Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Genesi 37


font

Sogni di Giuseppe

1- Giacobbe dunque abitò nella terra di Canaan, nella quale suo padre era stato pellegrino.2E questa è la serie dei suoi figliuoli. Giuseppe, ancor giovinetto, essendo di sedici anni, pasceva il gregge co' suoi fratelli, e si trovava coi figli di Bala e Zelfa mogli del padre suo, ed accusò al padre i fratelli di un peccato gravissimo.3Ora Israele amava Giuseppe più che tutti gli altri figliuoli, avendolo generato da vecchio, e gli aveva fatto una veste di vari colori.4I fratelli poi, vedendo che era amato dal padre più di tutti i figliuoli, lo odiavano, e non potevano parlar con lui senz'adirarsi.5Accadde ancora ch'egli raccontò ai fratelli un sogno di lui avuto; il che fu seme in essi d'un odio anche più grande.6Disse a loro: «Udite il sogno che ho avuto.7Mi pareva che noi legassimo i manipoli nel campo, e che il manipolo mio s'alzasse e stesse su, e che i manipoli vostri intorno adorassero il mio».8Risposero i suoi fratelli: «Sarai tu forse re nostro? O saremo noi sottoposti al tuo dominio?». Questa cosa dunque dei sogni e dei discorsi fomentò l'invidia e l'odio tra loro.9Ebbe ancora un altro sogno, e lo raccontò ai fratelli, dicendo: «Ho visto in sogno come se il sole e la luna ed undici stelle mi adorassero».10Il che avendo riportato al padre ed ai fratelli, il padre lo ammonì e gli disse: «Che cosa significa questo tuo sogno? Forse io e la madre tua ed i tuoi fratelli dovremo adorarti fino a terra?».11Lo invidiarono dunque i suoi fratelli, ed il padre tacendo ripensava a queste cose.

Giuseppe venduto

12Stando ora i suoi fratelli in Sichem, a pascere i greggi del padre,13gli disse Israele: «I tuoi fratelli pascolano le pecore in quel di Sichem; vieni, ti manderò a loro». Avendo egli risposto:14«Son pronto», gli disse: «Va', e vedi se tutte le cose vanno bene riguardo ai tuoi fratelli ed ai greggi, e poi riferiscimi che cosa fanno». Uscito dalla valle di Hebron, venne in Sichem;15un uomo lo trovò errante alla campagna, e gli domandò che cercasse.16Rispose: «Cerco i miei fratelli, insegnami dove pascolano i greggi».17Quell'uomo gli disse: «Sono andati via di qui, e li ho sentiti che dicevano: - Andiamo in Dotain -». Partì dunque Giuseppe sull'orme de' suoi fratelli, e li ritrovò in Dotain.18Quelli, vistolo da lontano, prima che giungesse a loro pensaron d'ucciderlo,19e si dicevano l'un l'altro: «Ecco il sognatore che viene;20venite, uccidiamolo, e gettiamolo in una cisterna vecchia, e poi diremo che una bestia feroce l'ha divorato; allora si vedrà a che gli hanno servito i suoi sogni».21Ciò udito, Ruben si sforzava di liberarlo dalle loro mani, e diceva:22«Non lo uccidete, nè versate il suo sangue; ma calatelo in questa cisterna che è nel deserto, e serbatevi monde le mani». Questo diceva, volendo cavarlo dalle loro mani, e renderlo al padre.23Appena dunque fu giunto fra i suoi fratelli, lo spogliarono della veste talare a colori,24e lo misero in una vecchia cisterna senz'acqua.25Or mentre seduti mangiavano il pane, videro dei viandanti Ismaeliti che venivano da Galaad, ed i loro cammelli che portavano aromi, resina e mirra in Egitto.26Disse allora Giuda ai fratelli: «Che ci giova l'uccidere il nostro fratello, e nascondere la sua morte?27È meglio venderlo agli Ismaeliti, e non macchiarci le mani; è poi nostro fratello, e carne nostra». Accettarono i fratelli le sue proposte.28E quando passarono i mercanti Madianiti, lo cavarono dalla cisterna, e lo venderono per venti monete d'argento agl'Ismaeliti, che lo condussero in Egitto.29Tornato Ruben alla cisterna, non trovò il ragazzo,30e, strappatesi le vesti, corse ai suoi fratelli e disse: «Non v'è più il ragazzo, ed io che farò?».31Quelli presero la veste di lui, la tinsero col sangue d'un capro da loro ucciso,32ed inviarono chi la portasse al padre, e gli dicesse: «Abbiamo trovato questa veste; vedi se è quella del tuo figliuolo, o no».33Il padre avendola riconosciuta, disse: «E' proprio la veste del figlio mio; un animale feroce lo ha ucciso, una bestia ha divorato Giuseppe».34E strappatesi le vesti, si coprì di cilicio, piangendo per gran tempo il figlio suo.35Riunitisi poi tutti i suoi figliuoli per alleviare il dolore del padre, non volle ricevere consolazioni, e disse: «Discenderò piangendo nel soggiorno dei morti, al figlio mio». Intanto, mentre egli perseverava nel pianto,36i Madianiti venderono Giuseppe in Egitto a Putifar eunuco del Faraone, capo delle milizie.