Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 24


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Cinque giorni dopo arrivò il sommo sacerdote Anania insieme ad alcuni anziani e a un avvocato, un certo Tertullo, e si presentarono al governatore per accusare Paolo.1 E di li a cinque giorni arrivò il principe de' sacerdoti Ananìa con i seniori, e con un certo Tertullo oratore, i quali dieder comparsa al preside contro Paolo.
2 Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l’accusa dicendo: «La lunga pace di cui godiamo, grazie a te, e le riforme che sono state fatte in favore di questa nazione, grazie alla tua provvidenza,2 E citato Paolo, cominciò Tertullo l'accusazione, dicendo: Che molta pace noi per te godiamo, e molte cose siano ammendate dalla tua previdenza:
3 le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine.3 Lo riconosciamo sempre, e in ogni luogo con tutta la gratitudine, o ottimo Felice.
4 Ma, per non trattenerti più a lungo, ti prego, nella tua benevolenza, di ascoltarci brevemente.4 Ma per non disturbarti più lungamente, pregoti, che per brev' ora ci ascolti con la tua umanità.
5 Abbiamo scoperto infatti che quest’uomo è una peste, fomenta disordini fra tutti i Giudei che sono nel mondo ed è un capo della setta dei nazorei.5 Abbiam trovato quest' uomo pestilenziale, che istiga a sedizione tutti i Giudei per tutto il mondo, e capo della ribellione della setta de' Nazarei.
6 Ha perfino tentato di profanare il tempio e noi l’abbiamo arrestato.6 Il quale ha tentato eziandio di profanare il tempio, e avendolo noi preso, volemmo secondo la nostra legge giudicarlo.
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7 Ma sopraggiunto il tribuno Lisia, lo tolse con molta violenza dalle nostre mani,
8 Interrogandolo, potrai sapere di persona da lui tutte queste cose delle quali noi lo accusiamo».8 Avendo ordinato, che venisser da te i suoi accusatori: e da lui potrai tu, disaminandolo, esser informato di tutte queste cose, delle quali noi lo accusiamo.
9 Si associarono all’accusa anche i Giudei, affermando che i fatti stavano così.
9 E i Giudei soggiunsero, che le cose stavan cosi.
10 Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: «So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia.10 E Paolo (avendogli il preside fatto segno, che parlasse) rispose: Sapendo, che da molti anni tu governi questa nazione di buon animo darò conto di me.
11 Tu stesso puoi accertare che non sono passati più di dodici giorni da quando sono salito a Gerusalemme per il culto.11 Imperocché tu puoi venire in chiaro, come non sono più di dodici giorni, che io arrivai a Gerusalemme per far la mia adorazione:
12 Non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare la folla alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città12 E non mi hanno trovato a disputar con alcuno nel tempio, né a far sollevamento di popolo nelle sinagoghe.
13 e non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano.13 O per la città: né possono addurre dinanzi a te prova delle cose, onde ora mi accusano.
14 Questo invece ti dichiaro: io adoro il Dio dei miei padri, seguendo quella Via che chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti,14 Io però ti confesso, che secondo quella scuola, che essi chiamano eresìa, cosi servo al Padre, e Dio mio, credendo tutte quelle cose, le quali nella legge, e ne' profeti sono scritte:
15 nutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.15 Avendo speranza in Dio, che verrà quella, che essi medesimi aspettano, risurrezione dei giusti, e degl'iniqui.
16 Per questo anche io mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini.16 Per le quali cose io mi studio di conservar sempre incontaminata la coscienza dinanzi a Dio, e agli uomini.
17 Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia gente e a offrire sacrifici;17 E dopo vari anni sono venuto a portare delle limosine alla mia nazione, e (presentare) obblazioni, e voti.
18 in occasione di questi, mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. Non c’era folla né tumulto.18 E tra queste cose mi hanno trovato purificato nel tempio: senza raunata di gente, e senza tumulto.
19 Furono dei Giudei della provincia d’Asia a trovarmi, ed essi dovrebbero comparire qui davanti a te ad accusarmi, se hanno qualche cosa contro di me.19 E que' certi Giudei dell'Asia, i quali dovean pur comparire davanti a te, e accusarmi, se alcuna cosa avessero contro di me:
20 Oppure dicano i presenti stessi quale colpa hanno trovato quando sono comparso davanti al sinedrio,20 Ovvero questi stessi dicano, se hanno trovato in me colpa quando son io stato nel sinedrio,
21 se non questa sola frase, che io gridai stando in mezzo a loro: “È a motivo della risurrezione dei morti che io vengo giudicato oggi davanti a voi!”».
21 Eccettuata quella sola voce, onde gridai stando in mezzo di essi: Io sono oggi giudicato da voi sopra la risurrezione de' morti.
22 Allora Felice, che era assai bene informato su quanto riguardava questa Via, li congedò dicendo: «Quando verrà il comandante Lisia, esaminerò il vostro caso».22 Ma Felice informato appieno di quella dottrina, diede loro una proroga dicendo: Venuto, che sia il tribuno Lisia, vi ascolterò.
23 E ordinò al centurione di tenere Paolo sotto custodia, concedendogli però una certa libertà e senza impedire ad alcuno dei suoi di dargli assistenza.
23 E diede ordine al centurione, che custodisse Paolo, ma che fosse meglio trattato, né si vietasse ad alcuno de' suoi di prestargli assistenza.
24 Dopo alcuni giorni, Felice arrivò in compagnia della moglie Drusilla, che era giudea; fece chiamare Paolo e lo ascoltava intorno alla fede in Cristo Gesù.24 E passati alcuni giorni tornato Felice con Drusilla sua moglie, la quale era Giudea, chiamò Paolo, e lo udì parlare della fede in Gesù Cristo.
25 Ma quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: «Per il momento puoi andare; ti farò chiamare quando ne avrò il tempo».25 E disputando egli della giustizia, della castità, e del giudizio futuro, atterrito Felice disse: Per adesso vattene: e a suo tempo ti chiamerò:
26 Sperava frattanto che Paolo gli avrebbe dato del denaro; per questo abbastanza spesso lo faceva chiamare e conversava con lui.
26 E insieme stava in isperanza, che Paolo gli avrebbe dato del denaro: per la qual cosa frequentemente facendolo a se venire, discorreva con lui.
27 Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo. Volendo fare cosa gradita ai Giudei, Felice lasciò Paolo in prigione.27 E uniti i due anni. Felice ebbe per successore Porcio, Pesto. E Felice volendo ingrazianti co' Giudei, lasciò Paolo in catene.