Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Genesi 42


font

I fratelli di Giuseppe in Egitto.

1- Ora Giacobbe, avendo saputo che in Egitto si vendevano le vettovaglie, disse ai figliuoli: «Perchè non vi date pensiero?2Ho saputo che in Egitto si vende il grano; andate dunque e comprate quel che ci bisogna, affinchè possiamo vivere, e non moriamo di fame».3Partirono dunque i dieci fratelli di Giuseppe per comprare il grano in Egitto,4restando Beniamino a casa, perchè Giacobbe non volle mandarlo, e disse agli altri fratelli: «[Non voglio] che in viaggio gli avvenga qualche disgrazia».5Entrarono dunque in Egitto con gli altri che v'andavano a far compre; perchè v'era fame nella terra di Canaan.6Giuseppe era governatore dell'Egitto, ed il grano si vendeva alla gente secondo che egli ordinava. Avendo dunque i suoi fratelli profondamente inchinato,7egli li riconobbe; ma parlò a loro duramente come ad estranei, e domandò: «Di dove siete venuti?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comperare gli alimenti necessari».8Quantunque però egli riconoscesse i fratelli, questi non riconobbero lui.9E ricordatosi dei sogni che aveva avuti un tempo, disse loro: «Siete spie, e siete venuti per vedere i punti meno difesi della regione».10Quelli risposero: «Non è così, signore; i tuoi servi son venuti per comprar da mangiare.11Siamo tutti figli di un sol padre: siamo venuti con buona intenzione, nè i tuoi servi ordiscono alcun male».12Egli però rispose: «Non è vero; siete venuti per riconoscere i luoghi non fortificati di questo paese».13Ed essi: «Siamo dodici fratelli, e tuoi servi, figli di un sol uomo della terra di Canaan; il più piccolo è rimasto con nostro padre; un altro non è più».14Disse Giuseppe: «La cosa sta come ho detto; siete spie.15Ora vi metterò alla prova. Per la salute del Faraone, non uscirete di qui sinchè non venga il vostro fratello minore.16Mandate uno di voi, che lo conduca qui; voi intanto rimarrete prigionieri sinchè non s'accerti se è vero o no quel che avete detto; se no, per la salute del Faraone, voi siete davvero spie».17Li fece dunque tenere per tre giorni in carcere.18Al terzo giorno, trattili dalla carcere, disse: «Fate quel che dico, e sarete salvi, giacchè temo Iddio.19Se non venite per spiare, resti prigioniero un solo di voi; voi andate e portate alle vostre case il grano che avete comprato;20ma conducetemi il vostro fratello più piccolo, ch'io possa verificare le vostre asserzioni, e non farvi morire». Fecero com'egli disse,21e si dicevano l'un l'altro: «È giusto che ora soffriamo; perchè peccammo contro il nostro fratello, quando egli si raccomandava a noi, e noi, vedendo l'angoscia dell'anima sua, non gli demmo ascolto; per questo, ci è ora venuto addosso questa tribolazione».22Ruben, uno di loro, disse: «Non vi dicevo io: - Non vogliate peccare contro questo figliuolo -? Ma non mi deste retta. Ecco che ora ci vien richiesto il suo sangue».23Essi non sapevano che Giuseppe li intendeva, perchè aveva parlato loro per mezzo d'un interprete.24Egli pertanto si ritirò per un poco, e pianse; poi tornò a parlare con loro.25Ritenne Simeone, e lo fece legare alla loro presenza; indi comandò ai servi che empissero di grano i loro sacchi, rimettessero il danaro avuto da ciascheduno nel suo proprio sacco, e dessero a loro le cibarie per il viaggio. Così fu fatto.

Dolore di Giacobbe

26Or quelli, caricato il grano sui loro asini, partirono.27Ad una fermata, avendo uno d'essi aperto il suo sacco per dar da mangiare alla sua bestia, trovò alla bocca del sacco, il danaro,28e disse ai fratelli: «Mi hanno reso il danaro; eccolo qui nel sacco». Stupefatti e turbati, si dicevano a vicenda: «Che cosa ci ha fatto Iddio?».29Giunsero a Giacobbe loro padre nella terra di Canaan, e gli raccontarono quanto era loro accaduto, dicendo:30«Il signore di quella terra ci parlò duramente, e credè che fossimo andati a spiare la provincia.31Gli rispondemmo: - Siamo gente pacifica, e non tendiamo alcun'insidia.32Siamo dodici fratelli, figli d'un medesimo padre; uno non è più, ed il più piccolo è con nostro padre nella terra di Canaan. -33Ed egli: - Ora riconoscerò se siete pacifici; lasciate qui presso di me uno di voi fratelli, prendete i generi necessari per le vostre case, andate,34e poi conducetemi il vostro fratello più piccolo, affinchè io sappia che non siete spie, e possiate riprendere quello che è rimasto prigioniero, ed avere poi licenza di comprare quel che volete -».35Ciò detto, quando versarono il grano dai sacchi, trovarono legato alla bocca d'ogni sacco il proprio danaro, e ne furono tutti spaventati.36Disse Giacobbe loro padre: «M'avete ridotto senza figli: Giuseppe non è più, Simeone è prigioniero, e mi volete portar via Beniamino; tutti questi malanni ricadono sopra di me».37Gli rispose Ruben: «Uccidi i due miei figliuoli, se non te lo riconduco; affidalo in mano mia, e te lo farò riavere».38Ma egli: «Questo mio figliuolo non partirà con voi; il suo fratello è morto, ed egli è rimasto solo; se gli accadesse qualche avversità nella terra alla quale voi vi avviate, fareste scendere la mia canizie piangendo al soggiorno dei morti».