Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Genesi 29


font

Giacobbe in casa di Labano.

1- Partito di lì, Giacobbe giunse alla terra orientale.2Vide alla campagna un pozzo, e tre mandre di pecore sdraiate lì presso. A quello s'abbeveravano gli armenti, e la sua bocca era coperta con una gran pietra;3era uso che la pietra venisse rimossa quando tutti gli armenti s'eran riuniti, e, rinfrescati che s'erano, di nuovo veniva apposta alla bocca del pozzo.4Disse Giacobbe ai pastori: «Fratelli, di dove venite?». Risposero: «Da Haran».5Chiese loro: «Conoscete forse Labano figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo».6Domandò: «Sta bene?». Risposero: «Sì, sta bene; ed ecco Rachele sua figlia, che viene col suo gregge».7Disse Giacobbe: «Vi sono ancora parecchie ore di giorno, e non è anche tempo di ricondurre le mandre all'ovile; date prima da bere alle pecore, e poi riconducetele alla pastura».8Ma quelli risposero: «Finchè tutte le mandre non siano riunite, non possiamo levare la pietra dalla bocca del pozzo, nè abbeverare il gregge».9Ancora parlavano, ed ecco arrivare Rachele con le pecore del padre suo, poichè essa stessa pasceva il gregge.10Vedutala, sapendo che era sua cugina, e che le pecore erano di Labano suo zio, Giacobbe rimosse la pietra che chiudeva il pozzo.11E abbeverato il gregge, la baciò, alzò la voce piangendo,12e le manifestò d'esser fratello del padre suo, e figlio di Rebecca. Ed essa s'affrettò ad annunziarlo al padre.13Il quale, come seppe ch'era arrivato Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, e ricopertolo di baci lo condusse in casa. Udite poi le ragioni del suo viaggio,14gli rispose: «Tu sei osso mio e carne mia».

Giacobbe sposa Lia e Rachele

15Passato un intero mese, gli disse: «Forse, perchè sei mio fratello, mi servirai per niente? Dimmi che mercede vuoi».16Ora egli aveva due figlie: la maggiore Lia, e la minore Rachele;17Lia però aveva gli occhi malati, mentre Rachele era graziosa di viso, e di bell'aspetto.18Giacobbe, che l'amava, disse: «Ti servirò sette anni, per aver la tua figlia minore Rachele».19Rispose Labano: «È meglio la dia a te, che a chiunque altro; resta con me».20Giacobbe dunque, per aver Rachele, servì sette anni; e gli parvero pochi giorni, tanto l'amava.21Disse infine a Labano: «Dammi la moglie mia, chè il tempo è compiuto, e ch'io la possegga».22E Labano chiamata al convito gran quantità di amici, fece le nozze.23Ma a sera, condusse invece a Giacobbe la figlia Lia,24dandole un'ancella di nome Zelfa. Stato Giacobbe con essa secondo il costume, fattosi giorno la riconobbe per Lia,25e disse al suocero: «Che cosa m'hai voluto fare? Non ti avevo io servito per aver Rachele? Perchè m'hai ingannato?».26Rispose Labano: «Non usa fra noi dar prima a marito le figlie minori.27Compisci la settimana di queste nozze, e ti darò anche l'altra, per il lavoro che farai in mio servizio, per altri sette anni».28Giacobbe s'acquetò al suo desiderio, e, passata la settimana, prese in moglie Rachele,29alla quale il padre aveva dato per ancella Bala.30Giunto finalmente alle desiderate nozze, amò la seconda moglie più della prima, servendo a Labano per altri sette anni.

Le mogli e i figli di Giacobbe

31Ora, vedendo il Signore che egli disprezzava Lia, la rese feconda, mentre la sorella rimaneva sterile.32Concepì e partorì un figlio, e lo chiamò Ruben, dicendo: «Il Signore ha veduto la mia umiliazione; ora il mio marito mi amerà».33Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Avendo udito il Signore ch'io ero tenuta in dispregio, m'ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone.34Concepì una terza volta, partorì un altro figlio, e disse: «Un'altra volta s'unirà a me il mio marito, avendogli io partorito tre figli»; perciò gli mise nome Levi.35Per la quarta volta concepì, partorì un figlio, e disse: «Ora io loderò il Signore»; perciò lo chiamò Giuda. Indi cessò d'aver figli.