Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 14


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1Anche a Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che un grande numero di Giudei e di Greci divennero credenti.2Ma i Giudei, che non avevano accolto la fede, eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli.3Essi tuttavia rimasero per un certo tempo e parlavano con franchezza in virtù del Signore, che rendeva testimonianza alla parola della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi.4La popolazione della città si divise, schierandosi alcuni dalla parte dei Giudei, altri dalla parte degli apostoli.5Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredirli e lapidarli,6essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni,7e là andavano evangelizzando.
8C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato.9Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato,10disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare.11La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!».12E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
13Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all’ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla.14Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando:15«Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano.16Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada;17ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori».18E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.
19Ma giunsero da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.20Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.
21Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia,22confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».23Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.24Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia25e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia;26di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
27Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.28E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Note:

At 14,1:Anche ad Icònio entrarono: oppure «insieme entrarono ad Iconio». Il v 1 continua nel v 3.

At 14,2:contro i fratelli: il rifiuto della fede degenerò presto in opposizione violenta (cf. At 19,9; At 28,24 e At 9,23; At 13,45; At 13,50; At 14,19; At 17,5-8; At 17,13; At 18,6; At 18,13).

At 14,4:Seguito del v 2.

At 14,6:Listra: colonia romana, patria di Timoteo (cf. At 16,1-2). I fatti dei vv 8-19 sono accaduti a Listra. A Derbe Paolo arriverà solo con il v 20.

At 14,8:C'era a Listra: è una precisazione riportata in tutti i mss; ma deve considerarsi un'aggiunta (cf. v 20), perciò BJ traduce: «c'era là...».

At 14,9:di essere risanato: altra traduzione: «per essere salvato». La fede è la condizione necessaria al miracolo (cf. Mt 8,10+).

At 14,12:Hermes (Mercurio per i latini) era il portavoce degli dèi.

At 14,13:all'ingresso della città: il suo tempio si trovava fuori dei bastioni.

At 14,14:si strapparono le vesti: in segno di indignazione (cf. Mt 26,25).

At 14,15:convertirvi... al Dio vivente: predicazione monoteistica, nella quale tradizionalmente si oppone il vero Dio ai falsi dèi, il Dio vivente agli idoli inerti, con l'invito alla conversione. Vedere un riassunto della predicazione di Paolo ai pagani in 1Ts 1,9-10 e Gal 4,9 (cf. At 15,19; At 26,18; At 26,20). - il cielo e la terra...: il vero Dio si è mostrato vivo creando l'universo. Formulazione che si trova nelle professioni di fede del giudaismo (cf. Es 20,11; Ne 9,6; Sal 146,6; At 4,24; At 17,24; Ap 10,6; Ap 14,7).

At 14,22:rianimando i discepoli: cf. Rm 1,11; 1Ts 3,2; 1Ts 3,13; Lc 22,32 .

At 14,23:anziani: (cf. At 11,30+) sono qui scelti non dalla comunità, ma dagli apostoli. Ugualmente in Tt 1,5 .

At 14,25:la parola di Dio o «del Signore» o, con BJ, solo «la parola».

At 14,27:la porta della fede: analoga metafora in san Paolo (1Cor 16,9; 2Cor 2,12; Col 4,3).