Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 8


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1Saulo approvava la sua uccisione.
In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria.
2Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui.3Saulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
4Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
5Filippo, sceso in una città della Samaria, predicava loro il Cristo.6E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva.7Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti.8E vi fu grande gioia in quella città.
9Vi era da tempo in città un tale di nome Simone, che praticava la magia e faceva strabiliare gli abitanti della Samaria, spacciandosi per un grande personaggio.10A lui prestavano attenzione tutti, piccoli e grandi, e dicevano: «Costui è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande».11Gli prestavano attenzione, perché per molto tempo li aveva stupiti con le sue magie.12Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che annunciava il vangelo del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare.13Anche lo stesso Simone credette e, dopo che fu battezzato, stava sempre attaccato a Filippo. Rimaneva stupito nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano.
14Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni.15Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo;16non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù.17Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
18Simone, vedendo che lo Spirito veniva dato con l’imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro19dicendo: «Date anche a me questo potere perché, a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo».20Ma Pietro gli rispose: «Possa andare in rovina, tu e il tuo denaro, perché hai pensato di comprare con i soldi il dono di Dio!21Non hai nulla da spartire né da guadagnare in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio.22Convèrtiti dunque da questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonata l’intenzione del tuo cuore.23Ti vedo infatti pieno di fiele amaro e preso nei lacci dell’iniquità».24Rispose allora Simone: «Pregate voi per me il Signore, perché non mi accada nulla di ciò che avete detto».25Essi poi, dopo aver testimoniato e annunciato la parola del Signore, ritornavano a Gerusalemme ed evangelizzavano molti villaggi dei Samaritani.
26Un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta».27Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etìope, eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme,28stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia.29Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro».30Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?».31Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.32Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:
Come una pecora egli fu condotto al macello
e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa,
così egli non apre la sua bocca.
33Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato,
la sua discendenza chi potrà descriverla?
Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.
34Rivolgendosi a Filippo, l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?».35Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.36Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?».37
38Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò.39Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada.40Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.

Note:

At 8,1-4:Questi versetti sono costituiti da una serie di brevi notizie: i funerali di Stefano (v 2), conclusione naturale dell'episodio precedente; l'attività di Saulo persecutore nei vv 1a e 3 che collegano il brano della lapidazione di Stefano (cf. At 7,58(b)) a quello della conversione di Saulo (At 9,1-30), che sembra esserne il seguito; infine una notizia sulla persecuzione e dispersione della chiesa (vv 1b-4), che introduce il racconto delle missioni evangeliche di Filippo (At 8,5-40) e di Pietro (At 9,32-11,18); il v 4 è ripetuto in At 11,19 . Vi si trovano quindi già accennati i diversi argomenti che saranno sviluppati fino al c 12.

At 8,1:e tutti: semplificazione letteraria. La persecuzione sembra colpire direttamente gli ellenisti (cf. At 6,1; At 6,5); il loro gruppo, disperso dalla persecuzione, fornisce alla chiesa i primi missionari (v 4; At 11,19-20). - nelle regioni della Giudea e Samaria: è la seconda tappa dell'espansione della chiesa (cf. At 1,8). La terza ha inizio con la fondazione della chiesa di Antiochia (At 11,20).

At 8,5:una città della Samaria: si segnalano le varianti: «la città di Samaria» o «la città di Cesarea». Qui non si tratta dell'omonima città, già diventata ellenistica (Sebaste). Si tratta invece di un'evangelizzazione dei «samaritani» nel senso giudaico del termine: dei fratelli di razza e di religione, separati però dalla comunità d'Israele e caduti nell'eresia (cf. Gv 4,9+; Mt 10,5-6+). - il Cristo: il Messia che anche i samaritani aspettavano (cf. Gv 4,25).

At 8,10:chiamata Grande: oppure, meno bene: «la potenza di Dio, quella che è chiamata Megalleh » (ossia in aramaico «Rivelatrice»). Quindi si supponeva che una emanazione del Dio supremo abitasse in Simone, e a questo egli dovesse i suoi poteri soprannaturali.

At 8,20:il dono di Dio: lo Spirito santo è per eccellenza il dono di Dio (cf. At 2,38; At 10,45; At 11,17; Lc 11,9; Lc 11,13). Tema ripreso nell'inno Veni Creator.

At 8,23:Da questo episodio ebbe origine la parola «simonia», per indicare il commercio di cose sacre.

At 8,24:che avete detto: un'aggiunta occ. legge: «e non cessava di piangere copiosamente».

At 8,26:Un angelo del Signore: gli angeli (cf. Tb 5,4+; Ef 1,21+), descritti nei Vangeli al servizio di Gesù e della sua missione (Mt 4,11p+; Mt 26,53; Gv 1,51 ; ecc.), appaiono più volte, negli Atti, al servizio della comunità cristiana (At 1,10; At 5,19; At 10,3; At 12,7-10; At 12,23; At 27,23). Qui il seguito del brano parla dello «Spirito» (vv 29 e 39). - verso il mezzogiorno: espressione ambigua con la quale si può indicare sia la direzione (in realtà questa strada è a sud della Palestina) sia l'ora; BJ traduce: «all'ora di mezzogiorno».

At 8,27:un Etiope: l'«Etiopia» cominciava oltre la prima cateratta del Nilo: Nubia o Sudan settentrionale. Il potere vi era esercitato da una regina, indicata con il titolo di «Candace».

At 8,32:il passo della Scrittura: la citazione è secondo i LXX, traduzione poco chiara di un testo ebraico oscuro e forse alterato. Circa l'uso nella predicazione cristiana primitiva di Is 53 , vedere At 3,13+ e Lc 4,17-21p .

At 8,37:Il v 37 è una glossa molto antica, conservata nel testo occ., che si ispira alla liturgia battesimale: «Filippo dice: Se credi con tutto il cuore, è permesso. Rispose allora l'enunuco: Credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».

At 8,39:rapì Filippo: una variante occidentale legge: «lo Spirito santo discese sull'eunuco (cf. la nota seguente) e l'angelo del Signore rapì Filippo».