Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Genesi 32


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Giacobbe pure partì per il cammino già intrapreso, ed ecco venirgli incontro degli angeli di Dio.1 E GIACOBBE andò al suo cammino; ed egli scontrò degli Angeli di Dio.
2 Quando li ebbe veduti, disse: «Questi sono gli accampamenti di Dio»; e chiamò quel luogo "Maanaim", cioè "Accampamenti".2 E come Giacobbe li vide, disse: Quest’è un campo di Dio: perciò pose nome a quel luogo Mahanaim
3 Mandò poi innanzi a sè dei messi ad Esaù suo fratello nella terra di Seir, nella regione di Edom,3 E Giacobbe mandò davanti a sè dei messi ad Esaù, suo fratello, nel paese di Seir, territorio di Edom.
4 e comandò loro dicendo: «Così parlerete al signore mio Esaù. Questo dice il tuo fratello Giacobbe. Andai come pellegrino a Labano, e vi son stato sino ad oggi.4 E diede loro quest’ordine: Dite così ad Esaù, mio signore: Così ha detto il tuo servitore Giacobbe: Io sono stato forestiere appo Labano, e vi son dimorato infino ad ora.
5 Ho bovi, asini, pecore, servi e serve; mando ora un'ambasceria a te mio signore, per trovar grazia innanzi a te».5 Ed ho buoi, ed asini, e pecore, e servi, e serve; e mando significandolo al mio signore, per ritrovar grazia appo te.
6 E tornarono i messi a Giacobbe dicendo: «Fummo da Esaù tuo fratello, ed ecco ti viene frettolosamente incontro con quattrocento uomini».6 E i messi se ne ritornarono a Giacobbe, e gli dissero: Noi siamo andati ad Esaù, tuo fratello; ed egli altresì ti viene incontro, menando seco quattrocent’uomini.
7 Temè Giacobbe grandemente, e spaventato divise in due schiere la gente che aveva seco, i greggi, le pecore, i bovi ed i cammelli,7 E Giacobbe temette grandemente, e fu angosciato; e spartì la gente ch’era seco, e le gregge, e gli armenti, e i cammelli in due schiere.
8 dicendo: «Se Esaù verrà contro una schiera e l'assalirà, l'altra schiera resterà salva».8 E disse: Se Esaù viene ad una delle schiere, e la percuote, l’altra scamperà
9 Poi pregò: «Dio del padre mio Abramo, Dio del padre mio Isacco, Signore che dicesti: - Ritorna nella tua terra e nel luogo dove nascesti, ed io ti beneficherò -;9 Poi Giacobbe disse: O Dio di Abrahamo, mio padre, e Dio parimente d’Isacco, mio padre; o Signore, che mi dicesti: Ritorna al tuo paese, ed al tuo luogo natio, ed io ti farò del bene,
10 ecco, io sono troppo piccolo appetto di tutti i tuoi benefizi, e delle promesse che hai mantenute al tuo servo. Col solo mio bastone ho passato questo fiume Giordano, ed ora ritorno con due schiere.10 io son piccolo appo tutte le benignità, e tutta la lealtà che tu hai usata inverso il tuo servitore; perciocchè io passai questo Giordano col mio bastone solo, ed ora son divenuto due schiere.
11 Liberami dalle mani del mio fratello Esaù, che non abbia a venire, ed uccidere madri e figli, ch'io molto lo temo.11 Liberami, ti prego, dalle mani del mio fratello, dalle mani di Esaù; perciocchè io temo di lui, che talora egli non venga, e mi percuota, madre e figliuoli insieme.
12 Tu dicesti che m'avresti beneficato, ed avresti moltiplicato i miei discendenti come l'arena del mare, che non si può contare, tanto è numerosa».12 E pur tu hai detto: Per certo io ti farò del bene, e farò che la tua progenie sarà come la rena del mare, la qual non si può annoverare per la sua moltitudine
13 Ed avendo ivi dormito in quella notte, di ciò che possedeva mise da parte, come dono ad Esaù suo fratello,13 Ed egli dimorò quivi quella notte; e prese di ciò che gli venne in mano per farne un presente ad Esaù, suo fratello;
14 duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni,14 cioè dugento capre, e venti becchi; dugento pecore, e venti montoni;
15 trenta cammelle fresche di parto co' loro nati, quaranta vacche e venti tori, venti asine e dieci asinelli.15 trenta cammelle allattanti, insieme co’ lor figli; quaranta vacche, e dieci giovenchi; venti asine, e dieci puledri d’asini.
16 Mandò separatamente ciascun gruppo per mezzo dei suoi servi, e disse ai garzoni: «Andate avanti a me, e mantenete uno stacco fra un gruppo ed un altro».16 E diede ciascuna greggia da parte in mano ai suoi servitori; e disse loro: Passate davanti a me, e fate che vi sia alquanto spazio fra una greggia e l’altra.
17 E comandò al primo, dicendo: «Se t'incontrerai col mio fratello Esaù, e ti domanderà di chi sei, o dove vai, o di chi sono quelli animali che tu conduci,17 E diede quest’ordine al primo: Quando Esaù, mio fratello, ti scontrerà, e ti domanderà: Di cui sei tu? e dove vai? e di cui son questi animali che vanno davanti a te?
18 risponderai: - Sono del tuo servo Giacobbe, che le manda in dono al mio Signore Esaù, e viene anch'egli dietro a noi -».18 di’: Io son del tuo servitore Giacobbe; quest’è un presente mandato al mio signore Esaù; ed ecco, egli stesso viene dietro a noi.
19 Gli stessi ordini dette al secondo, al terzo, ed a tutti quelli che accompagnavano i greggi, dicendo: «Dite ad Esaù queste stesse parole, quando lo incontrerete.19 E diede lo stesso ordine al secondo, ed al terzo, ed a tutti que’ servitori che andavano dietro a quelle gregge; dicendo: Parlate ad Esaù in questa maniera, quando voi lo troverete.
20 Ed aggiungete: - Il medesimo Giacobbe tuo servo ci vien dietro; giacchè egli ha detto: "Lo placherò coi doni che gli mando avanti, e poi lo vedrò, e forse mi diverrà benevolo" -».20 E ditegli ancora: Ecco il tuo servitore Giacobbe dietro a noi. Perciocchè egli diceva: Io lo placherò col presente che va davanti a me; e poi potrò veder la sua faccia; forse mi farà egli buona accoglienza.
21 Partirono dunque i suoi doni avanti a lui; ed egli per quella notte rimase nel [luogo da lui chiamato] "Gli accampamenti".21 Quel presente adunque passò davanti a lui; ed egli dimorò quella notte nel campo.
22 Levatosi poi molto presto, prese le due mogli, le due ancelle, con gli undici figli, e passò il guado di Iaboc.22 Ed egli si levò di notte, e prese le sue due mogli, e le sue due serve, e i suoi undici figliuoli; e passò il guado di Iabboc.
23 E portato all'altra riva tutto quello che gli apparteneva,23 E, dopo che li ebbe presi, ed ebbe loro fatto passare il torrente, fece passare tutto il rimanente delle cose sue
24 restò solo. Ed ecco, un uomo lottò con lui sino a giorno.24 E Giacobbe restò solo; ed un uomo lottò con lui fino all’apparir dell’alba.
25 Il quale, vedendo di non poterlo vincere, lo toccò nel nervo d'una coscia, e subito vi restò senza forza.25 Ed esso, veggendo che non lo potea vincere, gli toccò la giuntura della coscia; e la giuntura della coscia di Giacobbe fu smossa, mentre quell’uomo lottava con lui.
26 Poi gli disse: «Lasciami andare, che è già l'aurora». Rispose Giacobbe: «Non ti lascerò andare, se non mi benedirai».26 E quell’uomo gli disse: Lasciami andare; perciocchè già spunta l’alba. E Giacobbe gli disse: Io non ti lascerò andare, che tu non mi abbi benedetto.
27 Disse allora quell'uomo: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Giacobbe».27 E quell’uomo gli disse: Quale è il tuo nome?
28 Ma quegli: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele; chè se fosti forte lottando con Dio, quanto più avrai vittoria lottando con gli uomini?».28 Ed egli disse: Giacobbe. E quell’uomo gli disse: Tu non sarai più chiamato Giacobbe, anzi Israele; conciossiachè tu sii stato prode e valente con Dio e con gli uomini, ed abbi vinto.
29 Giacobbe allora lo interrogò: «Dimmi, come ti chiami?». Ma quegli rispose: «Perchè mi domandi il mio nome?». E in quello stesso luogo lo benedisse.29 E Giacobbe lo domandò, e gli disse: Deh! dichiarami il tuo nome. Ed egli disse: Perchè domandi del mio nome?
30 Giacobbe a quel luogo mise nome "Fanuel", dicendo: «Ho visto Dio a faccia a faccia, eppure sono rimasto vivo».30 E quivi lo benedisse. E Giacobbe pose nome a quel luogo Peniel; perciocchè disse: Io ho veduto Iddio a faccia a faccia; e pur la vita mi è stata salvata.
31 Subito gli si levò il sole, appena uscito da Fanuel; e andava zoppicando.31 E il sole gli si levò come fu passato Peniel; ed egli zoppicava della coscia.
32 Ed ora, insino ad oggi, i figli d'Israele non mangiano [negli animali] il nervo che si seccò nella coscia di Giacobbe, in memoria che [quell'uomo] gli toccò il nervo della coscia, e vi restò impedito.32 Perciò i figliuoli d’Israele non mangiano fino ad oggi del muscolo della commessura dell’anca ch’è sopra la giuntura della coscia; perciocchè quell’uomo toccò la giuntura della coscia di Giacobbe, al muscolo della commessura dell’anca