Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Dopo queste cose e questi atti di fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne e, entrato in Giudea, assediò le città fortificate con l'intenzione d'impadronirsene.1 Dopo questi fatti e prove di fedeltà giunse Sennàcherib, re di Assiria. Entrò in Giudea, assediò le città fortificate e ordinò di aprirvi delle brecce.
2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e che tutto l'impeto della guerra si rivolgeva verso Gerusalemme,2 Quando Ezechia vide che Sennàcherib era arrivato con il proposito di attaccare Gerusalemme,
3 tenne consiglio coi suoi capi e co' suoi uomini valorosi per chiudere le sorgenti d'acqua, ch'erano fuori della città; ed essendo tutti dello stesso parere,3 tenne consiglio con i prìncipi e con i suoi prodi, per ostruire le acque delle sorgenti che si trovavano fuori della città; essi lo appoggiarono.
4 raccolsero molta gente e turarono tutte le fonti e il ruscello, che scorreva in mezzo al paese, dicendo: «[Facciamo ciò] affinchè i re d'Assiria, giungendo in mezzo a noi, non trovino abbondanza di acque».4 Si riunì pertanto una folla di popolo e furono otturate tutte le sorgenti e i corsi d'acqua che scorrevano in mezzo al paese. "Perché -- si diceva -- i re di Assiria dovrebbero venire e trovare acque abbondanti?".
5 Parimenti, operando con grande diligenza, riparò tutto il muro che era stato distrutto, costruì torri sopra di esso e fabbricò un secondo muro al di fuori; restaurò Mello nella città di Davide e fece armature e scudi d'ogni sorta;5 Egli agì da forte: riparò tutte le mura rovinate, vi eresse sopra le torri e al di fuori un muro esterno. Rafforzò il Millo della Città di Davide, indi fece preparare giavellotti e scudi in gran numero.
6 costituì i capi dei guerrieri nell'esercito; riunì tutti sulla piazza della porta della città e parlò al loro cuore dicendo:6 Alla testa del popolo pose capi militari, li radunò presso di sé sulla piazza presso la porta della città e così parlò al loro cuore:
7 «Operate da forti e fatevi animo; non temete e non abbiate paura del re degli Assiri, nè della moltitudine che è con lui, perchè sono assai più quelli che stanno dalla nostra parte, che dalla sua;7 "Siate forti e fatevi coraggio! Non temete e non spaventatevi di fronte al re di Assiria e di fronte a tutta la moltitudine che è insieme a lui, perché con noi c'è uno più grande che non con lui.
8 dalla sua, vi è un braccio di carne; dalla nostra, il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e combatte per noi». E il popolo fu rassicurato da queste parole di Ezechia, re di Giuda.8 Con lui vi è un braccio di carne, mentre con noi c'è il Signore, nostro Dio, per soccorrerci e combattere le nostre battaglie". Il popolo ebbe fiducia nelle parole di Ezechia, re di Giuda.
9 Dopo questi avvenimenti Sennacherib, re degli Assiri, mandò i suoi servi a Gerusalemme, (poichè egli e tutto il suo esercito stava assediando Lachis), ad Ezechia, re di Giuda, e a tutto il popolo, che era nella città, per dire ad essi:9 Dopo di ciò Sennàcherib, re di Assiria, mentre si trovava a Lachis con tutte le sue forze, inviò i suoi servitori a Gerusalemme presso Ezechia, re di Giuda, e presso tutti i Giudei che si trovavano a Gerusalemme per dir loro: "
10 «Sennacherib, re degli Assiri, dice queste cose: - In chi confidate voi per starvene così assediati in Gerusalemme?10 Così parla Sennàcherib, re di Assiria: In che cosa riponete la vostra fiducia, assediati come siete in Gerusalemme?
11 Non vi inganna forse Ezechia per farvi morir di fame e di sete, quando afferma che il Signore Dio vostro vi libererà dalla mano del re di Assiria?11 Non vi seduce forse Ezechia per consegnarvi alla morte di fame e di sete, quando afferma: "Il Signore, nostro Dio, ci libererà dalla mano del re di Assiria"?
12 Non è questi lo stesso Ezechia che distrusse i suoi luoghi eccelsi e gli altari e intimò e disse a quei di Giuda e di Gerusalemme: "Adorerete dinanzi a un solo altare e sovr'esso brucerete l'incenso?"12 Non è forse lui, Ezechia, che fece rimuovere le sue alture e i suoi altari ordinando a Giuda e Gerusalemme: "Dinanzi a un unico altare voi vi prosternerete e su di esso offrirete l'incenso"?
13 Ignorate forse ciò che io ho fatto e ciò che fecero i padri miei a tutti i popoli della terra? Furono capaci gli dèi delle genti e di tutti i paesi di liberare la loro regione dalla mia mano?13 Non sapete forse ciò che ho fatto, io e i miei padri, a tutti i popoli dei paesi? Sono stati forse capaci gli dèi delle genti di quelle regioni di liberare i loro paesi dalla mia mano?
14 Chi è di tutti gli dèi delle nazioni, che i padri miei han devastato, che potè sottrarre il suo popolo dalla mia mano? E potrà il Dio vostro sottrarvi a questa mano?14 Tra tutti gli dèi di quelle nazioni che i miei padri hanno votato all'anatema, chi poté liberare il proprio popolo dalla mia mano? E il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano?
15 Or dunque Ezechia non v'inganni e non v'illuda con vane lusinghe, e voi non prestate fede a lui, poichè se nessuno degli dèi di tutte le nazioni e di tutti i regni ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano de' padri miei, quanto meno il vostro Dio potrà strapparvi al mio potere - ».15 Or dunque, Ezechia non v'inganni e non vi seduca in questo modo; non prestategli fede! Se infatti nessun dio di nessuna nazione e regno fu in grado di liberare il suo popolo dalla mia mano e da quella dei miei padri, tanto meno il vostro Dio potrà liberarvi dalla mia mano!".
16 Molte altre cose dissero pure i servi di lui contro il Signore Iddio e contro Ezechia suo servo.16 I suoi servitori parlarono ancora contro il Signore Dio e contro Ezechia, suo servo.
17 Scrisse anche lettere piene di bestemmia contro il Signore Dio di Israele, esprimendosi così contro di lui: «Come gli dèi delle altre nazioni non han potuto liberare il loro popolo dalla mia mano, così neppure il Dio di Ezechia potrà sottrarre il popolo suo da questa mano».17 Sennàcherib aveva scritto una lettera per insultare il Signore, Dio d'Israele, parlando contro di lui in questi termini: "Come gli dèi delle genti dei vari paesi non hanno liberato i popoli dalla mia mano, così il Dio di Ezechia non libererà il suo popolo dalla mia mano".
18 Inoltre con voce altissima, in lingua giudaica gridava contro il popolo che stava assiso sulle mura di Gerusalemme per spaventarlo e prendere così la città.18 Gl'inviati gridavano a gran voce in lingua giudaica al popolo di Gerusalemme, che si trovava sulle mura, per spaventarlo e sconvolgerlo, al fine di poter conquistare la città.
19 E parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi dei popoli della terra, opera della mano degli uomini.19 Essi parlavano del Dio di Gerusalemme come di uno degli dèi dei popoli della terra, che sono opera delle mani dell'uomo.
20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amos, si misero a pregare contro questa bestemmia e la loro voce arrivò fino al cielo,20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amoz, si misero a pregare a questo proposito gridando verso il cielo.
21 e il Signore mandò un angelo a percuotere ogni uomo robusto e ogni combattente e il sommo duce dell'esercito del re degli Assiri, e [il re] se ne tornò svergognato al suo paese. E quando fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli, che egli aveva generato, lo trucidarono colla spada,21 Allora il Signore inviò un angelo che sterminò tutti i prodi guerrieri, i prìncipi e i capi nell'accampamento del re di Assiria. Questi ritornò al suo paese con il viso coperto di vergogna; quando entrò nel tempio del suo dio, coloro che erano usciti dalle sue viscere lo uccisero con la spada.
22 mentre il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano di tutti gli altri e concesse ad essi la pace da tutte le parti.22 Così il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennàcherib, re di Assiria, e dalla mano di tutti i suoi nemici, dandogli riposo da ogni parte.
23 Molti allora portavano vittime e sacrifici al Signore in Gerusalemme e regali ad Ezechia, re di Giuda, il quale dopo questi avvenimenti fu tenuto in grande considerazione da tutti i popoli.23 Molti portarono doni per il Signore a Gerusalemme e oggetti preziosi per Ezechia, re di Giuda, che da allora salì in considerazione agli occhi di tutte le nazioni.
24 In quel tempo Ezechia si ammalò a morte e pregò il Signore e fu esaudito, e ne ebbe anche un segnale.24 In quel tempo Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Egli pregò il Signore, che gli rispose concedendogli un prodigio.
25 Ma non corrispose pienamente ai benefici ricevuti, poichè il suo cuore si inorgoglì, e l'ira [del Signore] si accese contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme.25 Ma Ezechia non corrispose al beneficio che gli era stato concesso, perché il suo cuore si era inorgoglito e sopra di lui, sopra Giuda e Gerusalemme pesò l'ira divina.
26 Ma poi si umiliò di essersi così inorgoglito tanto lui, come gli abitanti di Gerusalemme, perciò l'ira del Signore non piombò sopra di loro al tempo di Ezechia.26 Allora Ezechia si umiliò dell'orgoglio del suo cuore, lui e gli abitanti di Gerusalemme, e così l'ira del Signore non venne sopra di essi durante i giorni di Ezechia.
27 Ezechia fu assai ricco e molto illustre e raccolse molti tesori di argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi e d'armi di vario genere e di vasi di gran prezzo.27 Ezechia ebbe ricchezze e onore in grande abbondanza. Si procurò tesori in argento e oro, in pietre preziose, profumi, scudi e in ogni specie di oggetti preziosi.
28 Si era anche fabbricato magazzini di frumento, di vino, d'olio e stalle per tutti gli animali e ovili per le pecore28 Possedette magazzini per il raccolto del grano, del mosto e dell'olio, e anche stalle per ogni specie di bestiame e ovili per i greggi.
29 e città, poichè aveva un numero sterminato di greggi di pecore, e armenti, avendogli il Signore concesse stragrandi ricchezze.29 Fece costruire città ed ebbe bestiame minuto e grosso in abbondanza, perché Dio gli aveva concesso un immenso patrimonio.
30 Fu questi quell'Ezechia che turò la fonte superiore delle acque di Gion, e le deviò sotto terra verso occidente della città di Davide; egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.30 Ezechia otturò l'uscita superiore delle acque di Ghicon e le diresse in basso verso l'occidente della città di Davide. Ezechia riuscì in tutte le sue imprese.
31 Tuttavia nell'ambasceria dei principi di Babilonia, mandata da lui per interrogarlo del prodigio avvenuto sulla terra, il Signore lo abbandonò perchè fosse messo alla prova e si facesse noto tutto ciò che aveva nel suo cuore.31 Ma quando i capi di Babilonia inviarono a lui dei messi per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò per metterlo alla prova e conoscere tutto ciò che era nel suo cuore.
32 Il rimanente delle azioni di Ezechia e delle sue opere buone sta scritto nella visione del profeta Isaia, figlio di Amos, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.32 Il resto degli atti di Ezechia e delle sue opere pie sono scritti nella Visione del profeta Isaia, figlio di Amoz, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
33 Ezechia s'addormentò co' suoi padri e fu sepolto nei sepolcri dei figliuoli di Davide; e tutto Giuda e tutti gli abitanti di Gerusalemme gli celebrarono esequie. In sua vece regnò il figliuolo di lui Manasse.33 Ezechia si addormentò con i suoi padri e fu sepolto sulla salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte tutti i Giudei e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. E Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.