui, perchè sono assai più quelli che stanno dalla nostra parte, che dalla sua;7 « Siate valorosi, fatevi animo e non temete, e non abbiate paura del re d'Assiria, nè di tutta quella mol­titudine che è con lui, perchè c'è più gente con noi che con lui.
8 dalla sua, vi è un braccio di carne; dalla nostra, il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e combatte per noi». E il popolo fu rassicurato da queste parole di Ezechia, re di Giuda.8 Con lui infatti v'è un braccio di carne: con noi il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e com­batte per noi ». Il popolo a que­ste parole d'Ezechia re di Giuda si fece animo.
9 Dopo questi avvenimenti Sennacherib, re degli Assiri, mandò i suoi servi a Gerusalemme, (poichè egli e tutto il suo esercito stava assediando Lachis), ad Ezechia, re di Giuda, e a tutto il popolo, che era nella città, per dire ad essi:9 Avvenute tali cose, Sennacherib re di Assiria mandò i suoi servi a Gerusalemme (allora con tutto il suo esercito assediava Lachis) ad Ezechia re di Giuda e a tutto il popolo che era nella città, a dire:
10 «Sennacherib, re degli Assiri, dice queste cose: - In chi confidate voi per starvene così assediati in Gerusalemme?10 « Queste cose elice Sennacherib re d'Assiria: In chi avete fiducia per restare così assediati in Gerusalemme?
11 Non vi inganna forse Ezechia per farvi morir di fame e di sete, quando afferma che il Signore Dio vostro vi libererà dalla mano del re di Assiria?11 Non v'inganna forse Ezechia, per farvi morire di fame e di sete, assicurandovi che il Signore vostro Dio vi libererà dal re d'Assiria?
12 Non è questi lo stesso Ezechia che distrusse i suoi luoghi eccelsi e gli altari e intimò e disse a quei di Giuda e di Gerusalemme: "Adorerete dinanzi a un solo altare e sovr'esso brucerete l'incenso?"12 Non è forse quell'Ezechia che distrusse i suoi alti luoghi e gli altari, e diede a Giuda e a Gerusalemme quest'ordine: Adorerete dinanzi ad un solo altare, e sopra di esso brucerete l'incenso?
13 Ignorate forse ciò che io ho fatto e ciò che fecero i padri miei a tutti i popoli della terra? Furono capaci gli dèi delle genti e di tutti i paesi di liberare la loro regione dalla mia mano?13 Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli della terra? Gli dèi delle genti e di tutti i paesi furono essi così forti da liberare il loro paese dalla mia mano?
14 Chi è di tutti gli dèi delle nazioni, che i padri miei han devastato, che potè sottrarre il suo popolo dalla mia mano? E potrà il Dio vostro sottrarvi a questa mano?14 Qual'è, fra tutti gli dèi delle nazioni che i miei padri han devastate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrà dunque liberarvi da questa mia mano il vostro Dio?
15 Or dunque Ezechia non v'inganni e non v'illuda con vane lusinghe, e voi non prestate fede a lui, poichè se nessuno degli dèi di tutte le nazioni e di tutti i regni ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano de' padri miei, quanto meno il vostro Dio potrà strapparvi al mio potere - ».15 Non v'inganni dunque Ezechia, non v'illuda con vana persuasione: non gli credete; perchè se nessun dio di tutte le genti e di tutti i regni potè liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano dei miei padri: ne viene che nemmeno il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano ».
16 Molte altre cose dissero pure i servi di lui contro il Signore Iddio e contro Ezechia suo servo.16 I servi di Sennacherib dissero pure molte altre cose contro il Signore Dio e contro il suo sera­vo Ezechia.
17 Scrisse anche lettere piene di bestemmia contro il Signore Dio di Israele, esprimendosi così contro di lui: «Come gli dèi delle altre nazioni non han potuto liberare il loro popolo dalla mia mano, così neppure il Dio di Ezechia potrà sottrarre il popolo suo da questa mano».17 Sennacherib scrisse anche lettere piene di bestemmie contro il Signore Dio d'Israele, e disse contro di lui: « Come gli dèi delle altre genti non poteron liberare il loro popolo dalla mia mano, così anche il Dio d'Ezechia non potrà salvare da questa mano il suo popolo ».
18 Inoltre con voce altissima, in lingua giudaica gridava contro il popolo che stava assiso sulle mura di Gerusalemme per spaventarlo e prendere così la città.18 Oltre a ciò, ad aita voce, in lingua ebraica, gridava contro il popolo che stava sulle mura di Gerusalemme, per atterrirli e prendere la città.
19 E parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi dei popoli della terra, opera della mano degli uomini.19 Egli parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi delle nazioni della terra, opere delle mani degli uomini.
20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amos, si misero a pregare contro questa bestemmia e la loro voce arrivò fino al cielo,20 Ma contro tale bestemmia pregarono il re Ezechia e il pro­feta Isaia figlio di Amos, mandando grida sino al cielo.
21 e il Signore mandò un angelo a percuotere ogni uomo robusto e ogni combattente e il sommo duce dell'esercito del re degli Assiri, e [il re] se ne tornò svergognato al suo paese. E quando fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli, che egli aveva generato, lo trucidarono colla spada,21 Allora il Signore mandò un angelo che colpì tutti gli uomini forti e i capi guerrieri dell'esercito del re d'Assiria, il quale se ne tornò svergognato al suo paese, ed essendo entrato nel tempio del suo dio, i suoi figli, che erano usciti da lui, lo uccisero di spada.
22 mentre il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano di tutti gli altri e concesse ad essi la pace da tutte le parti.22 Così il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib re d'Assiria e dalla mano di tutti gli altri, e diede loro riposo d'ogni intorno.
23 Molti allora portavano vittime e sacrifici al Signore in Gerusalemme e regali ad Ezechia, re di Giuda, il quale dopo questi avvenimenti fu tenuto in grande considerazione da tutti i popoli.23 Allora molti portaron vittime e offerte al Signore in Gerusalemme, e doni a Ezechia re di Giuda, il quale dopo queste cose fu esaltato presso tutte le genti.
24 In quel tempo Ezechia si ammalò a morte e pregò il Signore e fu esaudito, e ne ebbe anche un segnale.24 In quei giorni Ezechia si ammalò a morte, ma il Signore, da lui pregato, lo guarì e gliene diede il segno.
25 Ma non corrispose pienamente ai benefici ricevuti, poichè il suo cuore si inorgoglì, e l'ira [del Signore] si accese contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme.25 Egli però non corrispose ai benefìzi ricevuti, e siccome il suo cuore s'insuperbì, l'ira divampò contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme;
26 Ma poi si umiliò di essersi così inorgoglito tanto lui, come gli abitanti di Gerusalemme, perciò l'ira del Signore non piombò sopra di loro al tempo di Ezechia.26 ma poi si umiliò per essersi insuperbito nel suo cuore, cogli abitanti di Gerusalemme; per questo l'ira del Signore non venne sopra di loro durante la vita d'Ezechia.
27 Ezechia fu assai ricco e molto illustre e raccolse molti tesori di argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi e d'armi di vario genere e di vasi di gran prezzo.27 Ezechia fu ricco e molto illustre, e si ammassò grandi tesori d'argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi, di armi d'ogni genere, e di vasi di gran pregio.
28 Si era anche fabbricato magazzini di frumento, di vino, d'olio e stalle per tutti gli animali e ovili per le pecore28 Ebbe anche magazzini di grano, di vino e di olio, e delle stalle per ogni specie di giumenti, e degli ovili per le pecore.
29 e città, poichè aveva un numero sterminato di greggi di pecore, e armenti, avendogli il Signore concesse stragrandi ricchezze.29 Si edificò delle città, ed ebbe innumerevoli greggi di pecore e di armenti, perchè il Signore gli aveva date stragrandi ricchezze.
30 Fu questi quell'Ezechia che turò la fonte superiore delle acque di Gion, e le deviò sotto terra verso occidente della città di Davide; egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.30 Fu proprio lui, Ezechia, quel­lo che turò la fontana superiore delle acque di Gihon e le deviò sotto terra verso l'occidente della città di David. Egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.
31 Tuttavia nell'ambasceria dei principi di Babilonia, mandata da lui per interrogarlo del prodigio avvenuto sulla terra, il Signore lo abbandonò perchè fosse messo alla prova e si facesse noto tutto ciò che aveva nel suo cuore.31 Però nella legazione dei principi di Babilonia, mandati a lui per informarsi intorno al prodigio che era avvenuto sulla terra, Dio lo abbandonò alla tentazione per conoscere tutto quello ch'egli aveva in cuore.
32 Il rimanente delle azioni di Ezechia e delle sue opere buone sta scritto nella visione del profeta Isaia, figlio di Amos, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.32 Il resto degli atti d'Ezechia e delle sue misericordie sono scritte nella visione d'Isaia, figlio d'Amos profeta, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
33 Ezechia s'addormentò co' suoi padri e fu sepolto nei sepolcri dei figliuoli di Davide; e tutto Giuda e tutti gli abitanti di Gerusalemme gli celebrarono esequie. In sua vece regnò il figliuolo di lui Manasse.33 Ezechia s'addormentò coi suoi padri e fu sepolto sopra le tombe dei fi­gli di David. Tutto Giuda gli fece i funerali con tutti gli abitanti di Gerusalemme, e gli successe nel regno il suo figlio Manasse.